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BolzanoBolzano, consulenze culturali per operatori, pedagogisti, psicologi e professionisti della cura
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Bolzano, consulenze culturali per operatori, pedagogisti, psicologi e professionisti della cura

Diocesi:
BOLZANO-BRESSANONE
Località;
Bolzano
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 78.000
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 “Consultazione culturale” della Caritas di Bolzano - Bressanone nasce per dare una risposta alle criticità riscontrate nella relazione fra persone straniere e figure professionali che si prendono cura del benessere psico-fisico ed educativo sul territorio. Il contributo assegnato al secondo anno del progetto è di 78mila euro. Spesso la relazione tra persone straniere ed integrazione sul territorio è complessa e sfaccettata, a seconda dei bisogni personalizzati di ciascuno. Dinamiche complesse, come la difficoltà di comprensione linguistico-culturale, la precarietà dei progetti di vita legati alla migrazione, la diagnosi di disturbi o la dimensione di ricerca del benessere psicologico, rendono necessario un approfondimento di fattori culturali e dinamiche migratorie che influenzano l’intervento professionale di cura. L’équipe di lavoro, composta da antropologi, psicologi e mediatori linguistici opportunatamente formati sul metodo etnopsicologico, offre consulenze culturali ai professionisti di vari ambiti, come quello scolastico, sociale, medico e psicologico, per fornire una valutazione completa e congiunta dei fattori che influenzano problemi diagnostici, di cura e di relazione, con l’obiettivo di creare connessioni significative con persone dal background migratorio. In risposta alla recente crisi umanitaria legata al conflitto in Ucraina, è stato inoltre attivato uno spazio di sostegno psicologico con mediatori interculturali appositamente formati. Il progetto intende contribuire ad accrescere il benessere di persone straniere con background migratorio creando una connessione tra i professionisti e i fruitori dei servizi.
 
BolognaBologna, soluzioni personalizzate per l’emergenza abitativa
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Bologna, soluzioni personalizzate per l’emergenza abitativa

Diocesi:
Bologna
Località;
Bologna
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 129.000
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“BET - Abitare è un gioco serio” è uno strumento di orientamento all’abitare, ideato da Caritas diocesana di Bologna e Fondazione San Petronio. Il contributo assegnato per il  2023  è di 129mila euro. Il progetto “BET” della Caritas diocesana di Bologna è un progetto di housing sociale rivolto a cinque famiglie in disagio abitativo, residenti nel capoluogo emiliano, che si sviluppa tramite  un percorso di “coaching abitativo” per un ritorno ad una piena autonomia. Il progetto intende anche “educare” le Caritas parrocchiali e le comunità locali all’ospitalità, poiché gli alloggi verranno censiti e recuperati all’interno del patrimonio diocesano e delle parrocchie. BET sviluppa metodi e strumenti di inclusione abitativa, attivando reti e collaborazioni tra gli enti del territorio e proponendo ai cittadini che vivono situazioni di disagio socioeconomico soluzioni innovative, realizzate su misura a partire dai loro bisogni. La gestione è affidata alla Caritas diocesana di Bologna insieme alla Fondazione San Petronio Onlus, la cui nascita coincide con l’avvio della mensa della fraternità avvenuta il 13 dicembre 1977 e voluta dal cardinal Antonio Poma come segno del Congresso Eucaristico di quell’anno e di una condivisione concreta. Espressione della Chiesa di Bologna, la Fondazione è uno  strumento della Caritas diocesana per rispondere ai tanti bisogni di chi è in difficoltà economica e sociale. Oggi, oltre alla mensa, tanti servizi trovano “casa” nella Fondazione, all’interno della quale operano dipendenti, collaboratori e numerosi volontari che ogni giorno assicurano vicinanza alle persone senza dimora.
 
