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VeronaVerona, comunità accoglienti per una solidarietà concreta
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Verona, comunità accoglienti per una solidarietà concreta

Diocesi:
Verona
Località;
Verona
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 195.000
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La Caritas diocesana di Verona promuove il progetto “C.A.S.A.: Comunità Accoglienti e Sostegno Abitativo” a partire dall’osservazione dei bisogni e delle esigenze abitative riscontrati sul territorio. Il contributo assegnato è di 195mila euro. La diocesi di Verona, partendo dal bisogno emerso nel contesto territoriale, con la presente progettualità non si limita a fornire risposte temporanee all'emergenza abitativa, ma si impegna a tessere le basi per una comunità più coesa e inclusiva. Il progetto si articola su tre direttrici principali, mirando a una soluzione complessiva del disagio abitativo. Il primo asse si dedica all'esplorazione di nuove forme di housing sociale, offrendo un ventaglio di soluzioni abitative che spaziano dal condominio solidale al co-housing per madri single, donne sole e famiglie vulnerabili, progettati per promuovere la solidarietà e il sostegno reciproco. La seconda direttrice sviluppa una rete di accoglienza diffusa per individui senza fissa dimora, implementando alloggi che aderiscono ai principi dell'housing first e co-housing per chi emerge da percorsi di accoglienza temporanea, come dormitori e centri per migranti. Il terzo e ultimo obiettivo del progetto C.A.S.A. si concentra sul rafforzamento dell'autonomia socio-abitativa dei soggetti più fragili. Questo viene realizzato attraverso la creazione di un fondo di solidarietà, gestito dalla Caritas in sinergia con le sue reti, e mirato a promuovere l'autosufficienza abitativa. In aggiunta, il progetto prevede l'implementazione di un'Officina Culturale, volta a stimolare la convivenza e l'inclusione attiva tramite la cultura e il tutoraggio individuale, costruendo così un ponte verso la reintegrazione sociale completa.  
 
PaviaVigevano, officine creative per sviluppare le competenze di ogni giovane
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Vigevano, officine creative per sviluppare le competenze di ogni giovane

Diocesi:
Vigevano
Località;
Vigevano
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 50.000
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Aggregare, formare e valorizzare le competenze di ciascun beneficiario. Sono le linee d’insieme del progetto “Il futuro in mano” della Caritas di Vigevano, che si prefigge di creare officine creative e multidisciplinari per i giovani del territorio. Il contributo assegnato è di 50mila euro. Il progetto “Il futuro in mano” della Caritas diocesana di Vigevano ha come obiettivo cardine il sostegno alla socialità, all’aggregazione e alla creatività di giovani del territorio compresi nella fascia di età che vai dai quattordici ai trentaquattro anni. Il percorso agirà attraverso ascolto e empowerment prevalentemente individuale per il rafforzamento delle competenze dei beneficiari, e con pratiche di volontariato e cittadinanza attiva. Sarà inoltre promossa la creazione di “Officine aperte”, finalizzate alla convivialità ed all’espressione della creatività di ciascuno. In questo contesto, le attività ipotizzate saranno: un’Officina Teatro per mettersi in gioco attraverso il movimento, la lettura, la riscrittura e la messa in scena di un testo; un’Officina Multiculturale per lo sviluppo delle abilità linguistiche stimolando interesse ed atteggiamento positivo nei confronti delle altre culture; un’Officina Musica come metodo alternativo di comunicazione e socializzazione; un’Officina Arte con la realizzazione di progetti e laboratori legati alla creatività, in particolare fotografica e legata all’attività di videomaker e street art; un’Officina Sport con la collaborazione di alcuni tecnici qualificati di discipline federali. Infine, saranno promosse alcune attività di comunicazione pensate dai giovani stessi per realizzare azioni di informazione, formazione e sensibilizzazione di comunità.
 
