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PalermoCefalù, la Caritas investe sui giovani Investe sui giovani e sul coworking sociale
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Cefalù, la Caritas investe sui giovani Investe sui giovani e sul coworking sociale

Diocesi:
Cefalù
Località;
Cefalù
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 30.000
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Il progetto “Flex desk” si rivolge a dieci giovani inoccupati o disoccupati del territorio di Cefalù a cui verranno offerti servizi di orientamento al lavoro e di accompagnamento alla creazione di una piccola attività d’impresa o libero-professionale. Il contributo assegnato alla Caritas diocesana di Cefalù è di 30mila euro. Situato negli spazi rinnovati del seminario vescovile, il cuore di questo progetto è un'area coworking dotata di sei postazioni di lavoro. Uno spazio che si prefigge di diventare un crocevia di idee e opportunità, dove giovani aspiranti imprenditori possono trovare risorse e ispirazione per avviare le proprie attività. Tre delle postazioni saranno offerte gratuitamente ai giovani in fase di start-up, mentre le restanti saranno disponibili per lavoratori, studenti, e visitatori, contribuendo così alla sostenibilità economica dell'iniziativa. Le entrate generate dalle postazioni a pagamento aiuteranno a coprire i costi operativi e di gestione, con la diocesi stessa a contribuire alle spese generali. Al di là dell'aspetto economico, "Flex Desk" rappresenta una visione più ampia: quella di una Chiesa profondamente radicata nelle necessità della sua comunità, pronta a rispondere con soluzioni innovative ai problemi del lavoro giovanile. In collaborazione con la Pastorale sociale del lavoro e il Progetto Policoro, il progetto vede la cooperativa sociale "Il Segno" come braccio operativo, pronta ad assumere persone in condizioni di vulnerabilità economica e sociale, evidenziando un impegno verso l'inclusione e il supporto reciproco.  
 
CataniaCatania, la Caritas è in prima linea nel combattere la povertà e l'esclusione sociale
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Catania, la Caritas è in prima linea nel combattere la povertà e l'esclusione sociale

Diocesi:
Catania
Località;
Catania
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 190.000
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 Nel 2023, la Caritas diocesana ha ricevuto un contributo significativo di 190.000 euro, destinato a rafforzare e ampliare il progetto "La carità non ha confini". Questo finanziamento permetterà di migliorare e potenziare i servizi già offerti, fornendo assistenza quotidiana a persone senza dimora e famiglie colpite da grave indigenza economica. L'azione della Caritas non si limita alla sola assistenza alimentare tramite le mense cittadine ma si estende a un supporto complessivo che tocca diverse aree della vita quotidiana dei più vulnerabili. Tra le iniziative principali, spiccano il supporto economico diretto, i servizi di ascolto e accoglienza, e il fondamentale servizio notturno per chi vive in strada, arricchito dalla presenza di personale medico. Il progetto prevede inoltre un'accoglienza e un percorso di integrazione per le persone colpite da fragilità, siano esse famiglie in grave difficoltà, donne vittime di violenza, o migranti in cerca di un nuovo inizio. Particolare attenzione viene rivolta all'istruzione, con la promozione di corsi di lingua italiana per stranieri, e al sostegno degli studenti stranieri, dimostrando così un impegno nella costruzione di ponti culturali e sociali. L'impegno si estende anche a favore della popolazione carceraria e dei loro familiari, promuovendo attività di reinserimento sociale ed economico, nonché il volontariato come mezzo di redenzione e integrazione post-detentiva. Per le persone con gravi problemi di salute, il progetto si fa carico delle visite mediche e dell'assistenza personale, dimostrando un'attenzione che si traduce in atti concreti di cura e supporto. Significativa è anche l'attenzione rivolta agli sfollati e alle emergenze, come gli sbarchi frequenti a Catania, dimostrando la volontà di rispondere prontamente alle crisi umanitarie. La Caritas di Catania non si limita a fornire assistenza immediata ma aspira a determinare  un cambiamento duraturo nella vita delle persone. Attraverso il lavoro di volontariato e i percorsi di integrazione, il progetto cerca di restituire dignità e speranza a chi è stato emarginato, costruendo ponti solidi verso un futuro migliore.  
 