BolzanoBolzano, autonomia e inserimento lavorativo per otto giovani disabili del territorio diocesano
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Bolzano, autonomia e inserimento lavorativo per otto giovani disabili del territorio diocesano

Diocesi:
BOLZANO-BRESSANONE
Località;
Bolzano
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 78.000
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Il progetto Includio, realizzato dalla Fondazione Caritas Diocesi di Bolzano-Bressanone, promuove l'autonomia e l'integrazione lavorativa di otto giovani con disabilità moderate. Con un contributo di 78.000 euro il programma mira a creare un percorso personalizzato, collaborando con le famiglie, le scuole e vari servizi, per formare una rete di sostegno efficace attorno ai giovani.   Attraverso workshop e sessioni di formazione sia individuali che di gruppo, Includio si dedica allo sviluppo di competenze relazionali, sociali e professionali, preparando i partecipanti per il mondo del lavoro. L’accompagnamento parte da un percorso personalizzato e condiviso con il beneficiario, con la scuola di provenienza, la famiglia ed eventuali altri servizi coinvolti. Il progetto prevede interventi finalizzati a promuovere l’autonomia dei beneficiari, attraverso workshop, training individuali e di gruppo per lo sviluppo di competenze relazionali e di socializzazione. Significativa è l'azione di Includio nel fungere da collegamento tra le istituzioni, migliorando l'accesso all'educazione professionale e al lavoro per persone con disabilità. L'attiva partecipazione delle famiglie sottolinea che l'integrazione lavorativa rafforza tutta la comunità, valorizzando le diversità come risorse. Includio si afferma come esempio di come l'integrazione e l'autonomia possano trasformare positivamente la vita dei giovani con disabilità e della comunità intera. Rappresenta una testimonianza tangibile dell'impatto della collaborazione fra enti religiosi, civili e famiglie per un futuro inclusivo, dove ogni individuo è riconosciuto come valore aggiunto alla società.
 
BolognaBologna, uno sportello per l’inclusione digitale di famiglie in difficoltà
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Bologna, uno sportello per l’inclusione digitale di famiglie in difficoltà

Diocesi:
Bologna
Località;
Bologna
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 31.500
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La gestione del progetto relativo allo sportello di inclusione digitale è affidato alla Caritas diocesana di Bologna insieme alla parrocchia di San Donnino. Il contributo assegnato è di 31.500 euro. “IN.DI. - Sportello per l’inclusione digitale” è attivato presso una parrocchia nella zona pastorale di San Donato, fuori le mura della città di Bologna, area molto popolosa e periferica che presenta un’ampia fascia di disagio sociale.  Non essere in grado di accedere ai servizi e alle prestazioni online genera infatti esclusione sociale, e nel lungo periodo, la perdita di diritti fondamentali. Da questa analisi è nato lo sportello per l'inclusione digitale. Un servizio che sostiene le persone in vari modi: nell'aiuto all’uso dello Spid e del fascicolo sanitario elettronico, nel supporto alla compilazione di domande online come l'assegno unico e l’iscrizione ai centri estivi, in modo da sostenere chi ha più difficoltà. Tante sono le richieste riguardanti i servizi scolastici, le opportunità locali e nazionali di supporto al reddito e le agevolazioni per chi ha una disabilità. L’obiettivo non è solo offrire un supporto estemporaneo per risolvere un problema, ma rendere le persone autonome e in grado di prenotare da sole visite mediche o iscrivere i ragazzi a scuola: piccole ma fondamentali azioni quotidiane per molti impossibili da realizzare, sia per mancanza di conoscenze che per difficoltà linguistiche. Il servizio è attivo per il supporto e la formazione specifica dei volontari delle sette Caritas parrocchiali della zona e per aiutare le famiglie in difficoltà nell’accedere a servizi e prestazioni sociali, attivabili esclusivamente da piattaforme digitali.
 
BresciaBrescia, giovani in azione per costruire il bene comune
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Brescia, giovani in azione per costruire il bene comune

