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SalernoCava de' Tirreni, lo sport come diritto di tutti in un mondo da vivere insieme
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Cava de' Tirreni, lo sport come diritto di tutti in un mondo da vivere insieme

Diocesi:
Amalfi - Cava De' Tirreni
Località;
Cava de' Tirreni
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 32.700
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Il progetto mira ad avvicinare all’attività fisica, motoria e sportiva persone disabili inattive e ragazzi con disagio sociale, per migliorare il loro benessere e la loro salute. Nella convinzione che lo sport sia diritto di “tutti”, dove il “tutti” includa veramente anche le persone con disabilità. Il contributo assegnato alla Caritas di Amalfi - Cava De' Tirreni è di 32.700 euro. L'iniziativa si rivolge a quaranta bambini e adolescenti  tra i sei e i quindici anni, con l'obiettivo di abbattere le barriere sociali e fisiche attraverso lo sport. La pratica motoria, in questo contesto, si trasforma in uno strumento educativo capace di promuovere valori come il gioco di squadra e il fairplay, soprattutto tra i minori disabili e quelli in condizioni di fragilità socio-economica. Il cuore del progetto, gestito dall'associazione "Ubi Caritas Odv", è quello di rendere lo sport accessibile a tutti, supportando le famiglie nell'affrontare i costi e facilitando così il processo di crescita e inclusione sociale dei ragazzi. Tra le attività previste spiccano eventi ludico-ricreativi e un campo estivo di due settimane al mare, momenti di condivisione che rafforzano il concetto di comunità e appartenenza. Con "Sport e fragilità: un mondo da vivere insieme", la Caritas di Amalfi - Cava De' Tirreni si impegna a costruire un futuro dove lo sport sia realmente un diritto universale, promuovendo l pari opportunità a tutti i giovani, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche ed economiche.
 
SalernoAmalfi, la Caritas mette “Corpo & anima” per i bisognosi del territorio
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Amalfi, la Caritas mette “Corpo & anima” per i bisognosi del territorio

Diocesi:
Amalfi - Cava De' Tirreni
Località;
Cava de' Tirreni
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 57.400
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L’idea del progetto “Corpo & Anima nasce da un’attenta lettura dei bisogni del territorio della diocesi di Amalfi - Cava De' Tirreni, ottimizzando il servizio svolto dall’Emporio per i bisognosi. Il contributo assegnato alla Caritas è di 57.400 euro. Questo progetto non solo mira a continuare le iniziative avviate precedentemente ma anche a espanderle, offrendo non solo cibo e beni di prima necessità ma anche un percorso di educazione alimentare e momenti di condivisione. Il Servizio Emporio, fulcro dell'attività, viene potenziato per rispondere a un bisogno crescente di assistenza alimentare testimoniando un'attenzione particolare alle esigenze emergenti. Si presta attenzione allo sviluppo comunitario e personale attraverso l'educazione alimentare e l'organizzazione di eventi che trasformano l'Emporio in un luogo di vita, scambio e crescita culturale. Si desidera inoltre far vivere lo spazio dell’Emporio non solo come luogo di “consumo” ma come un ambiente da vivere realizzando tra le altre attività anche momenti informativi e formativi, a cui faranno seguito spazi di condivisione e degustazione di alimenti tipici di ogni stagione. Gestito dall'“Ubi Caritas Odv”, il progetto si propone di raggiungere trecento nuclei familiari, supportandoli non solo nell'accesso a beni primari ma anche nell'affrontare le spese per le utenze domestiche, con un occhio di riguardo verso chi si trova in condizioni di particolare difficoltà.  
 
ArezzoArezzo, “ Mai soli” un impegno concreto verso le categorie più fragili
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Arezzo, “ Mai soli” un impegno concreto verso le categorie più fragili

