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CaltanissettaCaltanissetta, la Caritas opera “una spinta gentile” che porta a nuove consapevolezze
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Caltanissetta, la Caritas opera “una spinta gentile” che porta a nuove consapevolezze

Diocesi:
Caltanissetta
Località;
Caltanissetta
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 80.000
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La gestione operativa del progetto “Nudge - La spinta gentile” è affidata all’Associazione Caritas Caltanissetta Onlus in collaborazione con La Cooperativa Sociale Unako 13 Onlus e la Fondazione San Giovanni Paolo II. Il contributo assegnato è di 80mila euro. Questa iniziativa si prefigge di assistere cinquanta famiglie in difficoltà, offrendo non solo sostegno materiale ma anche percorsi formativi per promuovere un uso più consapevole dell'energia. Il titolo del progetto è preso a prestito dal mondo animale: è una leggera spinta che mamma elefante attua sul suo cucciolo per incoraggiarlo a superare la paura dei primi passi. Così le “spinte gentili”, messe in atto dal progetto,  vogliono attivare comportamenti e consapevolezze nuove, tali da avviare percorsi di cambiamento e di riconquista dell’autonomia nelle famiglie in difficoltà economica. In questo spirito, il progetto vuole stimolare cambiamenti positivi nelle abitudini quotidiane delle persone, incentivandole a superare la povertà energetica attraverso pratiche più sostenibili e un maggiore grado di autonomia. Le attività proposte vanno oltre il semplice supporto economico, includendo sessioni informative sulla gestione efficiente dell'energia in casa. L'obiettivo è duplice: ridurre l'impatto economico delle bollette su famiglie a basso reddito e incrementare la consapevolezza sull'importanza dell'efficienza energetica per un futuro più sostenibile. "Nudge - La spinta gentile" si inserisce in un contesto più ampio di impegno della comunità di Caltanissetta, mostrando come azioni mirate e solidarietà possano effettivamente fare la differenza nella vita delle persone. Con un impatto diretto sulle famiglie e un messaggio di speranza e azione, il progetto segna un passo avanti verso una comunità più giusta e inclusiva.
 
CagliariCagliari, alla tavola della solidarietà ciascuno trova il suo posto a sedere
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Cagliari, alla tavola della solidarietà ciascuno trova il suo posto a sedere

Diocesi:
Cagliari
Località;
Cagliari
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 106.000
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“Alla tavola della solidarietà” non solo per assicurare il diritto alla giusta alimentazione, ma anche per offrire supporto alle persone del territorio che versano in stato di disagio ed emarginazione: il contributo assegnato alla Caritas diocesana di Cagliari è di 106mila euro. Il progetto “Alla tavola della solidarietà”, ideato e realizzato dalla Caritas diocesana di Cagliari, in continuità con il lavoro svolto negli anni precedenti, desidera proseguire il percorso di miglioramento e adeguamento complessivo del sistema di mense e cucine solidali, già attivo nel territorio della diocesi di Cagliari. La realizzazione del progetto è affidata alla “Fondazione Caritas San Saturnino Onlus”, ente gestore della diocesi di Cagliari, e finora i destinatari raggiunti possono essere quantificati con un numero che va oltre i mille utenti. “Alla tavola della solidarietà” è un percorso di assistenza e sostegno che raggiunge  persone che versano in stato di disagio ed emarginazione. Nel dettaglio, ci si prefigge di portare a termine l’adeguamento della funzionalità operativa del servizio di mensa, nonché il rafforzamento del servizio di consegna domiciliare dei pasti nelle aree del territorio diocesano coinvolte nel progetto. Infine, sempre all’interno del progetto è prevista un’attività di potenziamento della formazione degli operatori impegnati nel processo di trasformazione del centro di distribuzione di beni di prima necessità in un servizio di Emporio Solidale.    
 