Diocesi:
Brescia
Località;
Brescia
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 20.000
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È indirizzato ai giovani fragili del territorio bresciano il progetto “Servire per crescere”: servizio, volontariato e sensibilizzazione per fare del bene agli altri ed allo stesso tempo a sé stessi. Il contributo assegnato al progetto di Caritas di Brescia è di 20mila euro. Questo progetto è diretto a giovani che vivono situazioni di disagio o marginalità, offrendo loro un'opportunità unica: quella di svolgere un servizio qualificato di volontariato. Attraverso questa esperienza, i giovani non solo possono aiutare gli altri ma anche intraprendere un percorso di crescita personale, riflettendo sui valori cristiani di gratuità, accoglienza, giustizia e non violenza. La strategia di comunicazione del progetto prevede un ampio utilizzo dei canali social, per raggiungere e coinvolgere attivamente il maggior numero possibile di giovani. In aggiunta, sono previsti incontri con tutor qualificati, che avranno il compito di guidare i giovani attraverso il loro cammino di volontariato e di fede, inserendoli in contesti specifici di carità e fornendo un costante supporto. La partecipazione al progetto non si esaurisce nel servizio; infatti, i giovani sono incoraggiati a condividere le loro esperienze, sia personalmente che sui social network, creando così una rete di testimonianze che possa ispirare e motivare altri coetanei. Young Caritas, rappresentando la componente più giovane di Caritas Italiana, svolge un ruolo cruciale in questo progetto, organizzando iniziative pensate specificamente per i giovani e promuovendo un senso di comunità e appartenenza.  "Servire per crescere" non solo risponde a un'esigenza immediata di supporto e orientamento per i giovani in difficoltà, ma si pone anche come un vero e proprio percorso di scoperta personale e spirituale, basato sui principi del dare e del ricevere. In questo modo, Brescia si fa laboratorio di un'innovazione sociale che mette al centro i giovani, protagonisti di un cambiamento che parte dal basso e che mira a costruire una società più giusta e inclusiva.
 
BresciaBrescia, un progetto per rinnovare l'impegno civile e spirituale"
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Brescia, un progetto per rinnovare l'impegno civile e spirituale"

Diocesi:
Brescia
Località;
Brescia
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 65.000
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Secondo anno per il progetto che la Caritas di Brescia mette in campo sia per celebrare il cinquantesimo anniversario dalla fondazione di Caritas Italiana che per il potenziamento del lavoro di pastorale integrata. Il contributo assegnato è di 65mila euro. Il progetto “50 per tre. Carità incipienti - Per una civiltà dell’amore” si inserisce sia nel discernimento delle indicazioni offerte da Sua Santità papa Francesco in occasione del cinquantesimo compleanno di Caritas Italiana, ovvero le “Tre vie”, che nel cammino che la diocesi di Brescia sta facendo verso le unità pastorali, e il potenziamento del lavoro di pastorale integrata. Il progetto si articola in tre ambiti principali: rafforzare l'identità delle Caritas parrocchiali attraverso un percorso di discernimento, potenziare la formazione degli operatori diocesani seguendo il paradigma dell'antifragilità, e coinvolgere le comunità locali in eventi e azioni concrete. Un focus particolare è posto sul supporto formativo del "Centro Studi Missione Emmaus", che si traduce in una preparazione adeguata per gli operatori, capaci così di navigare le sfide con resilienza e proattività. Tra le iniziative spicca la produzione di uno spettacolo teatrale, inteso come veicolo di valori profondi, che si inserisce nel contesto di Brescia e Bergamo come capitali italiane della Cultura 2023.
 
BolzanoBolzano, rigenerarsi per tornare alle origini e riscoprirsi comunità che si prende cura
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Bolzano, rigenerarsi per tornare alle origini e riscoprirsi comunità che si prende cura

Diocesi:
BOLZANO-BRESSANONE
Località;
Bolzano
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 39.600
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  Il progetto “Rigenerare comunità” mette al centro la cura della relazione come base per una rete sociale solida e sana. Relazione e accoglienza tra operatori delle Caritas parrocchiali e dei Centri di Ascolto, con attenzione alla valorizzazione, allo scambio e ai momenti di spiritualità. Il contributo assegnato alla Caritas di Bolzano - Bressanone è di 39.600 euro. Le attività proposte possono essere distinte in quattro aree tematiche di fondo: la cura della relazione come fondamento della comunità; la valorizzazione del volontario; le persone fragili al centro dell’operato; la sostenibilità ecologica, economica e sociale dell’operato. Queste aree tematiche saranno tradotte in diverse attività e azioni: un convegno per Caritas parrocchiali e operatori dei Centri di Ascolto; un ciclo di formazione, con momenti di sensibilizzazione e di scambio di esperienze, su temi e povertà emergenti; un ciclo di “chiacchierate” come nuovo format, con dibattiti e incontri sul territorio arricchiti da testimoni ed esperti connessi alla formazione sulle tematiche evidenziate; rinnovo della borsa del volontariato, con una pagina web dedicata alla ricerca volontari, al lavoro di rete, all’accompagnamento di associazioni e organizzazioni rispetto alla gestione di volontari. Saranno inoltre organizzati momenti di sosta e di spiritualità per operatori Caritas nelle parrocchie, nascerà una nuova rubrica nella rivista per Caritas parrocchiali e volontari, con il racconto e le testimonianze degli operatori, perché la possibilità di narrare la propria esperienza rafforza il senso di appartenenza e di coinvolgimento nella vita della Chiesa. Sarà avviata, infine, una campagna di sensibilizzazione durante la Quaresima e l'Avvento, che metta al centro il tema della cura. Si prevedono, altresì, attività ed eventi di sensibilizzazione verso i giovani per stimolare la loro partecipazione alle azioni della Caritas.
 