PalermoCefalù, 'Ci sono anch’io', un ponte tra fragilità e lavoro
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Cefalù, 'Ci sono anch’io', un ponte tra fragilità e lavoro

Diocesi:
Cefalù
Località;
Cefalù
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 70.000
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“Ci sono anch’io” è un progetto promosso dalla Caritas diocesana di Cefalù a sostegno delle fragilità economiche e sociali del territorio. Rivolto principalmente a dieci persone inoccupate  è realizzato dalla Caritas diocesana, in collaborazione con la Cooperativa “Il Segno” in qualità di co-gestore. Il contributo assegnato è di 70mila euro. A fronte di una richiesta di aiuto sempre più insistente, l’équipe di operatori della Caritas di Cefalù si è chiesta come poter intervenire traducendo la carità in azioni concrete, rivolgendo particolare attenzione ai soggetti più fragili e superando le logiche assistenzialiste. Grazie ad un vero e proprio cammino sinodale è stato possibile realizzare l’ambizioso progetto “Ci sono anch’io”, che garantisce concrete esperienze di lavoro e offre servizi di supporto all’inserimento professionale attraverso l’offerta di doti lavoro a persone in situazioni di fragilità, finalizzate a sostenere i costi di assunzioni a tempo determinato o indeterminato presso aziende del territorio integrate, per la presente terza annualità, dalla possibilità di accesso ad un corso di formazione in ambito turistico. L’inserimento lavorativo sarà preceduto da alcuni incontri di formazione preparatori e di approfondimento del ruolo all’interno del percorso.  L'obiettivo è duplice: da un lato, garantire esperienze di lavoro significative, dall'altro, offrire una formazione che possa arricchire il bagaglio di competenze dei partecipanti. La trasformazione promossa da "Ci sono anch’io" va oltre il mero inserimento lavorativo. Attraverso la partecipazione attiva e l'acquisizione di nuove competenze, i beneficiari sono incoraggiati a riscoprire il proprio valore, guadagnando una percezione di sé più dignitosa e una posizione più solida all'interno del tessuto sociale e lavorativo. Il progetto non solo risponde a un bisogno immediato ma pone le basi per un futuro più promettente per i suoi partecipanti, dimostrando come la carità, quando ben indirizzata, possa diventare un potente motore di sviluppo personale e collettivo.
 
Forlì-CesenaCesena, giovani generazioni protagoniste
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Cesena, giovani generazioni protagoniste

Diocesi:
Cesena - Sarsina
Località;
Cesena
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 90.000
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Il progetto “Educaritas - Generazioni accanto”, si rivolge soprattutto al mondo giovanile con l’intento di favorirne il protagonismo. L’altro tema è sul versante “cibo e aiuti materiali”, per valorizzare il servizio mensa affinché diventi anche occasione di integrazione e socializzazione. Il contributo assegnato è di 90.000 mila euro. Il progetto si svolge a Cesena e la gestione operativa è affidata all’Associazione Mater Caritatis. Il progetto pluriambito si pone una delle sfide che vede sempre più coinvolta la Caritas diocesana nel trovare, con le altre realtà che seguono i giovani, nuove modalità di coinvolgimento delle nuove generazioni per colmare il divario, riempire il vuoto e coinvolgerli nella comunità, rendendoli protagonisti. L’idea parte dalla lettera pastorale “L’olio della compassione e il vino della speranza-Essere comunità cristiana oggi nel mondo e per il mondo”, incentrata sulla “cultura del provvisorio”. Da questo spunto si è pensato al coinvolgimento delle giovani generazioni, rendendo necessaria un’azione di accompagnamento soprattutto a livello educativo da parte di tutti. Caritas può e vuole dare il suo contributo proponendo quei valori della cura, del rispetto, della solidarietà, del farsi prossimi che hanno una grande valenza ai fini di una maturazione integrale della persona. Inoltre, in previsione del cinquantesimo anniversario di Caritas Italiana, è stata condivisa la proposta di migliorare il servizio mensa, trovando un locale più idoneo, che prepari i cibi in loco e possa permettere un servizio più dignitoso, servendo un pasto caldo non solo a pranzo ma anche per cena. Le azioni principali nell’ambito del supporto socio educativo sono: mappare le realtà giovanili presenti sul territorio; creare attività di incontro con i giovani; co-progettare iniziative e opportunità; momenti formativi; animare il territorio. Nell’ambito del cibo e aiuti materiali: coinvolgimento dei destinatari; allestimento del nuovo locale; potenziamento della rete “distribuzione solidale”; sostegno formativo.
 