CagliariCagliari, verso il futuro con Abacuc nel segno della solidarietà
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Cagliari, verso il futuro con Abacuc nel segno della solidarietà

Diocesi:
Cagliari
Località;
Cagliari
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 20.000
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Esprimere e promuovere l’azione pedagogica della Caritas diocesana di Cagliari verso gli adolescenti e i giovani del territorio. È il progetto ”Abacuc”, a cui è stato assegnato un contributo di 20mila euro. “Colui che abbraccia, che intreccia le mani”. Si ispira alla figura del profeta Abacuc ed all’etimologia del suo nome l’omonimo progetto della Caritas diocesana di Cagliari. Un percorso che nasce per esprimere l’attenzione e l’azione pedagogica della Caritas diocesana di Cagliari verso gli adolescenti e i giovani, in continuità con i progetti presentati negli anni precedenti. Consiste in un percorso di animazione, formazione, incontro e servizio rivolto ai giovani, e si articola attraverso varie fasi. In primo luogo, sarà promossa l’animazione dei giovani del territorio che frequentano le scuole superiori, l’università, le parrocchie, i movimenti ecclesiali. Verranno proposti degli incontri su alcune tematiche sociali, come mondialità, pace o cittadinanza attiva, ma anche strutturati intorno alla dottrina sociale della Chiesa e sui valori cristiani, attraverso le testimonianze di alcuni volontari. Predisposta anche la formazione di un nuovo gruppo di volontari con l’organizzazione di un percorso di conoscenza e scambio culturale tra giovani italiani e immigrati, in un percorso di laboratori creativi di stampo multietnico. È prevista, infine, la realizzazione di percorsi di volontariato nelle “Opere Segno” della Caritas diocesana di Cagliari, e l’organizzazione di un campus estivo di volontariato internazionale da realizzarsi nelle città di Cagliari e di Tunisi.Queste esperienze vogliono essere un trampolino di lancio per i giovani, affinché diventino agenti di cambiamento positivo nella società.
 
CagliariCagliari, Un Percorso di Carità e Creatività nel 2023
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Cagliari, Un Percorso di Carità e Creatività nel 2023

Diocesi:
Cagliari
Località;
Cagliari
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 25.000
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Rete, formazione, animazione e molto altro. Il percorso “Per una carità operosa e creativa” della Caritas diocesana di Cagliari procede per il suo secondo anno a supportare le comunità. Il contributo assegnato è di 25 mila euro. Il fulcro di questa iniziativa è il laboratorio diocesano, inteso a potenziare la sussidiarietà e l'autosufficienza delle comunità. Quest'approccio promuove una formazione stabile, rispondendo ai bisogni emergenti e seguendo le "Tre Vie" indicate da papa Francesco, ovvero solidarietà, inclusione, e sostegno reciproco. Il progetto punta a fare delle comunità le protagoniste del cambiamento, attraverso percorsi di animazione che stimolano la partecipazione attiva e la responsabilità sociale. Un aspetto chiave è il rafforzamento dell'Osservatorio delle Povertà e delle Risorse, per un'azione caritativa mirata e consapevole delle realtà locali. "Per una carità operosa e creativa" rappresenta così un modello innovativo di impegno sociale, che coniuga tradizione e rinnovamento nel segno della carità. Il progetto non solo affronta le sfide immediate, ma pone le basi per un futuro di collaborazione e speranza tra le comunità di Cagliari.  
 
CaltanissettaCaltanissetta, quando vincere significa scoprire cosa si perde
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Caltanissetta, quando vincere significa scoprire cosa si perde

