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NapoliAcerra, crescono le attività laboratoriali e di tutoraggio per i ragazzi
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Acerra, crescono le attività laboratoriali e di tutoraggio per i ragazzi

Diocesi:
Acerra
Località;
Acerra
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 80.000
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Laboratori educativi di animazione e incontri per bambini, ragazzi e famiglie, sostegno economico e accompagnamento per i fragili del territorio. Prosegue il percorso “E ti vengo a cercare” della Caritas di Acerra, arrivato ormai al suo quinto anno di attuazione. Il contributo assegnato è di 80mila euro. Il progetto intende potenziare alcune attività già avviate nel corso dei primi anni di programmazione. Tra le iniziative, spiccano laboratori educativi che spaziano dalla lingua italiana, destinati ai minori stranieri, all'informatica, musica, cucina, teatro e sport, con l'obiettivo di promuovere l'inclusione e lo sviluppo personale. Particolare attenzione è rivolta al sostegno scolastico e all'orientamento formativo e occupazionale per gli adolescenti, senza tralasciare il supporto alle famiglie nella gestione quotidiana e nell'educazione dei figli. L'iniziativa si pone come un baluardo contro la marginalità e la microcriminalità, offrendo percorsi di sensibilizzazione sulle tematiche della solidarietà, dell'inclusione e della tutela dei minori. Questo impegno vede la Caritas di Acerra operare in sinergia con le comunità parrocchiali, le scuole e le istituzioni locali, confermando il valore di un'azione congiunta per il benessere collettivo. Con "E ti vengo a cercare", Acerra si conferma come terreno fertile per progetti di valore sociale, mirati a costruire un futuro migliore per i giovani e le loro famiglie. La Caritas diocesana, attraverso queste azioni, riafferma il suo impegno per una comunità più giusta e inclusiva.
 
NapoliAcerra, un aiuto concreto per 200 famiglie del territorio
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Acerra, un aiuto concreto per 200 famiglie del territorio

Diocesi:
Acerra
Località;
Acerra
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 20.000
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Il progetto “Spezziamo il pane” è la prosecuzione al terzo anno del percorso iniziato nel 2021, dopo lo scoppio della pandemia, per sostenere e accompagnare le persone in stato di bisogno attraverso la mensa diocesana. Il contributo assegnato a Caritas di Acerra è di 20mila euro. In un mondo che si affanna a ritrovare stabilità, "Spezziamo il pane", portato avanti dalla Caritas di Acerra, emerge come un faro di speranza. Nel suo terzo anno consecutivo, il progetto continua fornire supporto a circa duecento famiglie che hanno risentito degli effetti devastanti della pandemia. Il programma si prefigge di estendere la rete di sostegno, migliorando i servizi già erogati dalla mensa diocesana e dal Centro di Ascolto. L'emergenza sanitaria ha reso indispensabile l'acquisto di materiale di protezione e sanificazione, oltre a un potenziamento nella distribuzione di farmaci, su prescrizione, ai bisognosi. La novità di quest'anno include anche la ripresa di servizi di trasporto essenziali, come la navetta per terapie e visite mediche, soprattutto per chi vive nelle aree più colpite dalla questione ambientale della "Terra dei fuochi. La Caritas di Acerra si farà carico delle spese di trasporto per visite specialistiche fuori regione. Questo progetto non solo mira a soddisfare i bisogni immediati ma anche a fornire un sostegno duraturo che oltrepassa l'assistenza alimentare e sanitaria, affrontando le sfide con un approccio inclusivo.
 