VicenzaVicenza, dal legno alla rinascita
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Vicenza, dal legno alla rinascita

Diocesi:
Vicenza
Località;
Vicenza
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 280.000
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La Caritas diocesana di Vicenza procede con il progetto “La bottega del falegname” che intende restituire una risposta concreta a beneficio di persone disoccupate, inoccupate o sottoccupate del territorio diocesano. Il contributo assegnato è di 280mila euro. Giunto al secondo anno di attività, "La Bottega del Falegname" si rivolge a coloro che si trovano in situazione di disoccupazione, inoccupazione o sottoccupazione all'interno del territorio diocesano di Vicenza. La sua missione è chiara: fornire un sostegno tangibile e personalizzato a chiunque sia in cerca di una seconda opportunità lavorativa. Il  progetto della  Caritas diocesana di Vicenza, si avvale delle segnalazioni provenienti dai Centri di Ascolto delle Caritas parrocchiali, dagli enti pubblici locali e dai "Servizi Segno" diocesani. La sua portata è ampia e ambiziosa, con l'obiettivo di assistere circa quattrocento persone in difficoltà. I servizi offerti  non si limitano alla ricerca di lavoro, ma includono anche attività di informazione sulle opportunità occupazionali, colloqui di orientamento, definizione di piani di accompagnamento individuale e esplorazione delle possibilità del mercato del lavoro. Inoltre, vengono forniti aiuti pratici come la redazione del curriculum, suggerimenti sulla ricerca attiva di lavoro e l'attivazione di tirocini di inserimento o reinserimento lavorativo. Ma "La Bottega del Falegname" non si ferma qui: il progetto si impegna anche a soddisfare i bisogni primari dei beneficiari, offrendo supporto in ambito abitativo, alimentare e sanitario. Attraverso una serie di iniziative mirate, si mira a rafforzare le competenze e le soft skill dei partecipanti, preparandoli per un reinserimento efficace nel tessuto socio-economico della città.  
 
TrevisoVittorio Veneto, seminare formazione per raccogliere autonomia e lavoro
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Vittorio Veneto, seminare formazione per raccogliere autonomia e lavoro

Diocesi:
Vittorio Veneto
Località;
Vittorio Veneto
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 160.000
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Promuovere inclusione sociale e legalità, ma anche avviare percorsi di specializzazione e offerta formativa nel campo dell’agricoltura professionale. Sono le direttrici su cui si muove il progetto “Seminare formazione per raccogliere autonomia e lavoro” della Caritas di Vittorio Veneto, a cui è stato assegnato un contributo di 160mila euro. Il progetto “Seminare formazione per raccogliere autonomia e lavoro” della Caritas di Vittorio Veneto intende avviare un’offerta formativa che può contribuire a rispondere alla domanda del mondo agricolo professionale, promuovendo contemporaneamente l’inclusione sociale e la legalità. Questa iniziativa si propone di aprir le porte dell'agricoltura a chi è stato marginalizzato: persone con disabilità, migranti, disoccupati in cerca di riqualificazione, soggetti beneficiari di misure alternative al carcere, ex detenuti e giovani NEET. In particolare, offre un'ancora di salvezza a giovani tra i sedici e i diciotto anni, combattendo la dispersione scolastica e offrendo loro concrete prospettive di qualificazione professionale. Attraverso cinque percorsi di formazione specializzata, il progetto non solo mira a colmare il divario tra domanda e offerta nel settore agricolo, ma si fa anche portavoce di una visione più ampia: quella di un'agricoltura sociale, etica e sostenibile. Le lezioni impartite spaziano dalla teoria alla pratica, con l'obiettivo di trasmettere non solo competenze tecniche ma anche valori fondamentali quali la cura dell'ambiente e la solidarietà sociale. L'inclusione è al centro di ogni attività proposta, con sussidi mirati a supportare individui e famiglie in situazioni di particolare vulnerabilità. In questo modo, “Seminare formazione per raccogliere autonomia e lavoro” non è solo un progetto educativo, ma diventa un esempio tangibile di come l'agricoltura possa essere reinterpretata come strumento di integrazione sociale e sviluppo personale.  
 