Diocesi:
Caltanissetta
Località;
Caltanissetta
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 40.000
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Il territorio di Caltanissetta presenta una forte percentuale riguardo a dispersione scolastica e povertà educativa. È per contrastare questa problematica che agisce la Caritas diocesana, con il progetto “Chi vince non sa cosa si perde” a cui è stato assegnato un contributo di 40mila euro. Il progetto “Chi vince non sa cosa si perde” è un insieme di attività di socializzazione rivolte a centocinquanta minorenni, figli di famiglie fragili del territorio: chi nasce in una famiglia svantaggiata dal punto di vista socio-economico-culturale resta spesso più indietro. La Caritas diocesana di Caltanissetta intende agire con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa presente in città, purtroppo individuata con un tasso tra i più alti sull’intero raggio nazionale. Sempre nell’ambito relativo alla sfera giovanile, secondo indagini ed osservatori che operano intorno alla tematica, in provincia di Caltanissetta sono individuati come neet il 46,3% dei giovani di età compresa tra i quindici e i ventinove anni. Ragazzi inattivi e inoperosi, spesso chiusi nel loro limitato contesto familiare o addirittura nella propria stanza, che non si formano, non lavorano e non studiano. Le attività promosse all’interno del progetto sono molteplici: dai giochi presso i grest cittadini, ai laboratori d’arte, alla cura dell’orto, alle iniziative sportive, al campo estivo. Tutte le iniziative cercano in generale di coinvolgere la comunità educante che agisce sul territorio, come associazioni sportive o culturali, parrocchie e scuole. La gestione è affidata all’Associazione Caritas Caltanissetta Onlus, braccio operativo della Caritas diocesana di Caltanissetta.
 
CasertaCapua, la solidarietà viaggia sulla rete del web
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Capua, la solidarietà viaggia sulla rete del web

Diocesi:
Capua
Località;
Capua
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 120.000
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Il progetto “Solidarietà in rete” nasce dall’esigenza di riformare e adeguare i servizi attivi dell’arcidiocesi mediante la creazione di “reti solidali” che coinvolgono soggetti già impegnati nell’azione di sostegno di famiglie e persone vulnerabili. Il contributo assegnato alla Caritas di Capua è di 120mila euro. "Solidarietà in rete" punta a rinnovare i servizi di sostegno ai più fragili attraverso l'uso intelligente della tecnologia  coinvolgendo le realtà ecclesiali, gli enti del terzo settore, le istituzioni e le imprese. L'aspetto più interessante del progetto è la creazione di una rete solidale che integra risorse private e pubbliche, con lo scopo di distribuire beni attraverso una serie di "Sportelli diffusi", assicurando una presenza  capillare su tutto il territorio. Sarà sviluppato, inoltre, a livello diocesano il “Banco Solidale Digitale”, con tre app collegate tra loro per raccolta, gestione e diffusione di beni e servizi mentre sarà avviato l'”Emporio Bambino”  dedicato alle gestanti, alle neo mamme e ai bambini: verrà allestito un ambiente accogliente, un luogo dove la generosità di uno incontra il bisogno dell’altro, il tutto basato sulla fiducia. La creazione di una piattaforma digitale comune permetterà  anche di migliorare la comunicazione tra i Centri di Ascolto e le mense, ottimizzando l'aiuto alle famiglie e agli individui vulnerabili. Questa rete non solo risponde ai bisogni immediati, ma ambisce anche a reinserire socialmente gli utenti, offrendo percorsi di emancipazione e riscatto.
 
AlessandriaCasale Monferrato, solidarietà a tavola
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Casale Monferrato, solidarietà a tavola