CataniaAcireale, la Caritas e le parrocchie rinnovano la comunità con nuovo slancio
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Acireale, la Caritas e le parrocchie rinnovano la comunità con nuovo slancio

Diocesi:
Acireale
Località;
Acireale
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 55.000
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La finalità generale del progetto è quella di far crescere le comunità parrocchiali , renderle più autonome, più coese e in rete tra loro e con la diocesi, nonché più presenti ed attive sul territorio, capaci di animare e costruire comunità. Il contributo assegnato alla Caritas di Acireale è di 55mila euro. La Caritas di Acireale avvia il secondo anno del suo progetto "Di nuovo insieme", puntando ad un rafforzamento interno ed esterno delle comunità, all’autonomia e alla cooperazione fra le parrocchie e con la diocesi. Il programma si sviluppa attraverso cinque fasi ben delineate. Inizialmente, si procede con l’identificazione e la formazione base di venti nuove comunità parrocchiali, per poi continuare con la formazione avanzata per coloro che sono già stati coinvolti l’anno precedente, includendo tematiche di organizzazione interna e gestione di progetti socio-assistenziali. Una particolare attenzione è rivolta alla creazione e al potenziamento dei Centri di Ascolto parrocchiali, mirando a stabilire una rete diocesana che faciliti la comunicazione e l’assistenza. Il progetto prevede anche l’aggiornamento del sito web della Caritas diocesana con le più moderne tecnologie mobili, per ampliare la visibilità delle attività e servizi offerti. Infine, è prevista la produzione di materiale promozionale (magliette, felpe, casacche e penne), da distribuire ai volontari e agli operatori, per incrementare la consapevolezza e il coinvolgimento nella missione Caritas. Un'iniziativa che non  mira solo al rafforzamento delle strutture esistenti ma anche all’apertura verso nuove forme di comunicazione e collaborazione, ponendo le basi per una comunità ecclesiale più unita e attiva sul territorio.
 
AgrigentoAgrigento, un nuovo cammino di fede e comunità
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Agrigento, un nuovo cammino di fede e comunità

Diocesi:
Agrigento
Località;
Agrigento
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 50.000
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  Il progetto “Ri-connessi” della Caritas diocesana di Agrigento rappresenta la normale prosecuzione di quanto già sviluppato nella precedente annualità. Il contributo assegnato è di 50mila euro. Si tratta di una nuova tappa del percorso educativo che la Caritas diocesana di Agrigento offre da anni alle giovani generazioni. Una proposta educativa che coinvolge scuole, parrocchie, associazioni e che si inserisce all’interno di una più ampia attenzione che la Chiesa vuole riservare ai giovani come protagonisti della propria azione pastorale. La Chiesa e la Caritas si stanno interrogando su quali possano essere le strade nuove da percorrere per vivere meglio la comunione, per incoraggiare la partecipazione, per aprirsi alla missione. In questo cammino la voce dei giovani, anche quelli lontani dal mondo ecclesiale, può rappresentare un contributo decisivo. Il progetto è indirizzato a settecento giovani e si sviluppa in quattro azioni principali: “Ri-connessi con se stessi”, “Ri-connessi con la Terra”, “Ri-riconessi con i fratelli”, “Ri-connessi con Dio”, le quali avranno come destinatari i giovani di età compresa tra quattordici e trentadue anni, ma anche tutti gli adulti i che con essi svolgono un servizio educativo. Le attività, relative al passaggio di competenze sui temi della mondialità e dell’educazione alla pace, richiederanno lo sviluppo di una rete con le principali agenzie educative del territorio: scuole, parrocchie, associazioni e movimenti giovanili. I destinatari delle azioni educative avranno l’opportunità di riscoprire, a piccoli passi, il gusto e il sapore della realtà, prendendo coscienza del proprio ruolo di abitanti di una terra che è casa comune da custodire e proteggere, nonché di membri di una stessa famiglia umana.
 
Medio CampidanoAles, un “Centro Educativo Diffuso” per sostenere lo studio e il benessere dei bambini
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Ales, un “Centro Educativo Diffuso” per sostenere lo studio e il benessere dei bambini