ViterboViterbo, educare e formare i ragazzi per contrastare disagio e vulnerabilità
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Viterbo, educare e formare i ragazzi per contrastare disagio e vulnerabilità

Diocesi:
Viterbo
Località;
Viterbo
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 60.000
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Interventi formativi per il contrasto alla povertà educativa presente sul territorio diocesano di Viterbo: è il progetto di Caritas “Educ@re”, giunto al suo secondo anno di attuazione, a cui è stato assegnato un contributo di 60mila euro. Il progetto “Educ@re”, promosso dalla Caritas diocesana di Viterbo, agisce nel solco di quanto avviato negli anni precedenti con il percorso “Educhiamo”, che ha proposto nuovi spazi educativi e aggregativi dove promuovere e sperimentare percorsi di educazione relazionale socio-affettiva e favorire la conoscenza e l’integrazione tra i ragazzi adolescenti. Quest'iniziativa si distingue per l'approccio trasversale coinvolgendo non solo gli studenti, ma l'intero tessuto sociale: famiglie, scuole, parrocchie e enti sociali. Attraverso formazione e sensibilizzazione, "Educ@re" mira a rafforzare le competenze relazionali e cognitive, cruciali per affrontare e prevenire il disagio giovanile. Le attività proposte spaziano da laboratori a incontri tematici, puntando a un vero cambiamento culturale, dove l'educazione diventa veicolo di integrazione e crescita personale. Il fine ultimo è di rendere i giovani di Viterbo protagonisti attivi del proprio percorso di vita, fornendogli gli strumenti per navigare un mondo complesso con fiducia e autonomia.
 
VeronaVerona, un progetto per il bene comune
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Verona, un progetto per il bene comune

Diocesi:
Verona
Località;
Verona
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 50.000
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Il progetto ha l’obiettivo di sperimentare strumenti e pratiche del paradigma della giustizia riparativa nei contesti in cui Caritas già è presente con varie attività ed interventi, sia dentro che fuori dall’ambito penale. Il contributo assegnato alla Caritas di Verona è di 50mila euro. Il progetto parte dalla convinzione che guardare al danno conseguente ad un’azione illecita o ingiusta mettendo in dialogo il punto di vista di chi ha compiuto l’azione, di chi l’ha subita e delle altre persone appartenenti al contesto in cui il fatto è accaduto o che si sentono coinvolte dall’evento, possa essere un modo per sviluppare nelle comunità nuove abilità nella gestione dei conflitti e nuove competenze per rafforzare le relazioni. Al centro c'è la convinzione che un confronto aperto tra autore del reato, vittima e comunità possa non solo sanare le ferite, ma anche prevenire futuri dissidi, rafforzando il tessuto relazionale. L'ambito di azione è vasto: mira a coinvolgere parrocchie, istituzioni scolastiche, individui all'interno e fuori dal sistema carcerario, e associazioni di volontariato. Attraverso sensibilizzazione, formazione, e pratiche riparative concrete, si cerca di diffondere una cultura di giustizia riparativa che permei tutti gli strati sociali, promuovendo un clima di mutuo sostegno, comprensione e benessere collettivo. L'obiettivo a lungo termine è quello di istituire a Verona un centro dedicato alla giustizia riparativa, che possa fungere da modello per future realizzazioni analoghe. Questo approccio ambisce a creare una comunità più coesa e armoniosa, dove il dialogo e la comprensione reciproca siano gli strumenti principali per risolvere le controversie e ricostruire i legami sociali. Con questo spirito, Verona si propone come laboratorio di una nuova forma di giustizia, che va oltre la punizione per esplorare vie di riconciliazione e rigenerazione comunitaria.  
 