Diocesi:
Casale Monferrato
Località;
Casale Monferrato
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 73.000
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 Il progetto “Potenziamento del supporto alimentare” consiste nell’avviare il servizio della Mensa Caritas, ancora in fase di ristrutturazione per l’ampliamento dei locali, in modo da consentire ad un numero sempre maggiore di persone di accedere al servizio. Il contributo assegnato alla Caritas diocesana di Casale Monferrato è di 73mila euro. Gli obiettivi del progetto tendono a migliorare la capacità di offerta del servizio mensa, offrendo pasti completi e di qualità e provando anche ad aumentare il numero di giorni di servizio offerti alla settimana. In un periodo segnato da difficoltà economiche, con un sensibile aumento dei costi dei beni di prima necessità e una diminuzione delle donazioni, la risposta della comunità è stata tempestiva e generosa. Obiettivo del progetto è  estendere la capacità di accoglienza della mensa, garantendo pasti nutritivi e di qualità a un numero crescente di beneficiari. Non solo un pasto, ma un ponte verso l'autosufficienza: l'azione si radica nel coinvolgimento attivo delle famiglie assistite, promuovendo una rete di supporto capace di intercettare tempestivamente le situazioni di maggior vulnerabilità. La nuova mensa, oltre a rappresentare un punto di riferimento per la distribuzione alimentare, aspira a diventare un luogo di incontro e di scambio, dove i volontari possano sentirsi parte di un progetto più ampio, che va oltre la mera distribuzione di viveri. Questa visione incentiva l'engagement e la partecipazione attiva, facendo della nuova mensa non solo un luogo di passaggio, ma un centro di vita comunitaria. Il progetto "Potenziamento del supporto alimentare" di Casale Monferrato si configura, dunque, come un esempio luminoso di come solidarietà e azione concreta possano andare di pari passo, offrendo non solo cibo ma anche speranza e dignità a chi si trova in difficoltà.
 
CosenzaCassano all'Ionio, supporto formativo ed educativo di bambini fragili del territorio
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Cassano all'Ionio, supporto formativo ed educativo di bambini fragili del territorio

Diocesi:
CASSANO ALL' JONIO
Località;
Cassano all'Ionio
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 100.000
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Quinta annualità per il progetto “L’appetito vien studiando” della Caritas diocesana di Cassano all'Ionio finalizzato al supporto formativo ed educativo di bambini fragili del territorio. Il contributo assegnato è di 100mila euro. Un palazzo della diocesi in un quartiere centrale di Cassano all’Ionio diventa uno strumento per costruire il futuro di bambini e adolescenti, provenienti da famiglie in stato di fragilità economica e sociale. Il progetto “L’appetito vien studiando”, attivato grazie anche al contributo dei fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, in sinergia con l’équipe del progetto socio-educativo per minori della Caritas diocesana, offre uno spazio di aggregazione ai tanti giovani che abitano il centro storico della città e che rischiano di finire in situazioni compromesse e malsane. È un cantiere educativo sempre aperto, in continua evoluzione, che cerca di reinventarsi indirizzando la sua attenzione alle necessità e alle varie emergenze che man mano affiorano nei vari contesti di riferimento. Si parte dall’appetito, cioè dal servizio mensa attivo in tutti i giorni feriali, e si prosegue con le attività di doposcuola e con le iniziative laboratoriali che, tramite degli spunti ludici, didattici e ricreativi, cercano di spingere i ragazzi a coltivare le proprie passioni, che magari un giorno potrebbero concretizzarsi in una professione. Sono una quarantina i ragazzi coinvolti annualmente nel progetto, che vengono così recuperati dalla strada ed estromessi dai pericolosi circuiti che conducono la manovalanza giovanile al servizio della malavita. I bambini e i ragazzi, dai 6 ai 14 anni, vengono accolti, guidati e indirizzati a restare nel solco di una vita sana e operosa, da proseguire secondo i principi cristiani e, quindi, nel pieno rispetto del vivere civile. Il progetto è ormai operativo dal 2016 e, nel corso di questi anni, il Centro si è consolidato come un avamposto di legalità e di formazione, un esempio di welfare innovativo, grazie anche al team di esperti della Caritas diocesana.
 