Diocesi:
Arezzo - Cortona - Sansepolcro
Località;
Arezzo
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 160.000
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Sostegno alla genitorialità, sensibilizzazione sulle vecchie e nuove dipendenze, promozione alla cittadinanza attiva e al consumo responsabile, forme di sostegno al reddito e promozione culturale, scolastica e formativa dei minori. Il contributo assegnato al progetto “Mai soli” della Caritas di Arezzo - Cortona - Sansepolcro è di 160mila euro. Radicata negli insegnamenti della solidarietà cristiana, quest'iniziativa mira a costruire un futuro più inclusivo e solidale, offrendo un'ampia gamma di servizi che vanno dal sostegno alla genitorialità fino alla lotta contro le dipendenze, promuovendo al contempo una cittadinanza attiva e un consumo consapevole. Il progetto “Mai soli” della Caritas diocesana di Arezzo - Cortona - Sansepolcro è un insieme di attività a favore di categorie fragili e vulnerabili, come famiglie, minori, disabili, detenuti in regime di messa alla prova o semilibertà che risiedano nella città di Arezzo. All’interno del progetto sono previste attività di mentoring, di sostegno alla genitorialità, di sensibilizzazione sulle vecchie e nuove dipendenze, di promozione alla cittadinanza attiva e al consumo responsabile, così come forme di sostegno al reddito e per la promozione culturale, scolastica e formativa dei minori. La gestione del progetto è affidata all’Associazione Sichem - Crocevia dei Popoli ODV ETS, che nasce nel 2000 come braccio operativo della Caritas diocesana di Arezzo - Cortona - Sansepolcro su indicazione della Chiesa italiana, con lo specifico scopo di gestire e sviluppare le attività e i progetti di carità della Chiesa diocesana. Si pone come punto di riferimento per le problematiche relative all’emarginazione, al contrasto alle povertà e opera con operatori qualificati e con volontari nella promozione umana e nell’inclusione sociale. L’Associazione Sichem è attiva anche nell’ambito della formazione, nella promozione dei diritti umani, nell’educazione alla mondialità e nei percorsi didattici all’interno delle scuole. "Mai soli" non si limita al territorio nazionale ma si  estende anche oltre i confini italiani con progetti di cooperazione internazionale, sottolineando l'importanza di una solidarietà senza frontiere. Attraverso queste attività, la Caritas di Arezzo-Cortona-Sansepolcro dimostra concretamente il suo impegno nel ridurre le disuguaglianze e nel sostenere chi si trova in situazioni di difficoltà, rendendo il progetto un esempio luminoso di come la fede si traduca in azioni tangibili di aiuto e sostegno.
 
CasertaAversa, rigenerare vite nella "Terra dei Fuochi"
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Aversa, rigenerare vite nella "Terra dei Fuochi"

Diocesi:
Aversa
Località;
Aversa
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 105.000
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Nella problematica “Terra dei Fuochi”, sorge un’iniziativa di speranza e rinnovamento guidata dalla Caritas diocesana di Aversa. Con un contributo di 105mila euro, il progetto “Il Cammino Solidale” si propone di apportare un cambiamento significativo nella vita dei giovani residenti, attraverso lo sviluppo di un centro dedicato ai minori dai dieci ai diciassette anni. Questo territorio, martoriato da discariche abusive, abbandono di rifiuti e alta cementificazione, patisce gravi conseguenze sulla salute e sul benessere dei suoi abitanti. L’obiettivo primario di “Il Cammino Solidale” è elevare il benessere psicofisico e socio-educativo dei bambini e degli adolescenti, offrendo loro un luogo sicuro e stimolante per il gioco e la socializzazione. L’iniziativa prevede l’apertura di una ludoteca, la realizzazione di un campo estivo che segue i principi dell’outdoor education, l’istituzione di una palestra solidale, e l’organizzazione di workshop per le scolaresche, al fine di integrare attivamente i giovani nel tessuto sociale e educativo del territorio. Questi spazi non solo offrono un rifugio dall’ambiente esterno spesso ostile, ma sono anche un’opportunità di crescita, apprendimento e divertimento. La Caritas diocesana di Aversa, con questo progetto, non mira solo a un intervento immediato, ma a instillare nel tessuto comunitario una cultura di solidarietà, educazione e rispetto per l’ambiente, ponendo le basi per un futuro migliore per le generazioni che verranno.  
 