Diocesi:
Ales - Terralba
Località;
San Gavino Monreale
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 100.000
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Favorire la socializzazione, disponendo ambienti e contesti educativi in grado di creare benessere nei bambini e nei ragazzi, perché vivano lo studio come momento di impegno, responsabilità e soddisfazione. Il contributo assegnato alla Caritas di Ales -Terralba per il progetto del “Centro Educativo Diffuso” è di 100mila euro. Promosso dalla Caritas diocesana di Ales - Terralba, che ne cura anche organizzazione e gestione, il progetto identifica uno spazio polifunzionale pensato per minorenni, e si articola in sei comunità diverse: Ales, Terralba, Sardara, Villacidro, San Nicolò d’Arcidano e San Gavino. Nelle diverse comunità locali, un’équipe di educatrici professionali, insieme ad alcune figure volontarie, offriranno degli spazi di incontro pomeridiano per i bambini e i giovani in età scolare. Al centro dell’attività non il supporto allo studio , quanto piuttosto un insieme di azioni mirate alla trasmissione di un approccio progettuale allo studio, che favoriscano nei più giovani la considerazione della propria vita come opportunità da investire per il bene di sé stessi e della comunità. All’interno del centro previste attività di doposcuola, percorsi di orientamento per i minori a rischio di dispersione scolastica, corsi di lingua straniera certificati, laboratori di lettura e scrittura creativa e giornalismo. L'iniziativa  prevede anche uno spazio di ascolto per svolgere un’attività di orientamento socio-educativo e di accoglienza emergenziale. Il "Centro Educativo Diffuso" si distingue per la sua capacità di rispondere alle esigenze di minori e famiglie, promuovendo un modello di educazione che vede la crescita personale e sociale come le basi per la costruzione di comunità più solide e orientate al bene comune. La visione alla base di questo progetto è quella di creare non solo spazi fisici per l'apprendimento, ma di instaurare un vero e proprio ecosistema educativo, capace di influenzare positivamente la vita dei giovani e di tutta la comunità.
 
RomaAnzio, un luogo dove i senza dimora si sentano accolti come in famiglia
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Anzio, un luogo dove i senza dimora si sentano accolti come in famiglia

Diocesi:
Albano
Località;
Albano Laziale
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 50.000
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Ad Anzio nasce un centro diurno polifunzionale per quaranta persone senza dimora. Il progetto “Il crocicchio” promosso dalla Caritas diocesana di Albano Laziale è gestito da “A.P.S. - Associazione per la Promozione della Solidarietà Onlus”. Il contributo assegnato è di 50mila euro. Nel cuore di Anzio, "Il Crocicchio" offre un'ancora di salvezza a chi si trova in stato di precarietà, garantendo servizi essenziali quali alimentazione, igiene personale, lavanderia, spazio lettura e accesso a internet.  Pensata per rispondere a esigenze socio-assistenziali temporanee, si propone come primo gradino verso il reinserimento sociale dei suoi ospiti. Al di là dell'ospitalità, il progetto mira a fornire un supporto a 360 gradi, abbracciando l'aspetto sanitario, lavorativo e abitativo, in un percorso di riscatto condiviso con le risorse del territorio. "Il Crocicchio" non è solo un luogo fisico, ma un crocevia di vite, storie e opportunità, dove l'accoglienza si fa quotidiana realtà e la solidarietà un concreto cammino verso un futuro migliore. La sua gestione, affidata all'esperienza dell'A.P.S., testimonia l'impegno di una comunità che, ancorata ai principi cristiani, si fa promotrice di un'umanità più inclusiva e solidale.
 
AlessandriaAlessandria, un automezzo di speranza per l'Emporio diocesano
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Alessandria, un automezzo di speranza per l'Emporio diocesano