ChietiChieti, sensibilizzazione del territorio attraverso la promozione della convivialità
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Chieti, sensibilizzazione del territorio attraverso la promozione della convivialità

Diocesi:
Chieti - Vasto
Località;
Chieti
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 128.000
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Con il progetto “Convivialità” saranno riproposte tutte le attività previste nella precedente annualità, intensificandole e potenziandole. Il progetto raggiunge cinquecento beneficiari e la gestione è affidata alla Caritas diocesana di Chieti - Vasto, a cui è stato assegnato un contributo di 128mila euro. L’idea progettuale “Convivialità” affronta varie tematiche e si realizza in diverse zone della diocesi: magazzino e centro di distribuzione alimenti a Chieti, servizio di ristorazione a Francavilla, coltivazione prodotti a Chieti e Vasto, unità di strada in tutta la diocesi, centro diurno e dormitorio femminile a Chieti, housing first e co-housing a Chieti. A Vasto, l'attenzione si concentra sulla fattoria sociale Michea, dove si svolgono attività di trasformazione dei prodotti agricoli, laboratorio di riscatto e autonomia per donne vittime di violenza e detenuti. Particolare enfasi viene posta sul sostegno alle famiglie in difficoltà economica, un numero cresciuto esponenzialmente in seguito alla pandemia. La risposta della diocesi, attraverso l'incremento delle risorse per la distribuzione alimentare e i servizi di ristorazione, rappresenta un segnale di vicinanza e speranza. L'azione di sensibilizzazione del territorio, infine, si intensifica attraverso l'uso strategico dei social media e incontri nelle comunità ecclesiali, promuovendo una cultura della condivisione e del supporto reciproco che va oltre la semplice assistenza materiale. La convivialità, in questo senso, diventa espressione tangibile dell'amore cristiano, un ponte tra fede e vita quotidiana che rafforza il senso di appartenenza e identità diocesana.
 
ChietiChieti, formazione avanzata per animatori parrocchiali
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Chieti, formazione avanzata per animatori parrocchiali

Diocesi:
Chieti - Vasto
Località;
Chieti
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 32.000
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Due corsi di formazione per educatori e formatori parrocchiali, all’interno del progetto “Performanti” della Caritas diocesana di Chieti - Vasto, con gestione operativa affidata alla parrocchia San Paolo Apostolo. Il contributo assegnato è di 32mila euro. Al centro del progetto figura  la formazione di educatori parrocchiali destinati a diventare pilastri per preadolescenti, adolescenti e giovani nei loro percorsi di fede. Questo sforzo congiunto, con la guida operativa della parrocchia San Paolo Apostolo, intende rafforzare la leadership all'interno delle comunità cristiane, fornendo agli animatori gli strumenti per essere veri protagonisti nell'educazione dei giovani. Due corsi distinti, pensati per abbracciare le diverse generazioni di catechisti, puntano a una trasformazione profonda nella modalità di accompagnamento spirituale dei più giovani. Il corso A, rivolto ai giovani catechisti e educatori delle scuole superiori, età compresa tra i 15 e i 19 anni, e il corso B, destinato agli adulti, sono entrambi frutto dell'expertise di Gianluigi De Palo, figura di spicco nella formazione cristiana e presidente nazionale del Forum delle Associazioni Familiari. L'obiettivo? Formare guide capaci non solo di trasmettere la fede ma di vivificarla con esperienze accoglienti e stimolanti, in linea con la missione evangelizzatrice che anima ogni comunità. "Performanti" si propone di essere più di un semplice percorso formativo: aspira a diventare un punto di riferimento per i giovani, un luogo dove la fede si traduce in azione, in un contesto che invita alla condivisione e all'interiorizzazione del servizio.
 