BrindisiBrindisi, impara l’arte…e mettila da parte!
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Brindisi, impara l’arte…e mettila da parte!

Diocesi:
Brindisi - Ostuni
Località;
Brindisi
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 13.500
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Per ognuno dei quattro corsi formativi compresi nel progetto “Impara l’arte” è previsto un modulo comune di economia e autoimprenditorialità. Il contributo assegnato alla Caritas di Brindisi - Ostuni è di 13.500 euro. Il progetto “Impara l’arte” della Caritas diocesana di Brindisi - Ostuni prevede l’organizzazione di quattro corsi di formazione, rivolti a cinquanta giovani inoccupati del territorio. Nello specifico, i quattro corsi riguarderanno: mestieri del mare; apicoltura; trullaro e paretaro; grafica e design. I corsi verranno realizzati dalla Caritas diocesana di Brindisi - Ostuni in collaborazione con il “Progetto Policoro” e imprenditori, professionisti e associazioni del territorio. Il corso sui mestieri del mare vuole rinverdire le antiche tradizioni marittime di Brindisi, inserendosi in un più ampio progetto di valorizzazione turistica che mira a rendere la città una meta attraente tutto l'anno, grazie alla narrazione delle sue ricchezze culturali e storiche. Parallelamente, il corso di apicoltura si propone di formare nuovi apicoltori, con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale e alla cura dell'ecosistema, sottolineando l'importanza vitale che le api rivestono per la biodiversità. Il terzo corso, dedicato alla figura del trullaro, risponde alla crescente domanda di restauro di trulli e muretti a secco, simboli iconici del paesaggio delle Murge, fornendo una prima esperienza pratica che può evolvere in una professione ricercata nell'ambito della conservazione del patrimonio. Infine, il corso di grafica e design mira a preparare i partecipanti con competenze avanzate in un settore in continua evoluzione, dove la creatività incontra la tecnologia. Questo progetto non solo offre ai giovani  strumenti concreti per affacciarsi al mondo del lavoro, ma rappresenta anche un esempio concreto di come l'investimento in educazione e formazione possa essere un catalizzatore di sviluppo sociale ed economico.
 
BrindisiBrindisi, la Casa degli Aquiloni e la solidarietà che cambia vite
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Brindisi, la Casa degli Aquiloni e la solidarietà che cambia vite