ModenaCarpi, un tetto per rinascere
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Carpi, un tetto per rinascere

Diocesi:
Carpi
Località;
Carpi
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 74.300
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  Nell'affrontare le sfide della difficoltà abitativa, Carpi si distingue attraverso il progetto "Casa per domani". Questa iniziativa, sostenuta dalla CEI con un contributo di 74.300 euro, mira a offrire una risposta concreta ed efficace alle esigenze delle persone e delle famiglie che vivono situazioni di vulnerabilità. Terza annualità per “Casa per domani”, il progetto, promosso dalla Caritas  di Carpi, che affronta  l’emergenza abitativa nel territorio diocesano. Con otto appartamenti destinati a ospitare circa venti persone e famiglie in difficoltà abitativa, il progetto non si limita a fornire un semplice tetto, ma si estende al supporto per il pagamento degli affitti e alla distribuzione di beni di prima necessità. La gestione affidata alla Caritas diocesana testimonia l'impegno della comunità ecclesiale di Carpi nel promuovere non solo il benessere materiale, ma anche quello spirituale delle persone assistite. Questa strategia si inserisce in un contesto più ampio di social housing, evidenziando come la casa sia molto più di un semplice spazio fisico: è il luogo dove la vita dello spirito si manifesta e si evolve, diventando un pilastro per la costruzione di un futuro più inclusivo e sostenibile. La scelta di Carpi di affrontare con determinazione le sfide della crisi abitativa riflette una visione profondamente radicata nei valori di solidarietà e fraternità che caratterizzano la comunità cattolica.      
 
AlessandriaCasale Monferrato, tante idee formative per i giovani fragili del territorio
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Casale Monferrato, tante idee formative per i giovani fragili del territorio

Diocesi:
Casale Monferrato
Località;
Casale Monferrato
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 27.000
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Con un fondamentale contributo di 27.000 euro destinato al progetto "Oltrescuola", la Caritas di Casale Monferrato pone l'accento sull'importanza di fornire sostegno e orientamento a cinquanta bambini e ragazzi che frequentano le scuole elementari e medie del territorio. Oltre al rafforzamento dell'assistenza scolastica, "Oltrescuola" si impegna nell'organizzazione di attività che spaziano dal ricreativo al formativo, come laboratori, escursioni, visite guidate e centri estivi. L'obiettivo è duplice: rafforzare il tessuto sociale e stimolare l'integrazione attraverso esperienze di apprendimento condiviso. Particolare attenzione è rivolta a quei ragazzi che, pur avendo terminato la scuola media, non hanno proseguito gli studi superiori o inserimento lavorativo. Il progetto mira a riaccendere in loro la voglia di apprendere o di avviarsi professionalmente, offrendo percorsi di esperienza e servizio che possano fungere da trampolino di lancio per il futuro. Il sostegno non si ferma qui: il progetto prevede anche aiuti concreti come contributi per l'acquisto di libri di testo e buoni spesa utilizzabili nelle librerie locali, incentivi che promuovono la cultura e l'apprendimento. Gestito dall'associazione "Centro Volontari Caritas Odv-Ets", "Oltrescuola" rappresenta un esempio luminoso di come l'impegno comunitario possa fare la differenza nella vita dei giovani, guidandoli verso un futuro di maggiori opportunità e speranza.
 
ModenaCarpi: un lavoro per il domani, una speranza per il futuro
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Carpi: un lavoro per il domani, una speranza per il futuro

Diocesi:
Carpi
Località;
Carpi
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 40.000
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Il progetto “Il lavoro per domani”, giunto alla terza annualità, si pone l’obiettivo di accompagnare verso un’autonomia lavorativa cento persone vulnerabili e a rischio di emarginazione sociale presenti sul territorio. Il contributo assegnato è di 40mila euro. Attraverso un percorso che include formazione professionale e tirocini, oltre a laboratori pratici in ambiti quali stiro, cucina, e artigianato, il progetto mira a restituire dignità e autonomia a chi è stato troppo a lungo dimenticato. Il lavoro di squadra tra diverse realtà del territorio, dalla "Tenda ODV" alla "Fondazione Focherini", fino alla casa di accoglienza "Agape di Mamma Nina", testimonia la volontà di costruire  un futuro più inclusivo. Insieme, si impegnano per offrire non solo formazione, ma anche supporto nella ricerca di un'occupazione stabile, contributi al reddito, e incentivi all'autoimprenditorialità. Questo ambizioso programma non si limita a fornire risposte immediate, ma si pone come catalizzatore di un cambiamento più ampio, incentrato sull'inclusione sociale e sulla valorizzazione delle potenzialità individuali.
 