Barletta-Andria-TraniAndria, “C’entro anch’io” perché nessun bambino sia lasciato indietro
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Andria, “C’entro anch’io” perché nessun bambino sia lasciato indietro

Diocesi:
Andria
Località;
Andria
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 56.000
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Grande attenzione da parte della Caritas diocesana di Andria per il mondo dei piccoli: il progetto “C’entro anch’io” prosegue a proporre strumenti e opportunità per la formazione e la cultura dell’infanzia sul territorio. Il contributo assegnato è di 56mila euro. Il progetto “C’entro anch’io” gestito per il secondo anno dalla Caritas diocesana Andria è un servizio educativo rivolto a circa cento ragazzi minorenni. Alla luce di dati allarmanti sull’abbandono scolastico e dall’osservazione di situazioni sempre più diffuse di povertà educativa, si mira al potenziamento degli apprendimenti nei minori dai 9 ai 13 anni di età, con un intervento, non di doposcuola tout court, ma di sostegno nella materia in cui il minore è più carente, dietro segnalazione degli insegnanti e dei genitori con i quali si vuole avviare una stretta collaborazione. La finalità è quella di evitare la perdita di motivazione che favorisce l’insuccesso o l’abbandono scolastico. Oltre al servizio di potenziamento scolastico, saranno organizzate attività ludiche e laboratoriali, e verranno inoltre elargite quaranta borse di studio per l’acquisto di testi per coloro che s’iscrivono al primo anno della scuola secondaria di secondo grado. Verrà organizzato un campus estivo, coinvolgendo anche i minori che non hanno possibilità di usufruire di servizi, particolarmente costosi, sul territorio. Un percorso che si inserisce nella programmazione della Caritas diocesana di Andria per la promozione delle attività sociali e culturali, finalizzate ad un’attenta osservazione, sensibile e concreta, verso il mondo dell’infanzia. Per i più piccoli e per la loro educazione sono infatti finalizzate tutte le attività volte alla creazione di strumenti e opportunità per la formazione e la cultura dei più piccoli e per la prevenzione del disagio.
 
AnconaAncona, coltivare la terra, seminare speranza
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Ancona, coltivare la terra, seminare speranza

Diocesi:
Ancona - Osimo
Località;
Ancona
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 30.000
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  Il progetto “Humus” della Caritas di Ancona - Osimo rappresenta la terza ed ultima annualità di un percorso di avvio e sviluppo di un’attività di agricoltura sociale realizzata ad Ancona, per la produzione di frutta, verdura e prodotti trasformati. Il contributo assegnato è di 30mila euro. Il progetto “Humus 3”, rappresenta la terza ed ultima annualità di un percorso di sviluppo dell’Orto del Sorriso, un’attività di agricoltura sociale realizzata ad Ancona su due ettari e mezzo di terreno messi a disposizione dalla diocesi, per la produzione di frutta e verdura - attualmente in fase di conversione al biologico - e di prodotti trasformati. L’obiettivo di questa terza annualità sarà l’incremento della produzione attraverso la coltivazione di terreni limitrofi, il rafforzamento del punto vendita con l’assunzione di una nuova risorsa ed il potenziamento delle attività di animazione della comunità con la realizzazione di momenti di scambio e condivisione, oltre ad attività nelle scuole e nelle parrocchie con spettacoli teatrali e momenti di servizio svolti direttamente nell’Orto. Il progetto è nato dalla collaborazione con la Caritas diocesana di Jesi, che per prima, nella regione, ha avviato un progetto di agricoltura sociale ed ha messo a disposizione l’esperienza e la conoscenza maturate per l’avvio di “Humus”. La stretta collaborazione tra le due Caritas ha anche portato alla scelta di non creare un nuovo soggetto giuridico, ma di affidarne la gestione alla Cooperativa Sociale “Orto del Sorriso”, nata con il progetto jesino, realizzato anche in collaborazione con Policoro, le Pastorali Giovanile e Sociale e del lavoro e con le parrocchie. Questa esperienza è un esempio concreto di come l'agricoltura sociale possa diventare un veicolo di inclusione, educazione e sostegno, coinvolgendo quasi duecento volontari e creando un legame indissolubile tra terra, produzione sostenibile e solidarietà. "Humus" non è solo agricoltura: è una missione per un futuro più verde e unito, dove ogni seme piantato è radice di una speranza condivisa.
 