Diocesi:
Alessandria
Località;
Alessandria
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 118.000
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Proseguire ed ottimizzare l’attività dell’Emporio diocesano di Alessandria, anche attraverso l’acquisto di un apposito automezzo per raccolta, trasporto e recupero dei beni alimentari sul territorio. Questo l'obiettivo del progetto " Dove troveremo tutto il pane" della Caritas di Alessandria. Il contributo assegnato è di 118mila euro. L’obiettivo specifico del progetto è l’evoluzione e il potenziamento dell’Emporio diocesano della città, di recente costituzione, una realtà nata per sostenere le famiglie in difficoltà attraverso la distribuzione di beni alimentari. E' rivolto  prevalentemente a centoventi famiglie in difficoltà, segnalate dalle parrocchie del territorio, e la gestione è affidata all’associazione “Opere di Giustizia e Carità ODV”, braccio operativo di Caritas. L’obiettivo è dunque l’ottimizzazione e il potenziamento del prezioso servizio dell’Emporio diocesano di Alessandria, favorendone la prosecuzione a beneficio dei fragili del territorio. Tale attività svilupperà i seguenti obiettivi: ricerca di canali di acquisti solidali di prodotti alimentari e costituzione di un “format” semi-permanente di formazione rivolto ai volontari e ai collaboratori impegnati nelle attività dell’Emporio. Per poter realizzare l’attività di trasporto dei beni alimentari e di primo consumo, che porti la merce da e verso l’Emporio e verso le parrocchie diocesane, è necessario procedere all’acquisto di un apposito automezzo,  che rappresenta un passo avanti verso l'efficienza e l'efficacia di questo servizio essenziale. Sarà così possibile ampliare la gamma di prodotti offerti, inclusi quelli freschi, già introdotti con successo nell'anno precedente, assicurando una distribuzione capillare e tempestiva. Il progetto prevede inoltre la ricerca di canali di acquisto solidale e la creazione di un programma di formazione semi-permanente per volontari e collaboratori, con l'obiettivo di garantire non solo il sostegno materiale ma anche un percorso di crescita e sensibilizzazione sulle tematiche della giustizia sociale e della carità.
 
BariAltamura, cinquecento famiglie indigenti aiutate con il progetto “Verso le case”
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Altamura, cinquecento famiglie indigenti aiutate con il progetto “Verso le case”

Diocesi:
Altamura - Gravina - Acquaviva delle Fonti
Località;
Altamura
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 63.000
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Nel cuore della Diocesi di Altamura, Gravina e Acquaviva delle Fonti, un raggio di luce si estende a cinquecento famiglie indigenti attraverso il progetto “Presso le case”, giunto alla sua quinta edizione. Con un contributo di 63mila euro, il progetto si è consolidato come fonte di sostegno, non solo alimentare, per chi si trova in difficoltà nella regione. Garantire la presenza di almeno un emporio alimentare in ogni città della diocesi. Quest'l'obiettivo ambizioso dell'iniziativa che si è concentrata sull'avvio e l'ottimizzazione di nuove strutture ad Altamura e Acquaviva delle Fonti, oltre al supporto continuo a quelle già esistenti, come le mense parrocchiali di Santeramo in Colle. Il progetto non si limita alla mera distribuzione di cibo, ma aspira a creare una rete di servizi integrati che possano offrire un supporto concreto e omogeneo a chi si trova in condizione di bisogno. L'attenzione è rivolta particolarmente alle famiglie indigenti, con un occhio di riguardo per l'arredamento delle strutture e l'acquisto di beni di prima necessità, gestiti direttamente dalla Caritas diocesana. “Presso le case” è più di un progetto: è una testimonianza di come la solidarietà e l'impegno concreto possano fare la differenza nella vita delle persone, rafforzando il senso di comunità e offrendo non solo cibo, ma anche speranza. Con la sua quinta annualità, il progetto si conferma come esempio virtuoso di come la Chiesa e la società civile possano collaborare per alleviare le sofferenze causate dalla povertà e dall'indigenza.
 
SassariAlghero, opportunità formative e lavorative per sedici inoccupati del territorio
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Alghero, opportunità formative e lavorative per sedici inoccupati del territorio