ModenaCarpi, potenziare ascolto e osservazione per rimettere la persona al centro
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Carpi, potenziare ascolto e osservazione per rimettere la persona al centro

Diocesi:
Carpi
Località;
Carpi
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 5.400
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Questa iniziativa rappresenta un passo avanti significativo nel cammino di solidarietà intrapreso dalla comunità di Carpi, con lo scopo di arricchire e approfondire il legame tra i volontari delle Caritas parrocchiali, gruppi di giovani come gli Scout e l’Azione Cattolica, e i giovani studenti dell'area. Il contributo assegnato alla Caritas diocesana di Carpi è di 5.400 euro. Giunto alla terza annualità il progetto “Te al centro" rappresenta un passo avanti significativo nel cammino di solidarietà intrapreso dalla comunità di Carpi, con lo scopo di arricchire e approfondire il legame tra i volontari delle Caritas parrocchiali, gruppi di giovani come gli Scout e l’Azione Cattolica, e i giovani studenti dell'area. La strategia adottata mira a un duplice obiettivo: da un lato, potenziare le competenze di ascolto e di intervento dei volontari attivi nei Centri di Ascolto; dall'altro, stimolare l'engagement dei giovani, incoraggiandoli a diventare parte attiva nella rete di volontariato. L'intento è quello di promuovere una maggiore animazione comunitaria che superi i confini ecclesiastici per abbracciare l'intera comunità. La formazione gioca un ruolo chiave in questo progetto, servendo sia come strumento per sviluppare abilità di ascolto e gestione delle situazioni, sia come veicolo per tessere una rete solida tra i volontari, con un focus particolare sui giovani. Questo sforzo di inclusione e formazione si ispira al messaggio “Le Tre Vie”, espresso da Papa Francesco in occasione del cinquantesimo anniversario della fondazione di Caritas Italiana, evidenziando l'importanza del dialogo, dell'incontro e del cammino comune nella costruzione di una comunità più coesa e solidale. Attraverso il coinvolgimento dei giovani e la valorizzazione delle capacità individuali, il progetto ambisce a rafforzare il tessuto sociale e spirituale della diocesi, facendo della carità non solo un dovere ma una scelta di vita condivisa.  
 
FoggiaCerignola, una casa di accoglienza per persone vulnerabili in memoria del giovane mediatore Isah
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Cerignola, una casa di accoglienza per persone vulnerabili in memoria del giovane mediatore Isah

Diocesi:
Cerignola - Ascoli Satriano
Località;
Cerignola
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 100.000
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La “Casa di Isah” di Cerignola rappresenta il segno di una Chiesa accogliente e aperta dove poter creare relazioni di prossimità con gli ospiti, accompagnandoli nella realizzazione del proprio progetto di vita e di integrazione nel tessuto sociale. Il contributo assegnato alla Caritas di Cerignola - Ascoli Satriano è di 100mila euro. Con il progetto “La casa di Isah” la Caritas diocesana di Cerignola - Ascoli Satriano prevede di ristrutturare un centro di accoglienza fornito di diciotto posti letto, per persone o nuclei familiari  in grave disagio abitativo nella città di Cerignola. L’iniziativa, ispirata al fulgido esempio del giovane mediatore culturale Isah prematuramente scomparso a soli 25 anni, si propone di prendere in carico questi soggetti fragili, favorendone l’inserimento lavorativo nel territorio.  Oltre all’accoglienza la Casa prevede di accompagnare anche altri nuclei  sempre in emergenza abitativa, attraverso un sostegno al reddito ed un percorso di educazione al consumo critico. Inoltre, si vuole lavorare sulle comunità parrocchiali al fine di sensibilizzare il territorio della diocesi di Cerignola - Ascoli Satriano intorno alle tematiche dell’accoglienza, favorendo la messa a disposizione di alloggi e l’inserimento nella comunità. Il progetto agisce anche coinvolgendo le agenzie immobiliari del territorio, predisponendo del materiale informativo che le spinga a mettere a disposizione alloggi da affittare. La gestione operativa della “Casa di Isah” è affidata alla stessa Caritas diocesana di Cerignola - Ascoli Satriano, in collaborazione con l’Associazione Servi Inutili e la Cooperativa sociale “Charlie fa surf”, finalizzata al contrasto della dispersione scolastica e all’orientamento al lavoro per minori e giovani della diocesi di Cerignola - Ascoli Satriano.
 