FrosinoneFiuggi, un orto e un allevamento di animali da cortile per sostenere l’Emporio Solidale
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Fiuggi, un orto e un allevamento di animali da cortile per sostenere l’Emporio Solidale

Diocesi:
Anagni - Alatri
Località;
Fiuggi
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 45.900
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“Orto et labora: ripartiamo per costruire il futuro…2.0″ nasce a partire dall’emergenza pandemica, a seguito della quale ci si è resi conto che uno dei problemi più grandi a cui sopperire è innanzitutto la necessità di dare sostentamento nutrizionale alle persone che si rivolgono alla Caritas di Anagni - Alatri. Il contributo assegnato è di 45.900 euro. Nel cuore dell'Italia, a Fiuggi, si radica un'iniziativa che unisce il lavoro della terra alla solidarietà. Promosso dalla Caritas diocesana di Anagni - Alatri,  il progetto entra nel suo quarto anno testimoniando l'impegno continuo verso le comunità più vulnerabili, in particolare in risposta alle sfide poste dalla pandemia. L'iniziativa mira a nutrire il corpo e lo spirito di sessanta individui, coinvolgendo attivamente persone diversamente abili e rafforzando il tessuto sociale attraverso l'agricoltura e l'allevamento di animali da cortile. Questa azione concreta di assistenza e animazione si sviluppa attraverso la creazione di un orto e la gestione di un piccolo allevamento, intesi non solo come mezzi di sostentamento, ma anche come spazi di inclusione, socializzazione e condivisione. La cooperativa sociale “Fattoria ia, ia, oh” gioca un ruolo cruciale in questo processo, enfatizzando come la diversità possa trasformarsi in normalità attraverso la collaborazione e l'impegno condiviso. I risultati di questo progetto non alimentano solo gli scaffali dell'Emporio Solidale, un punto di riferimento per famiglie in difficoltà, ma nutrono anche la speranza di un futuro in cui la comunità possa crescere insieme, superando le avversità con solidarietà e impegno reciproco.  
 
FrosinoneFiuggi, un'iniziativa di carità che riscrive le regole dell'assistenza
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Fiuggi, un'iniziativa di carità che riscrive le regole dell'assistenza

Diocesi:
Anagni - Alatri
Località;
Fiuggi
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 53.100
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Arriva al suo terzo anno il progetto “Solidando insieme” della Caritas diocesana di Anagni - Alatri, e prosegue nel suo intento di potenziare il servizio dell’Emporio Solidale di Fiuggi. Il contributo assegnato è di 53.100 euro. Quest'iniziativa, nel solco del successo dell'Emporio Solidale di Fiuggi, mira ora all'apertura di due nuovi Empori nelle città di Anagni e Torre Cajetani, estendendo il supporto a cinquecentocinquanta beneficiari. L'Emporio di Fiuggi ha dimostrato come solidarietà e dignità possano fondersi, offrendo non solo sostegno materiale, ma anche la possibilità di scelte consapevoli. Qui, gli aiuti vanno oltre la mera assistenza, incentivando una partecipazione attiva alla vita comunitaria e una consapevolezza nelle proprie decisioni quotidiane. La Caritas diocesana incarna l'etica del dono, dove ogni gesto di solidarietà è un passo verso l'inclusione e la promozione umana. "Solidando insieme" non è solo un esempio di assistenza, ma una testimonianza di come la comunità possa rispondere con efficacia e dignità ai bisogni dei più vulnerabili e dove il sostegno  si trasforma in un'opportunità di crescita e inclusione per tutti, marcando un cambiamento significativo nel panorama della solidarietà.
 
PerugiaAssisi, un percorso per ritrovare casa e comunità
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Assisi, un percorso per ritrovare casa e comunità