ImperiaSanremo, riallacciare le fila della vita attiva delle parrocchie
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Sanremo, riallacciare le fila della vita attiva delle parrocchie

Diocesi:
Ventimiglia - San Remo
Località;
Sanremo
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 10.000
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  Riprendere la vita attiva delle parrocchie, lavorando su due direttrici, quella organizzativa e quella pastorale: sono gli obiettivi del progetto “Caritas parrocchiale: partecipare, non delegare”. Il contributo assegnato alla Caritas diocesana di Ventimiglia - Sanremo è di 10mila euro. Il progetto “Caritas parrocchiale: partecipare, non delegare”,  promosso dalla Caritas diocesana di Ventimiglia – Sanremo, si colloca nella prospettiva di ripresa della vita delle parrocchie per un rinnovamento dell’azione della carità. Nello specifico, le linee programmatiche si riferiscono anche allo stop forzato delle attività ricreative in presenza dovuto alle restrizioni conseguenziali alla crisi sanitaria pandemica. Il progetto intende nello specifico lavorare su due direttrici, quella organizzativa e quella pastorale. In particolare, il percorso della Caritas di Ventimiglia - Sanremo nasce e si sviluppa con lo scopo di incrementare e organizzare la rete dei Centri di Ascolto parrocchiali e per accompagnare le stesse Caritas tra le pieghe di un percorso di consapevolezza del loro mandato. Centrale all’interno delle linee progettuali sarà la formazione, utilizzata come strumento per il raggiungimento dello scopo ultimo e per promuovere il cambiamento auspicato, il quale verterà sulla funzione dell’ascolto e l’organizzazione del Centri d’Ascolto. Il progetto “Caritas parrocchiale: partecipare, non delegare” prevede anche la redazione e la pubblicazione di materiali, opuscoli e strumenti operativi che saranno utilizzati per divulgare linee ed obiettivi nonché per favorire la collaborazione ed il sinergico lavoro di rete.  
 
PaviaVigevano, una comunità aperta verso le potenzialità inespresse
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Vigevano, una comunità aperta verso le potenzialità inespresse

Diocesi:
Vigevano
Località;
Vigevano
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 20.000
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  “Abitare il cortile”, ovvero occupare quegli spazi vuoti lasciati a seguito della crisi sanitaria derivata dalla pandemia. È il progetto “Comunità aperta” della Caritas diocesana di Vigevano, a cui è stato assegnato un contributo di 20mila euro. Il progetto “Comunità aperta” della Caritas diocesana di Vigevano si colloca all’interno di un percorso atto a scoprire il grande universo che si muove dentro le comunità, per farne emergere la forza e le potenzialità, che spesso restano inespresse. “Comunità aperta” si prefigge dunque di “andare ad abitare il cortile”, ovvero occupare quegli spazi vuoti lasciati a seguito della pandemia. Il proposito è quello di muoversi, attraverso differenti strategie, in quei luoghi abbandonati, ma ricchi di umanità, in grado di essere e creare connessioni. Il progetto intende realizzare interventi di: supervisione; formazione; informazione e monitoraggio dei volontari e degli operatori della Caritas diocesana e della rete dei Centri di Ascolto della diocesi di Vigevano. Gli obiettivi d’insieme delle linee progettuali sono: ricostruire le relazioni post-pandemia; rafforzare le competenze e soddisfare i bisogni formativi e specifici degli operatori, con attività di ascolto, osservazione e animazione; accrescere la capacità di lettura del territorio grazie all’attività di osservazione dei bisogni e delle esigenze ed all’azione svolta dall’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse. Il tutto, attraverso interventi di “cura di chi si prende cura” realizzati con attività di formazione e di messa a terra di esperienze di animazione.
 
ViterboViterbo, con Caritas un percorso di consolidamento di animazione della comunità
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Viterbo, con Caritas un percorso di consolidamento di animazione della comunità