Diocesi:
Alghero - Bosa
Località;
Alghero
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 99.000
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Terzo anno di attuazione per il progetto “Tradizione” della Caritas di Alghero - Bosa e gestito dal suo braccio operativo, la Fondazione “L’Al.Bo. di Osea”. Il contributo assegnato è di 99mila euro. Il progetto “Tradizione” promosso dalla Caritas diocesana di Alghero - Bosa, giunto alla sua terza annualità, è rivolto in questa edizione a sedici persone inoccupate a cui vengono offerte opportunità di tirocini ed inserimenti lavorativi presso aziende del territorio. I beneficiari saranno costantemente accompagnati da un tutor con la finalità di monitorare l’andamento delle esperienze di lavoro o di tirocinio e di supportarli nell’affrontare le difficoltà che potrebbero incontrare. Innovativo è l'approccio formativo: per colmare eventuali lacune dei partecipanti o per rispondere alle esigenze delle aziende locali, è stata predisposta una piattaforma di e-learning, testimoniando l'attenzione del progetto verso soluzioni formative moderne e accessibili. Estendendo l'azione a Bosa e Macomer, il progetto mira a radicarsi ulteriormente nel tessuto locale, facendo leva su sei volontari già formati sulle nuove povertà e su una collaborazione stretta con le Caritas parrocchiali per un'efficace selezione dei beneficiari. La gestione affidata alla Fondazione “L’Al.Bo. di Osea” sottolinea la continuità e l'impegno nel sociale da parte della Caritas diocesana di Alghero - Bosa, con il sostegno dell'8xmille e la volontà di generare impatti concreti nella vita delle persone e della comunità.
 
RomaAlbano, giovani, rete e laboratori per rigenerare Caritas
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Albano, giovani, rete e laboratori per rigenerare Caritas

Diocesi:
Albano
Località;
Albano Laziale
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 50.000
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Animazione della comunità come risultato finale da raggiungere con il progetto “Rigenerare Caritas: training - young&school - net” che si articola su tre direttrici: laboratorio Caritas, lavoro di rete e coinvolgimento dei giovani. Il contributo assegnato alla Caritas di Albano Laziale è di 50mila euro. L'iniziativa si inserisce nel più ampio contesto di "Young Caritas", mirando a trasformare Caritas in un ambiente accogliente e stimolante per i giovani, promuovendo un rinnovato spirito di solidarietà.  Un percorso  volto a  realizzare la formazione degli operatori, il potenziamento dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse, la messa in rete delle Caritas parrocchiali attraverso il rinnovamento del sito web e la sensibilizzazione dei giovani al mondo Caritas. Gli obiettivi del progetto “Rigenerare Caritas: training - young&school - net” fanno riferimento all’animazione della comunità quale risultato finale da raggiungere. Il locale dove verrà effettuata la formazione è al momento in fase di acquisto che verrà ultimato a breve. La formazione intende  sviluppare competenze specifiche negli operatori, mentre l'ampliamento dell'Osservatorio  si propone di  offrire una mappatura più accurata delle necessità locali, favorendo così un intervento più mirato e efficace.  La strategia di coinvolgimento dei giovani punta non solo a sensibilizzarli alle problematiche sociali ma anche a renderli protagonisti attivi del cambiamento, attraverso un percorso di crescita personale e comunitaria. Il progetto  ambisce a diventare un modello di riferimento per altre realtà diocesane, dimostrando come l'innovazione e l'inclusione possano rigenerare l'approccio alla carità e all'assistenza sociale.
 
BariAltamura, una rete di aiuto e formazione
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Altamura, una rete di aiuto e formazione

Diocesi:
Altamura - Gravina - Acquaviva delle Fonti
Località;
Altamura
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 22.500
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Ascolto, formazione, osservazione, animazione. “Caritas in rete”, il progetto della Caritas diocesana di Altamura - Gravina - Acquaviva delle Fonti che arriva ormai alla sua terza annualità, procede sulle linee programmatiche individuate per migliorare servizio e presa in carico. Il contributo assegnato è di 22.500 euro. Al terzo anno di attività il progetto intende rafforzare la capacità di osservazione attraverso una rete interconnessa di Caritas parrocchiali e migliorare l'accoglienza e la formazione degli operatori. Questi ultimi sono al centro di un percorso di crescita professionale, volto a implementare l'interpretazione delle esigenze dei beneficiari e a trasformare i Centri di Ascolto in veri e propri fari di speranza e accoglienza. La promozione delle "Opere Segno" si inserisce in questo contesto come catalizzatore di buone pratiche e animazione comunitaria. Il progetto "Caritas in rete" non solo mira a rispondere alle necessità immediate, ma anche a tessere legami più stretti tra i membri della comunità, enfatizzando l'importanza della formazione come strumento per un servizio sempre più efficace. Con il sostegno continuo e l'impegno rinnovato, "Caritas in rete" si conferma pilastro di solidarietà, ascolto e crescita per la comunità di Altamura, Gravina e Acquaviva delle Fonti, ponendo le basi per un futuro di maggiore inclusione e supporto reciproco.  
 