CatanzaroCatanzaro, il progetto Caritas che riscrive il futuro dei detenuti
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Catanzaro, il progetto Caritas che riscrive il futuro dei detenuti

Diocesi:
Catanzaro - Squillace
Località;
Catanzaro
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 69.700
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Entusiasmo e senso di carità verso le persone in difficoltà è ciò che anima gli operatori Caritas di Catanzaro - Squillace per interventi di aiuto, sostegno e controllo finalizzati alla rieducazione dei condannati. Il progetto “Casa mia” è indirizzato prevalentemente a detenuti e la gestione sarà affidata alla Caritas diocesana. Il contributo assegnato è di 69.700 euro. Iniziativa congiunta della Caritas di Catanzaro-Squillace, dell'Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna, e della Casa Circondariale "Ugo Caridi",  che hanno sottoscritto un protocollo d'intesa, " Casa mia" punta a reinserire nella società detenuti e soggetti in esecuzione penale intramuraria ed esterna, offrendo loro un'alternativa abitativa e un percorso di reinserimento. Con uno sguardo attento alle necessità di chi è stato privato della propria libertà,  la casa offre non solo un luogo dove vivere, ma un ambiente di sostegno per il recupero della dignità personale e la preparazione a una vita attiva nel tessuto sociale. Il progetto si rivolge particolarmente ai giovani detenuti e a chi, per varie ragioni, non ha la possibilità di scontare gli arresti domiciliari nella propria casa. La  Caritas non solo mira a ridurre il tasso di recidiva, ma si impegna attivamente nella lotta contro lo stigma che accompagna spesso chi esce dal carcere, promuovendo l’inclusione sociale.  
 
CataniaCatania, un progetto di rinascita per i giovani a rischio
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Catania, un progetto di rinascita per i giovani a rischio

Diocesi:
Catania
Località;
Catania
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 39.000
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In alcuni quartieri della città di Catania il tasso di dispersione scolastica è molto alto, e il rischio di aderire alla criminalità organizzata ne è diretta conseguenza. La Caritas catanese agisce per contrastare queste dinamiche con il progetto “L’avventura della conoscenza” a cui è stato assegnato un contributo di 39mila euro. La Caritas diocesana di Catania risponde con determinazione alla dispersione scolastica, diffusa in alcune zone della città, lanciando "L'avventura della conoscenza", un progetto che intende invertire questa tendenza preoccupante. In una città in  cui dove le statistiche sull'abbandono scolastico  e l'influenza della criminalità organizzata sono allarmanti, in particolare nei quartieri di Librino e San Giorgio, quest'iniziativa assume un notevole rilievo. Il programma si rivolge a circa cinquanta minori, dai dieci ai sedici anni, offrendo loro non solo supporto scolastico ma anche attività pomeridiane che includono laboratori creativi e teatrali  per stimolare il lavoro di squadra e valorizzare talenti e competenze. La Confraternita Maria SS. del Soccorso, ente gestore delle attività della Caritas diocesana di Catania, è in prima linea nella realizzazione di quest'iniziativa che va oltre  va oltre l'educazione formale e punta  a reintegrare i giovani nella comunità, offrendo loro alternative concrete alla strada e alla marginalità. Il coinvolgimento delle parrocchie locali amplifica questo sforzo, arricchendo il percorso di questi giovani con valori morali e spirituali.  
 

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