Diocesi:
Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino
Località;
Assisi
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 99.000
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La Caritas diocesana di Assisi, Nocera Umbra e Gualdo Tadino prosegue il suo impegno con il progetto "Riabitare relazioni" nel suo secondo anno di attività. Finanziato con un contributo significativo di 99.000 euro, il programma si pone l'ambizioso obiettivo di sostenere dieci famiglie in stato di disagio abitativo, offrendo loro non solo un alloggio temporaneo ma un vero e proprio percorso di reinserimento sociale e lavorativo. La pandemia ha acuito le difficoltà di molte famiglie, rendendo sempre più urgente la necessità di interventi concreti per il sostegno abitativo e l'accompagnamento verso l'autonomia. In questo scenario, il progetto "Riabitare relazioni" si distingue per il suo approccio che non si limita a fornire una risposta immediata alle esigenze di alloggio, ma cerca di affrontare le cause profonde del disagio sociale e economico. Attraverso la stretta collaborazione con la Fondazione diocesana "Assisi Caritas", riconosciuta dal Governo Italiano e fortemente voluta dal vescovo Mons. Domenico Sorrentino, il progetto si impegna a costruire un percorso su misura per ogni famiglia, basato sull'ascolto, sul supporto economico mirato e sull'incoraggiamento delle capacità individuali e collettive. L'obiettivo finale è permettere alle famiglie di raggiungere una completa autonomia per affrontare le spese per l'abitazione e riscoprire il proprio ruolo all'interno della comunità. "Riabitare relazioni" rappresenta, dunque, un modello innovativo di carità, che unisce la risposta alle emergenze abitative a un processo di empowerment sociale, in un percorso condiviso di crescita e riscatto. L'esperienza delle famiglie coinvolte diventa testimonianza di come, attraverso il sostegno e l'impegno della comunità diocesana, sia possibile superare le sfide più difficili, riaprendo le porte alla speranza e alla dignità.
 
Ascoli PicenoAscoli Piceno, accoglienza integrata e un supporto concreto verso la reintegrazione sociale
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Ascoli Piceno, accoglienza integrata e un supporto concreto verso la reintegrazione sociale

Diocesi:
Ascoli Piceno
Località;
Ascoli Piceno
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 100.000
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Ospitalità ma anche colazione, mensa, lavanderia e centro diurno. Servizi offerti dalla Caritas diocesana di Ascoli Piceno all’interno del progetto “Emergenza casa”, al suo secondo anno di esecuzione. Il contributo assegnato è di 100mila euro. Il progetto “Emergenza casa” ruota intorno ad una struttura di prima accoglienza che si trova nella città di Ascoli Piceno a beneficio di venti persone - spesso straniere - senza dimora o per nuclei familiari in stato di difficoltà abitativa. L’accoglienza si svolgerà presso due dormitori vicini al Polo Accoglienza e Solidarietà (PAS), dove oltre all’ospitalità notturna sono presenti i servizi di colazione, mensa, lavanderia e centro diurno, a disposizione di tutti gli ospiti che vogliano liberamente beneficiarne. Le persone destinatarie del progetto saranno prese in carico anche dall’Associazione Betania che gestisce l’Emporio e il Centro di Ascolto diocesani, nonché dal consorzio “Il Picchio” che si occuperà di gestire i tirocini di inserimento lavorativo per alcuni beneficiari nell’ottica di un reinserimento sociale. La Caritas ascolana si prefigge inoltre di creare un’équipe di volontari e di esperti retribuiti, che mettano a disposizione lavoro e competenze utili per poter gestire tecnicamente e nel migliore dei modi, nel rispetto delle normative regionali, la struttura abitativa. La gestione d’insieme è affidata alla Caritas diocesana di Ascoli Piceno, che porta avanti un processo di accoglienza ormai avviato da un paio d’anni, con il 2023 inquadrato come anno del consolidamento e dell’erogazione in proprio dei servizi correlati all’accoglienza.
 
AstiAsti, il Centro di Ascolto…si rimette al centro
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Asti, il Centro di Ascolto…si rimette al centro

Diocesi:
Asti
Località;
Asti
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 120.000
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Poco ricambio generazionale per il Centro di Ascolto diocesano di Asti: la Caritas sopperisce con un nuovo percorso formativo per dare competenze ed attirare volontari. Il contributo assegnato è di 120mila euro. Quest'iniziativa mira a infondere nuova vitalità e attrarre volontari, soprattutto giovani, per garantire la continuità e l'efficacia dell'assistenza fornita. Il problema principale risiede nel mancato ricambio generazionale tra i volontari, un ostacolo non da poco che la Caritas intende superare mediante un percorso formativo specifico. L'obiettivo è duplice: trasferire competenze essenziali e sedurre nuove energie verso il volontariato. Il progetto vede l'impiego di un giovane operatore dedicato alla gestione e un'assistente sociale per la supervisione, garantendo così un approccio professionale all'assistenza. La formazione mira, in una prima fase, al recupero dell'importanza dell'ascolto, per costruire solidi rapporti di aiuto e sostegno. Successivamente, l'iniziativa prevede di rivisitare l'organizzazione del Centro di Ascolto, basandosi sulle necessità emergenti dal territorio, come lavoro, alloggio, sostegno economico e assistenza alimentare. Quest'approccio personalizzato si propone di rispondere efficacemente alle diverse esigenze dei beneficiari, segnando un passo avanti significativo nella solidarietà locale.
 