AnconaAncona, una mensa come punto di incontro e di speranza
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Ancona, una mensa come punto di incontro e di speranza

Diocesi:
Ancona - Osimo
Località;
Ancona
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 100.000
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 Una “mensa cittadina”, come risposta che la diocesi di Ancona - Osimo ha deciso di offrire un pasto caldo a chi è in difficoltà . Un progetto di Caritas, con gestione operativa affidata all’Associazione Santissima Annunziata OdV. Il contributo assegnato è di 100mila euro. Aperta giornalmente per pranzo e cena, la mensa non si limita alla distribuzione di pasti. Si configura come un ampio spazio di socializzazione e di crescita personale, dove gli ospiti e i volontari possono incontrarsi e scambiare esperienze in un ambiente sicuro. Un elemento distintivo del progetto è la presenza di un animatore di comunità che, attraverso il coinvolgimento delle parrocchie, intende favorire percorsi di emancipazione dalla povertà. Inoltre, il servizio non trascura chi si trova in situazioni di particolare vulnerabilità: anziani, persone senza fissa dimora e richiedenti asilo trovano nella mensa un punto di riferimento per orientarsi e, quando possibile, per riscattarsi da condizioni di disagio. Sarà incentivato e sostenuto, inoltre, il “rientro a casa” di tutti coloro i quali dispongono di una abitazione, magari sanando vecchie pratiche amministrative, sostenendo il pagamento di bollette, e attivando il servizio dell’Emporio della Solidarietà. Per le persone senza dimora, continuerà il servizio di accompagnamento e di riduzione del danno, provando ad offrire percorsi di accompagnamento. Infine, per la grande quantità di richiedenti asilo, si ha l’intenzione di offrire, all’interno dello sportello di ascolto, un luogo di orientamento, per persone che troppo spesso nel territorio sono prive di qualsiasi appoggio e supporto. La Mensa Diocesana Caritas rappresenta quindi non solo un intervento di assistenza, ma un progetto complesso e articolato, che pone al centro la persona e la sua dignità, nel tentativo concreto di nutrire corpo e spirito, rendendo il pasto un momento di incontro, di scambio e di crescita collettiva.
 
Barletta-Andria-TraniAndria, accogliere gli anziani con un sorso di calore
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Andria, accogliere gli anziani con un sorso di calore

Diocesi:
Andria
Località;
Andria
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 20.000
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Accanto agli over sessantacinque: incontriamoci per un caffè, un the o una bevanda, per una chiacchierata e una lettura insieme, per raccontarci piccole esperienze e realizzare attività e laboratori. Sono le tante idee promosse dalla Caritas di Andria per non lasciare soli gli anziani del territorio. Il contributo assegnato è di 20mila euro. L'iniziativa mira a combattere la solitudine degli over sessantacinque, offrendo loro un luogo di incontro, scambio e creatività. La sede della Caritas diocesana diventa, quindi, il cuore pulsante di questo progetto, aperto il martedì e il venerdì mattina. Il ponte tra le generazioni si costruisce attorno a una tazzina di caffè, simbolo scelto per la locandina promozionale, invitando a momenti di dialogo e condivisione. La visione di Papa Francesco e la sua esortazione a celebrare la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani hanno ispirato "Accanto", ricordandoci l'importanza dell'ascolto e della presenza attiva nella vita degli anziani. L'obiettivo? Trasformare l'incontro in un'occasione per vivere insieme attività che arricchiscono, dal dialogo alla creatività, in un ambiente accogliente e stimolante. Con "Accanto", Andria si propone come modello di inclusione e attenzione verso chi ha costruito il passato della comunità, sottolineando il valore dell'incontro e dell'ascolto reciproco. Un progetto che, oltre a offrire compagnia, aspira a diventare un punto di riferimento per l'animazione culturale e sociale degli anziani, dimostrando che la terza età può essere un periodo ricco di nuove scoperte e amicizie.
 