VeneziaChioggia, una “portaperta” per i bisogni di tutti
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Chioggia, una “portaperta” per i bisogni di tutti

Diocesi:
Chioggia
Località;
Chioggia
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 24.300
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Nel 2023, la Caritas diocesana di Chioggia ha intrapreso un percorso innovativo di rinnovamento e servizio, dando vita al progetto "Portaperta". Con un contributo di 24.300 euro, l'iniziativa mira a trasformare radicalmente l'approccio al bisogno e alla solidarietà nella comunità locale, ponendo le basi per un cambiamento sostenibile e profondo nelle modalità di ascolto, formazione e interazione. Il progetto nasce dall'esigenza di colmare lacune significative nell'ambito della formazione di base e continua degli operatori e volontari, nonché di migliorare gli strumenti di rilevazione e analisi delle povertà. "Portaperta" si configura come una risposta concreta a queste sfide, attraverso la realizzazione di un programma di formazione approfondito per gli operatori Caritas e per coloro che operano in altri settori pastorali della diocesi. Gli obiettivi  sono molteplici e ambiziosi: potenziare la capacità di ascolto e il suo strumento pastorale, i Centri di Ascolto; incrementare la collaborazione tra i diversi centri diocesani e parrocchiali e tra Caritas e altri Uffici Pastorali; sviluppare ulteriormente l'osservatorio delle Povertà e Risorse e il sistema di rilevazione dati Os.Po. Web; e infine, promuovere un processo di animazione comunitaria e sviluppo. L'azione formativa trasversale prevista da "Portaperta" rappresenta un punto di svolta per la comunità di Chioggia, con l'obiettivo di rendere ogni individuo un agente attivo di cambiamento e solidarietà. Attraverso questo impegno, la Caritas di Chioggia si propone di costruire una rete di sostegno più efficace e coesa, capace di rispondere in modo più adeguato alle sfide presenti e future grazie ad una visione di comunità che riconosce la centralità dell'ascolto, della formazione e dell'azione condivisa.
 
ViterboCivita Castellana, da invisibilità a integrazione
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Civita Castellana, da invisibilità a integrazione

Diocesi:
Civita Castellana
Località;
Orte
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 24.800
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Il progetto "Da invisibilità a integrazione" rappresenta un'importante opportunità per le persone con disabilità di Caprarola di uscire dall'isolamento e partecipare attivamente alla vita della comunità. Il contributo assegnato è di 24.800 euro. La Caritas Caprarola ODV, in collaborazione con la Parrocchia San Michele Arcangelo Fornire offre uno spazio di accoglienza e incontro a minori e adulti con disabilità a Caprarola con  programmi su misura che abbracciano le esigenze di chi, troppo spesso, rimane ai margini. L'obiettivo di “Liberi di volare” va oltre la semplice partecipazione; mira a tessere legami profondi tra i partecipanti e la comunità allargata di Caprarola, promuovendo un'integrazione reale e sentita. Le attività proposte sono un veicolo potente per superare barriere e pregiudizi, aprendo porte a nuove opportunità di autonomia e fiducia. Attraverso attività sportive, artistiche e relazionali, i partecipanti possono sviluppare autonomia, fiducia in se stessi e senso di appartenenza alla comunità. Questa iniziativa rappresenta un modello di come fondi e sforzi congiunti possano contribuire significativamente al benessere collettivo, evidenziando l'importanza dell'ascolto, dell'accoglienza e del supporto reciproco.
 