Diocesi:
Brindisi - Ostuni
Località;
Brindisi
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 24.000
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  “Casa degli Aquiloni” nasce dalla collaborazione tra Caritas diocesana di Brindisi - Ostuni e Associazione Migrantes Brindisi, per fornire risposte fattive all’emergenza abitativa dei migranti presenti sul territorio. Il contributo assegnato è di 24mila euro. Il progetto “Casa degli Aquiloni” è un’opera - segno di accoglienza per le famiglie straniere che versino in disagio abitativo nella città di Brindisi. Un percorso di supporto ospitale e di accompagnamento promosso dalla Caritas diocesana di Brindisi - Ostuni per offrire risposte concrete all’emergenza abitativa che tocca soprattutto tante persone migranti presenti sul territorio. Un progetto che vuole provare a dare risposte alla problematica primaria che tocca queste persone, partendo da un’esperienza di accoglienza e condivisione già in atto dal 2017, quella appunto della “Casa degli Aquiloni”. Il progetto si pone una serie di obiettivi specifici: implementare la Casa fornendo un apporto nuovo alla sensibilizzazione della città e della diocesi sul tema dell’emergenza abitativa; accompagnare e sostenere gruppi di persone disponibili ad impegnarsi in prima persona nella generazione di nuove esperienze di accoglienza; creare un “Osservatorio”, un laboratorio che possa costantemente monitorare la situazione della città, cogliere i bisogni più urgenti, condividere buone prassi esistenti per diffondere la cultura di un’accoglienza sempre volta a favorire la realizzazione del proprio personale, unico e irripetibile progetto di vita. A partire da questa, si vogliono generare nuove esperienze di accoglienza diffusa e sostegno alle famiglie più fragili di migranti. In parallelo si lavora alla sensibilizzazione, formazione e animazione per far cadere i pregiudizi nei confronti dei più poveri.   “Casa degli Aquiloni” nasce dalla collaborazione tra Caritas diocesana di Brindisi - Ostuni e Associazione Migrantes Brindisi, per fornire risposte fattive all’emergenza abitativa dei migranti presenti sul territorio. Il contributo assegnato è di 24mila euro. Il progetto “Casa degli Aquiloni” è un’opera - segno di accoglienza per le famiglie straniere che versino in disagio abitativo nella città di Brindisi. Un percorso di supporto ospitale e di accompagnamento promosso dalla Caritas diocesana di Brindisi - Ostuni per offrire risposte concrete all’emergenza abitativa che tocca soprattutto tante persone migranti presenti sul territorio. Un progetto che vuole provare a dare risposte alla problematica primaria che tocca queste persone, partendo da un’esperienza di accoglienza e condivisione già in atto dal 2017, quella appunto della “Casa degli Aquiloni”. Il progetto si pone una serie di obiettivi specifici: implementare la Casa fornendo un apporto nuovo alla sensibilizzazione della città e della diocesi sul tema dell’emergenza abitativa; accompagnare e sostenere gruppi di persone disponibili ad impegnarsi in prima persona nella generazione di nuove esperienze di accoglienza; creare un “Osservatorio”, un laboratorio che possa costantemente monitorare la situazione della città, cogliere i bisogni più urgenti, condividere buone prassi esistenti per diffondere la cultura di un’accoglienza sempre volta a favorire la realizzazione del proprio personale, unico e irripetibile progetto di vita. A partire da questa, si vogliono generare nuove esperienze di accoglienza diffusa e sostegno alle famiglie più fragili di migranti. In parallelo si lavora alla sensibilizzazione, formazione e animazione per far cadere i pregiudizi nei confronti dei più poveri. www.casadegliaquiloni.it    
 
BrindisiBrindisi, la salvaguardia dell’ambiente è dolce come il miele
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Brindisi, la salvaguardia dell’ambiente è dolce come il miele

Diocesi:
Brindisi - Ostuni
Località;
Brindisi
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 23.000
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Nel tessuto urbano di Brindisi prende vita "SciAmiamo", l'iniziativa di Caritas diocesana di Brindisi-Ostuni che intreccia salvaguardia ambientale e impegno sociale, sostenuta da un contributo di 23.000 euro. L'apicoltura diventa strumento di educazione e trasformazione. Rivolto a dieci famiglie locali, in un'area segnata da urbanizzazione e agricoltura intensiva, "SciAmiamo" raccoglie l'invito di papa Francesco nella "Laudato sì" a curare la nostra "casa comune". Oltre alla produzione di miele, mira a riqualificare spazi verdi e promuovere pratiche agricole sostenibili, contrastando l'inquinamento e incentivando la biodiversità. Attraverso l'installazione di apiari e l'organizzazione di incontri tematici, il progetto educa alla cura dell'ambiente e offre alle famiglie coinvolte opportunità di crescita e sviluppo sostenibile. L’iniziativa  si pone come esempio di come piccole azioni locali possano ispirare cambiamenti globali verso un futuro più verde dimostrando che la protezione dell'ambiente e l'impegno sociale possono andare di pari passo, trasformando terreni inutilizzati in risorse vitali per la comunità e offrendo una nuova prospettiva sull'apicoltura come pratica ecologica e inclusiva. "SciAmiamo" rappresenta una speranza tangibile per Brindisi, dimostrando che anche in contesti fortemente urbanizzati è possibile lavorare insieme per un bene comune più verde e sostenibile, dove la dolcezza del miele si fa simbolo di una rinascita ambientale.
 