AostaAosta, un percorso innovativo per l'inserimento lavorativo
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Aosta, un percorso innovativo per l'inserimento lavorativo

Diocesi:
Aosta
Località;
Aosta
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 60.000
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 Il progetto “Verso il lavoro” è rivolto a quindici persone inoccupate e prevede l’attivazione di tirocini di gruppo, rivolti alle persone più fragili e tirocini individuali o brevi contratti di collaborazione. La gestione operativa è affidata alla Fondazione Opere Caritas Onlus di Aosta, il contributo assegnato è di 60mila euro. Il progetto include anche un percorso di formazione dei volontari dei Centri di Ascolto, per trasmettere competenze di base per l’orientamento al lavoro e sulle opportunità offerte da pubblico e privato. I tirocini di gruppo, già sperimentati da alcuni anni, prevedono la creazione di squadre eterogenee di persone per esperienza, età e provenienza, guidate da un capo educatore, che si sperimentano in alcune semplici attività lavorative, con l’obiettivo di verificare le competenze, aiutare le persone a riprendere il ritmo del lavoro e offrire anche un compenso per l’attività svolta. Le attività vengono realizzate prevalentemente presso le parrocchie e prevedono la sistemazione di spazi comunitari con la finalità di favorire l’incontro tra i destinatari e comunità parrocchiale. I tirocini di gruppo rappresentano un banco di prova per proseguire il percorso in altri progetti di inserimento lavorativo e in primo luogo nei LUS – Lavori di Utilità Sociale, finanziati dalla Regione e affidati al Consorzio di Cooperative Sociali, in vista, poi, di un futuro inserimento lavorativo più stabile. I tirocini individuali o brevi contratti di collaborazione sono misure di sostegno costruite “su misura” in vista di un inserimento lavorativo futuro, attraverso cui verificare le capacità e potenziare alcune competenze. Il Centro di Ascolto diocesano e le parrocchie garantiscono la fase di accoglienza e orientamento iniziale e un accompagnamento durante e in uscita dai percorsi, con l’attenzione ad intervenire anche su altri bisogni ostativi alla realizzazione del progetto personale.
 
Barletta-Andria-TraniAndria, il Futuro all'insegna dell'inclusione germoglia tra le fragole
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Andria, il Futuro all'insegna dell'inclusione germoglia tra le fragole

Diocesi:
Andria
Località;
Andria
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 20.000
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"Campo di fragole", voluto dalla Caritas di Andria, mira a riscrivere le storie di vita di dieci giovani con disabilità. Realizzato grazie ad un  contributo di 20.000 euro, questo progetto si distingue per l'approccio innovativo all'inclusione lavorativa, offrendo nuove speranze e opportunità. La strategia del "Campo di fragole" si articola su più fronti: innanzitutto, punta sull'empowerment di famiglie, operatori ed educatori attraverso corsi di formazione che illuminano sulle possibilità di un lavoro inclusivo. Questi momenti formativi sono pensati per disegnare un futuro in cui ogni giovane, a prescindere dalle sue abilità, possa trovare un proprio spazio nel mondo del lavoro. Importante è la sinergia con l'associazione "Camminare Insieme" e altre realtà associative del territorio, che permette di tessere una rete di supporto solida intorno ai giovani coinvolti. Il progetto prevede una fase di ricognizione delle buone pratiche nell'inserimento lavorativo di persone con disabilità, creando un ponte tra le esperienze positive e le nuove opportunità da esplorare. I percorsi personalizzati rappresentano il cuore pulsante del progetto, mirando al potenziamento delle autonomie personali e sociali. Attraverso un bilancio di competenze guidato da un'équipe di esperti, si elaborano piani di azione individuali che preludono a un inserimento lavorativo mirato, in contesti protetti e stimolanti. L'obiettivo è duplice: promuovere l'autonomia individuale e contribuire al tessuto socio-economico con nuove risorse umane valorizzate.
 

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