Diocesi:
Viterbo
Località;
Viterbo
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 60.000
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Vicinanza agli operatori, comunione e promozione: sono i tre ambiti di intervento in cui si muove il progetto “Prendersi cura” della Caritas diocesana di Viterbo, a cui è stato assegnato un contributo di 60mila euro. Questo progetto, che segue iniziative precedenti di formazione e assistenza, punta a consolidare l'impegno verso una comunità più inclusiva e solidale. Attraverso formazione per gli operatori, sinergia tra le varie realtà pastorali e l'impulso all'Osservatorio delle Povertà, si ambisce a una trasformazione sociale significativa. Il programma si sviluppa in tre fasi: potenziamento del Centro di Ascolto, per una maggiore efficacia nell'ascoltare e nel rispondere alle esigenze dei fragili, ampliamento della rete dei Centri d'Ascolto parrocchiali e rafforzamento dell'Osservatorio, per un monitoraggio capillare delle povertà e l'implementazione di un laboratorio diocesano, per una formazione esperienziale che fondi animazione e accompagnamento della comunità. "Prendersi Cura" mira a rinnovare l'approccio alla carità, rendendo l'ascolto e l'intervento più efficaci e calati nella realtà sociale di Viterbo, con un'attenzione speciale alla formazione e all'empowerment degli operatori Caritas. Questa iniziativa segna un passo avanti nella visione di una comunità che si prende cura dei suoi membri più vulnerabili, evidenziando l'impegno di Caritas verso l'inclusione e il sostegno reciproco.
 
VeneziaVenezia, una Caritas sempre più in divenire
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Venezia, una Caritas sempre più in divenire

Diocesi:
Venezia
Località;
Venezia
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 20.000
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Il progetto “Caritas in divenire” della Caritas diocesana di Venezia intende creare una rete stabile di comunicazione e di scambio di dati tra la Caritas diocesana, le parrocchie e le realtà caritative di ispirazione cattolica presenti sul territorio, al fine di determinare significative sinergie in relazione alle sfide proposte dall’evoluzione della situazione Covid e post Covid. Il contributo assegnato è di 20mila euro. In un contesto segnato dalle difficoltà post-pandemia, questo programma si propone di rafforzare la rete di solidarietà tra la Caritas diocesana, le parrocchie e le entità caritative cattoliche, mirando a creare un sistema di comunicazione e scambio dati efficiente e capillare. Con l'obiettivo di fronteggiare le sfide emergenti, specialmente quelle accentuate dalla crisi sanitaria globale, "Caritas in divenire" intende stabilizzare e potenziare l'Osservatorio delle Povertà e delle Risorse, facendolo diventare un riferimento per l'intero territorio, incluse le realtà civili quali Comuni e Città Metropolitana. La formazione riveste un ruolo cruciale in questo progetto: sono previsti corsi mirati per i referenti dei Centri di Ascolto diocesani e parrocchiali, per gli operatori Caritas e per i giovani impegnati in associazioni. L'obiettivo è duplice: migliorare l'efficacia dell'assistenza offerta e promuovere un approccio innovativo alla carità, basato su metodologie all'avanguardia e su uno studio approfondito dell'impatto sociale nei contesti comunitari cristiani. In sintesi, "Caritas in divenire" non solo aspira a rispondere alle immediate necessità dei più vulnerabili, ma punta anche a costruire un futuro di maggiore coesione e solidarietà sociale.
 
VeronaVerona, innovazione tecnologica al servizio della solidarietà
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Verona, innovazione tecnologica al servizio della solidarietà

Diocesi:
Verona
Località;
Verona
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 85.000
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Attività formativa intesa come strumento di cura e di opportunità di crescita: è il filo conduttore di tutto il progetto  “Cassetta degli attrezzi per la promozione Caritas in tempo di Covid” arrivato alla sua seconda annualità. Con un  contributo  di 85.000 euro, la Caritas diocesana non solo continua le iniziative avviate nel 2021 ma spinge ulteriormente verso un modello di comunità più inclusivo e resiliente. Il fulcro dell'iniziativa si concentra sulla formazione come veicolo di cura e crescita. I volontari e gli operatori vengono dotati di  metodologie avanzate per animare e coinvolgere la comunità, enfatizzando la progettazione partecipata. Questo aspetto è cruciale per sviluppare soluzioni condivise che rispecchino i bisogni reali del territorio. Altro elemento  di rilievo del progetto è il potenziamento dell'Osservatorio delle Povertà e delle Risorse, che attraverso l'utilizzo di strumenti innovativi come OspoWeb, permette una mappatura accurata delle necessità locali e delle risorse disponibili. Ciò assicura un intervento mirato e efficace, fondamentale in un'epoca di incertezze come quella attuale. La digitalizzazione gioca un ruolo chiave, con l'aggiornamento e lo sviluppo di un'applicazione per smartphone, concepita per facilitare l'accesso all'informazione e fungere da strumento preventivo contro le sfide sociali emergenti. Un manuale d'uso sarà inoltre pubblicato, rendendo gli strumenti ancora più accessibili alla comunità. Il progetto della Caritas di Verona diventa così un modello che dimostra come la formazione e l'innovazione tecnologica possano essere al servizio della solidarietà.
 