BrindisiBrindisi: siedi con noi, mangia e impara a condividere la tua vita
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Brindisi: siedi con noi, mangia e impara a condividere la tua vita

Diocesi:
Brindisi - Ostuni
Località;
Brindisi
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 42.000
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Nella diocesi di Brindisi - Ostuni, la Caritas ha lanciato il progetto "Siedi con noi", un'iniziativa che si estende oltre l'assistenza alimentare tradizionale, per educare la comunità sull'importanza di un consumo responsabile e sulla condivisione. Con un contributo di 42.000 euro per il 2023, il progetto ha rinnovato il suo impegno nelle città di Brindisi e Mesagne, operando attraverso due mense che diventano luoghi di incontro e formazione. "Siedi con noi" non si limita a fornire pasti ma punta a costruire una comunità informata, riducendo gli sprechi alimentari e promuovendo pratiche di consumo sostenibile. Un programma educativo coinvolge attivamente studenti e famiglie, sensibilizzandoli su tematiche come la sostenibilità e l'equità sociale. Il recupero delle eccedenze alimentari rappresenta un pilastro del progetto, enfatizzando il valore di ogni risorsa e trasformando gli scarti in opportunità. Nel suo secondo anno, "Siedi con noi" ha rafforzato la rete di supporto con le parrocchie, ampliando il suo impatto a oltre 200 beneficiari. Questa iniziativa si conferma un esempio virtuoso di come l'assistenza possa evolvere in educazione e cambiamento sociale, promuovendo un modello di benessere collettivo che va oltre il semplice pasto, per nutrire corpo e spirito della comunità di Brindisi e Mesagne.
 
CagliariCagliari, la marginalità sociale si combatte con la prossimità
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Cagliari, la marginalità sociale si combatte con la prossimità

Diocesi:
Cagliari
Località;
Cagliari
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 59.000
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Potenziare, incrementare ed ottimizzare i servizi di accoglienza a bassa soglia per persone senza dimora del territorio diocesano. È il progetto “Casa della prossimità” della Caritas di Cagliari, che per l’annualità 2023 riceve un contributo assegnato di 59mila euro. Il progetto “Casa della prossimità” della Caritas diocesana di Cagliari si inquadra anche per questa annualità come un servizio di accoglienza residenziale a bassa soglia per persone senza dimora ed in stato di disagio che risiedano in città. Il servizio offre anche orientamento e supporto finalizzati a percorsi di autonomia e di accesso ai servizi territoriali. Il progetto prevede inoltre la riattivazione dell’unità di strada per intercettare sul posto i bisogni di soggetti in gravissima deprivazione materiale e marginalità sociale, al fine di proporre l’accesso alle accoglienze ed indirizzare le persone interessate verso un primo orientamento ai servizi che il progetto offre. Un’idea nata per venire incontro alle persone del territorio che versano in stato di esclusione, degrado e disagio sociale ed economico, recandosi direttamente da loro, anziché attendere - talora vanamente - che siano loro stessi a comprendere, individuare e dunque recarsi presso i servizi che possano aiutarli ad uscire dalla loro fragilità. L’intento finale del progetto è quello di rendere stabile il servizio di accoglienza residenziale a bassa soglia per circa trenta persone senza dimora, provvedendo all’allestimento di cinque spazi che sostituiscono quelli tradizionalmente utilizzati. La gestione del progetto “Casa della prossimità” è affidata alla “Caritas San Saturnino Fondazione Onlus”, braccio operativo della Caritas diocesana di Cagliari per la gestione delle opere segno e di alcuni servizi.
 
BrindisiBrindisi, educazione e inclusione
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Brindisi, educazione e inclusione