AostaAosta, la Caritas sempre più in ascolto della voce dei deboli
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Aosta, la Caritas sempre più in ascolto della voce dei deboli

Diocesi:
Aosta
Località;
Aosta
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 60.000
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Il progetto si inserisce in un processo generale di riorganizzazione territoriale della diocesi di Aosta, con una sempre crescente attenzione verso i bisogni personalizzati di ciascuna persona. Il contributo assegnato è di 60mila euro. Il progetto “Potenziamo l’ascolto” della Caritas diocesana di Aosta si propone di lavorare sull’accompagnamento delle Caritas parrocchiali e sul rafforzamento della collaborazione con i servizi promossi dalla Caritas, al fine di potenziare le capacità di ascolto, di sospensione del giudizio e di vicinanza fraterna dei volontari già impegnati nei Centri di Ascolto. Il percorso d’insieme si articolerà in due macro-aree, quella riguardante la formazione dei volontari e quella relativa alla rilevazione, connessione, valorizzazione e potenziamento della lettura del territorio. Il filo rosso delle azioni previste all’interno del progetto è il consolidamento dei processi educativi e pedagogici della Caritas verso la comunità. Nello specifico, le iniziative relative a questo anno di attuazione si inquadrano in continuità con quanto svolto nei due anni precedenti, approfondendo alcuni passaggi e avviandone di nuovi. Il progetto si inserisce in un processo generale di riorganizzazione territoriale della diocesi di Aosta, ed intende anche valorizzare i segnali di generosità e attenzione verso gli ultimi che il periodo di emergenza sanitaria dovuta al Covid ha fatto emergere. Su tutto, la fondamentale attenzione all’ascolto, formazione, osservazione e animazione, le linee generali su cui si muove Caritas, che verranno ottimizzate e potenziate per una migliore presa in carico dei beneficiari. Sempre e comunque in stretta connessione con il territorio e i suoi bisogni.
 
Barletta-Andria-TraniAndria, un viaggio ispirato all’opera della scrittrice Etty Hillesum
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Andria, un viaggio ispirato all’opera della scrittrice Etty Hillesum

Diocesi:
Andria
Località;
Andria
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 24.000
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Esther Hillesum, detta Etty, è stata una scrittrice olandese ebrea vittima dell'Olocausto. Si ispira alla sua storia e alla sua opera il progetto della Caritas di Andria “Invitati per servire - alla scuola di Etty Hillesum”, sviluppato per avvicinare i giovani al servizio e al volontariato. Il contributo assegnato è di 24mila euro. Il progetto AVS “Invitati per servire - alla scuola di Etty Hillesum”, in collaborazione con l’Ufficio diocesano di Pastorale Giovanile e Vocazionale, si propone di avvicinare i giovani al mondo del volontariato e di mettere in rete quelle realtà di servizio al prossimo che, diversamente, sarebbero isolate e sconosciute a molti giovani. L’attenzione rivolta ai giovani vuole essere un aiuto alla loro “povertà spirituale” perché aiutando gli altri siano aiutati a definire e delineare i loro percorsi di vita. L’AVS si fonda sui cinque pilastri e prevede: un percorso di formazione della durata di trentasei ore su cittadinanza attiva, non violenza, salvaguardia del creato; un’esperienza di servizio strutturata in cento ore da svolgere in una sede con cui la Caritas collabora in quattro aree di intervento (disabilità, disagio adulti, minori, educazione alla mondialità); attività di promozione, con partecipazione dei volontari alle iniziative diocesane e cittadine; vita comunitaria con la partecipazione a due settimane di convivenza; esperienze di campi di lavoro attraverso un servizio svolto dai volontari nel periodo estivo in Italia o all’Estero come conclusione e completamento dell’AVS. Le attività aggiuntive del progetto saranno: un viaggio verso il Binario 21 della Stazione Centrale di Milano, luogo da cui ebbe inizio l’orrore della Shoah; un reading con le letture più significative di Etty Hillesum; una mostra d’arte a cielo aperto sulla pace.
 