PotenzaAcerenza, giovani e famiglie uniti in un cammino di crescita
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Acerenza, giovani e famiglie uniti in un cammino di crescita

Diocesi:
Acerenza
Località;
Acerenza
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 86.000
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Il progetto “Famiglie e giovani uniti nel cammino” arriva al suo quinto anno, e prosegue quanto svolto nell’anno 2022. Il percorso è rivolto prevalentemente a venti famiglie e a giovani, con lo scopo di creare nuove risorse giovanili all’interno dei gruppi ecclesiali e del volontariato. Il contributo assegnato alla Caritas diocesana di Acerenza è di 86mila euro. Il progetto “Famiglie e giovani uniti nel cammino” realizzato per la quinta annualità dalla Caritas diocesana di Acerenza mira all’inserimento di nuove risorse giovanili all’interno dei gruppi ecclesiali, con il coinvolgimento delle famiglie insieme ai figli, e con l’aiuto dei volontari delle Caritas parrocchiali, nonché con l’obiettivo di rafforzare la rete ecclesiale e civile attraverso incontri di sensibilizzazione. L'iniziativa si fonda sull'idea che la fede possa agire come un catalizzatore per il cambiamento sociale, promuovendo l'integrazione di giovani energie nei gruppi parrocchiali e nei centri di ascolto. Questo processo non solo arricchisce la vita della chiesa locale ma offre anche ai giovani strumenti per sfuggire a stereotipi e pregiudizi, invitandoli a essere protagonisti attivi della loro comunità. Gli incontri tematici, la formazione di volontari e le campagne di sensibilizzazione contro lo spreco del denaro sono solo alcune delle attività previste, tutte volte a rafforzare il tessuto ecclesiale e civile di Acerenza. Questa iniziativa segna un passo importante verso il riconoscimento del ruolo vitale che giovani e famiglie possono giocare all'interno della comunità ecclesiale, mostrando come la fede possa diventare un ponte tra le generazioni e un mezzo per una maggiore coesione sociale.    
 
CataniaAcireale, l'oratorio di inclusione e formazione"
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Acireale, l'oratorio di inclusione e formazione"

Diocesi:
Acireale
Località;
Acireale
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 75.000
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La Caritas di Acireale attiva un oratorio con attività quotidiane di formazione e un doposcuola per combattere la povertà educativa del territorio. Il contributo assegnato è di 75mila euro. Acireale si impegna a fare la differenza nella vita dei giovani meno fortunati con il progetto "Nessuno escluso", iniziativa della Caritas diocesana ospitata dall'oratorio della parrocchia di Santa Maria del Monte Carmelo. Questo progetto è una risposta concreta alla crescente sfida della povertà educativa, offrendo supporto dopo la scuola e attività di arricchimento culturale e accademico per combattere l'isolamento e la marginalizzazione dei giovani. Il progetto non si limita al mero supporto didattico e prevede un programma di attività diversificate, incluse le uscite didattiche e le visite culturali, che mirano a sviluppare le competenze linguistiche, scientifiche e culturali dei partecipanti. In aggiunta, "Nessuno escluso"  si occupa della  formazione dei volontari di Caritas per fornire loro le competenze necessarie per affrontare la povertà educativa e sostenere efficacemente i giovani. Il progetto prevede anche un supporto alle famiglie dei ragazzi coinvolti, attraverso assistenza economica e orientamento, rafforzando così il tessuto sociale di Acireale. Con "Nessuno escluso", la Caritas diocesana di Acireale si propone come punto di riferimento dimostrando l'importanza di un impegno comunitario solidale per garantire che ogni giovane abbia le stesse opportunità di crescita e apprendimento. È un chiaro segnale che, nella comunità di Acireale, nessuno deve essere lasciato indietro.
 