Diocesi:
Brindisi - Ostuni
Località;
Brindisi
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 37.500
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Un’alternativa a marginalità e carenze educative, contro esclusione e dispersione scolastica sul territorio. Al progetto Lab-Oratorio”, promosso dalla Caritas diocesana di Brindisi - Ostuni, è stato assegnato un contributo di 37.500 euro. Il progetto “Lab-Oratorio” promosso dalla Caritas diocesana di Brindisi - Ostuni è indirizzato prevalentemente a cento minorenni residenti sul territorio. Un percorso che coinvolge sette parrocchie della diocesi ed intende contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica purtroppo riscontrate in maniera rilevante nella zona da cui il progetto è interessato. Il “Lab-Oratorio” si articola in un mosaico di attività gestite dalla Caritas diocesana e dall’“Associazione Casa di Zaccheo ODV” di Mesagne, che coinvolgono sette parrocchie locali. Al centro, vi sono laboratori che mirano all’arricchimento delle competenze scolastiche e personali dei giovani. L’iniziativa spazia dal potenziamento della lingua italiana per minori stranieri, a eventi ricreativi, sportivi e culturali, fino alla cura di orti e spazi verdi urbani. Questo progetto non si limita a fornire un'educazione formale, ma apre le porte a un percorso di crescita complessivo, dove ogni giovane può trovare la propria strada e costruire un futuro migliore. La collaborazione tra diverse realtà ecclesiastiche e associative sottolinea l'impegno della comunità nel tessere un tessuto sociale più coeso e inclusivo. Attraverso il “Lab-Oratorio”, Brindisi si fa pioniere di un modello educativo integrato e aperto, dimostrando che l'istruzione può trascendere i confini della scuola per abbracciare la vita in tutte le sue forme.
 
MacerataCamerino, l’Emporio Solidale dove la dignità si rinnova attraverso la distribuzione di beni essenziali
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Camerino, l’Emporio Solidale dove la dignità si rinnova attraverso la distribuzione di beni essenziali

Diocesi:
Camerino - San Severino Marche
Località;
Camerino
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 83.000
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L’obiettivo del progetto “Pane quotidiano” promosso dalla Caritas di Camerino - San Severino Marche è quello di realizzare un Emporio Solidale che offra pane ma anche dignità. Il contributo assegnato è di 83mila euro. Nel tessuto sociale di Camerino, l'Emporio Solidale rappresenta una vera e propria oasi di speranza, un supporto concreto a chi affronta periodi di difficoltà. La gestione dell'Emporio, affidata alla parrocchia di San Giuseppe, trae forza da un'esperienza quindicennale nella solidarietà attiva. L'uso di uno spazio comunale, offerto gratuitamente per vent'anni, segna l'inizio di un capitolo nuovo: un luogo dove la dignità si rinnova attraverso la distribuzione di beni essenziali. I lavori di adeguamento del locale, pensati per creare un ambiente accogliente, vanno di pari passo con l'acquisto di attrezzature indispensabili. Un transpallet elettrico, un furgone, e dispositivi informatici sono solo alcuni degli strumenti selezionati per ottimizzare il servizio offerto dall'Emporio. "Pane quotidiano" supera l'idea tradizionale di assistenza, introducendo un modello di supporto globale che abbraccia la comunità in tutte le sue necessità. Al centro del progetto, la convinzione che ogni persona meriti rispetto e sostegno, principi che trasformano l'alimentazione in un atto di condivisione e inclusione.
 
CataniaCaltagirone, semi di bellezza e legalità contro povertà educativa e spopolamento
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Caltagirone, semi di bellezza e legalità contro povertà educativa e spopolamento

Diocesi:
Caltagirone
Località;
Caltagirone
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 120.000
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In Sicilia, a Caltagirone, la Caritas diocesana ha avviato "Semi di bellezza e legalità", iniziativa contro la povertà educativa, realizzata con 120.000 euro. Il progetto punta a rivitalizzare la comunità locale, affrontando le sfide dello spopolamento e della scarsa offerta formativa, coinvolgendo circa trecento giovani. L'obiettivo è duplice: educare alla bellezza e alla scienza, valorizzando la ricchezza culturale e le tradizioni artistiche del territorio, e riqualificare aree confiscate alla mafia, trasformandole in spazi di aggregazione e crescita collettiva. Questa iniziativa si inserisce in un contesto di difficoltà educative, aggravate dall'isolamento e dalla mancanza di risorse, con l'ambizione di far fiorire nuove opportunità per i giovani, promuovendo allo stesso tempo legalità e bellezza come principi guida per il futuro. Il coinvolgimento attivo della comunità e il supporto della Fondazione Incontrocorrente, braccio operativo della Caritas diocesana di Caltagirone, sottolineano l'impegno nel rendere la città un esempio di come cultura e legalità possano camminare mano nella mano verso la rigenerazione sociale. "Semi di bellezza e legalità" rappresenta quindi non solo un intervento educativo, ma un vero e proprio investimento sul futuro, che vede nella bellezza e nella legalità i pilastri per costruire una comunità più forte, giusta e inclusiva.  
 

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