AvellinoAriano Irpino, dalla tavola al cuore con un progetto che va oltre l'assistenza
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Ariano Irpino, dalla tavola al cuore con un progetto che va oltre l'assistenza

Diocesi:
Ariano Irpino - Lacedonia
Località;
Ariano Irpino
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 60.000
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All’interno dell “Emporio Solidale” della Caritas diocesana di Ariano Irpino - Lacedonia non c’è solo cibo. Ci sono anche sportelli di ascolto e accompagnamento, azioni di accoglienza e tante altre iniziative che nutrono non solo il corpo, ma anche lo spirito. Il contributo assegnato è di 60mila euro. Il progetto si  rivolge ad un centinaio di famiglie, affrontando la povertà non solo sul piano materiale ma elevando lo spirito e l'autostima dei beneficiari. L'Emporio, gestito dalla Caritas diocesana, va oltre la mera distribuzione di beni alimentari, offrendo sportelli di ascolto, consulenza, e supporto per l'orientamento lavorativo e personale. La missione si radica in una concezione complessiva dell'assistenza: da un lato, fornisce risposte immediate alle necessità primarie; dall'altro, promuove percorsi di crescita individuale. Importante è l'attenzione alla comunità: attraverso iniziative di sensibilizzazione, l'Emporio Solidale aspira a tessere legami sociali più forti, combattendo l'isolamento e l'esclusione. Si concretizza, quindi, un modello di solidarietà capace di nutrire il corpo ma, soprattutto, di arricchire lo spirito, dimostrando che il cibo per l'anima è tanto necessario quanto quello per il fisico. Questo approccio  dimostra l'impegno della Caritas di Ariano Irpino - Lacedonia non solo nel soddisfare bisogni immediati ma nel promuovere una visione di lungo termine per l'inclusione e il benessere di tutta la comunità. Oltre all’attività dell’Emporio Solidale, prevista anche la distribuzione abiti usati e di giocattoli per bambini, l’apertura di uno sportello di bilancio per competenze e orientamento nonché un’attività di coordinamento, gestione di monitoraggio e valutazione del progetto. Saranno inoltre avviate iniziative finalizzate alla comunicazione, sensibilizzazione e diffusione del progetto sul territorio. L'Emporio Solidale diventa così esempio tangibile di come la solidarietà e l'attenzione al prossimo possano trasformare la vita delle persone, offrendo non solo aiuti materiali ma anche opportunità di crescita personale e sociale.
 
BergamoBergamo, solidarietà in Azione con il Percorso 'In Salute'
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Bergamo, solidarietà in Azione con il Percorso 'In Salute'

Diocesi:
Bergamo
Località;
Bergamo
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 105.000
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Prosecuzione del progetto 2022 per il percorso “In salute”, che si rivolge ai deboli del territorio e li assiste in ambito sanitario. La gestione operativa del progetto di Caritas Bergamasca è affidata alla Fondazione Diakonia Onlus, il contributo assegnato è di 105mila euro. La salute è uno degli ambiti principali intorno al quale Caritas Bergamasca ed il suo braccio operativo Fondazione Diakonia Onlus lavorano per garantire il diritto alla salute e la promozione della dignità delle fasce più deboli della popolazione. Nello specifico, il percorso si rivolge a persone senza dimora, persone straniere, regolari e irregolari, con vissuti di profonda sofferenza legati alla migrazione. Ma anche famiglie a basso o bassissimo reddito con figli minorenni, che difficilmente riescono ad accedere a visite specialistiche e, successivamente, a permettersi gli ausili oppure le cure farmacologiche prescritte. Dunque, persone che non riescono ad accedere a visite specialistiche, apposite cure necessarie per curare le proprie patologie, oppure a servizi sanitari del territorio, o permettersi il reperimento e l’acquisto dei farmaci necessari, da sempre uno tra i principali problemi per le persone in condizione di grave e gravissima marginalità. Il progetto abbraccia anche le cure odontoiatriche e dentistiche, quelle oculistiche e quelle psicologiche. In tale contesto, il progetto riguarda quindi il benessere delle persone fragili in toto, riconoscendo l’importanza di una salute complessiva, comprendendo anche le vaccinazioni, la prevenzione ed una corretta gestione del sé. www.fondazionediakoniaonlus.it
 

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