AgrigentoAgrigento, l'inclusione sociale fa rete
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Agrigento, l'inclusione sociale fa rete

Diocesi:
Agrigento
Località;
Agrigento
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 150.000
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Seconda annualità per il progetto “Inclusive.com”, che si preoccupa di riprendere dopo la pandemia le attività aggregative sul territorio. La gestione operativa del progetto è affidata alla Fondazione “Mondoaltro onlus”, che agisce su indicazione della Caritas diocesana di Agrigento. Il contributo assegnato è di 150mila euro. Il progetto “Inclusive.com” della Caritas diocesana di Agrigento agisce nel suo secondo anno di attuazione come prosecuzione del 2022, e prevede il potenziamento dei laboratori professionalizzanti come quello della sartoria, e la sfera dei tirocini formativi. In generale, il progetto prevede la riattivazione, dopo la sospensione dovuta alla crisi sanitaria pandemica, delle attività formative e aggregative. Le iniziative spaziano dai laboratori di sartoria, finalizzati al potenziamento delle competenze professionali, ai tirocini formativi, passando per l'importante riattivazione dei centri di aggregazione per persone con disabilità. Tali spazi prevedono attività ludico-ricreative e lo sviluppo di soft skills essenziali per l'inserimento nel mondo del lavoro. La "Mondoaltro onlus", attiva nell'attuazione di programmi pastorali e nella progettazione sociale innovativa, guida il progetto con l'obiettivo di rispondere in maniera concreta ai bisogni del territorio. L'attenzione è rivolta a vari ambiti, inclusi migrazione, disabilità, volontariato e sostegno alle fasce più vulnerabili della popolazione. "Inclusive.com" rappresenta un modello di resilienza e innovazione sociale, dimostrando come la comunità di Agrigento, guidata da valori di solidarietà e inclusione, si muova concretamente verso la ripresa, riconnettendo le persone attraverso il tessuto sociale e professionale.
 
RovigoRovigo, l’educazione va dalle periferie al centro
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Rovigo, l’educazione va dalle periferie al centro

Diocesi:
Adria - Rovigo
Località;
Rovigo
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 35.000
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Il progetto “Educare dalle periferie al centro” intende rafforzare le tre diverse esperienze di doposcuola in atto con la precedente annualità in tre zone della diocesi: Adria, Rovigo Castelmassa, corrispondenti rispettivamente al basso, medio e alto Polesine. Il contributo assegnato alla Caritas diocesana di Adria - Rovigo è di 35mila euro. Il progetto segna un importante passo avanti verso l'inclusione e il sostegno educativo nelle aree del Polesine. Rivolto a novanta minori, dalla scuola primaria alla secondaria di secondo grado, si estende anche a corsi di italiano per donne straniere, enfatizzando l'integrazione sociale nel medio-alto Polesine. Le iniziative includono il potenziamento dell'osservatorio diocesano per monitorare le difficoltà scolastiche, laboratori ludico-espressivi, assistenza nelle spese per i trasporti e per il materiale didattico, nonché la partecipazione a gite scolastiche per gli studenti più bisognosi. Una particolare attenzione è dedicata agli alunni con disturbi dell’apprendimento o con bisogni educativi speciali, attraverso il supporto di psicologi ed educatori specializzati per promuovere apprendimento, autonomia e socializzazione. Nella prospettiva del prendersi cura in modo continuativo dei destinatari e delle loro famiglie, vengono organizzati anche dei campus estivi. Gestito dalla Caritas diocesana di Adria-Rovigo, in collaborazione con enti come il Centro Studi “Agnese Baggio” e varie associazioni di volontariato, il progetto punta a un approccio educativo inclusivo e continuativo. Quest'operazione di rilievo educazionale mira a ridurre le disparità, promuovendo un modello di integrazione e uguaglianza sociale da replicare.
 

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