ViterboCivita Castellana, percorsi di inclusione per giovani autistici
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Civita Castellana, percorsi di inclusione per giovani autistici

Diocesi:
Civita Castellana
Località;
Orte
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 27.000
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  La Caritas diocesana di Città di Castello agisce con il progetto “Non solo autismo. Dall’accoglienza all’inclusione” a favore di venticinque ragazzi del territorio affetti da autismo grave. Il contributo assegnato è di 27mila euro. Il progetto “Dall’accoglienza all’inclusione - Inserimento socio lavorativo di giovani con autismo e disabilità psichiche” si rivolge a venticinque giovani adulti dai diciotto ai trentacinque anni, affetti da autismo o grave disagio psico-sociale, e prevede la creazione di due opportunità di inserimento socio-lavorativo. La prima sarà svolta presso un’azienda agricola da creare ex-novo, dove realizzare laboratori terapeutici ed occupazionali, corsi di formazione e avviamento professionale al giardinaggio e all’agricoltura oltre a percorsi di inserimento lavorativo e inclusione sociale. La seconda avrà luogo presso un’attività di produzione e vendita al dettaglio di birra artigianale, avviata con la finalità di offrire opportunità di inserimento a ragazzi con disagio sociale. Soggetto gestore è la cooperativa sociale “Il desiderio di Barbiana” che, in ATS con la diocesi di Civita Castellana ha aperto, nel 2019, due comunità residenziali per adolescenti e giovani autistici, da cui proverranno venti dei venticinque beneficiari del progetto. Un terreno di dieci ettari, concesso dalla Riserva Naturale Tevere - Farfa, è la culla di questa innovazione sociale, segnando un passo avanti nella costruzione di un futuro più inclusivo per i giovani con autismo.  Sarà realizzata  anche una fattoria didattica e uno spazio di pet therapy, arricchendo così l'offerta di attività a supporto dell'inclusione.      
 
PerugiaCittà di Castello, l'impegno della Caritas verso le famiglie in difficoltà
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Città di Castello, l'impegno della Caritas verso le famiglie in difficoltà

Diocesi:
Città di Castello
Località;
Città di Castello
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 18.000
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Il progetto “Percorsi - casa” è un sostegno al reddito per famiglie fragili a Città di Castello. La gestione è affidata alla Caritas diocesana di Città di Castello che ha ricevuto un contributo di 18.000 euro. Il programma si rivolge a famiglie in condizioni economiche precarie, in particolare a quelle con minori o persone con disabilità, e a individui che si trovano senza occupazione o impegnati in lavori instabili. L'iniziativa prevede un insieme di interventi mirati, tra cui l'erogazione di contributi economici per affrontare le spese incombenti come il canone di locazione o il mutuo, un accompagnamento personalizzato per facilitare l'inserimento lavorativo e il sostegno nella ricerca di una soluzione abitativa stabile e autonoma. Fondamentale per l'accesso ai servizi è la dimostrazione di una situazione di bisogno, certificata da un ISEE non superiore a € 12.000,00, oltre alla residenza nel Comune di Città di Castello. Questi criteri permettono di garantire che il sostegno raggiunga effettivamente chi ne ha più bisogno, dirigendo le risorse disponibili in modo efficace e equo. Al di là del semplice aiuto finanziario, il progetto punta a creare una vera e propria comunità di sostegno, dove la solidarietà diventa il motore per un cambiamento positivo. L'attivazione di reti di solidarietà locali rappresenta non solo un aiuto concreto per le famiglie beneficiarie ma anche un modello virtuoso di impegno civico e sociale, che rafforza il senso di appartenenza e coesione all'interno della comunità.
 
ViterboCivita Castellana, il progetto 'Insieme si può' per un domani senza barriere
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Civita Castellana, il progetto 'Insieme si può' per un domani senza barriere

Diocesi:
Civita Castellana
Località;
Orte
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 32.000
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La sede principale del progetto della Caritas Civita Castellana “Insieme si può” sarà la “Casa del Fanciullo”, di proprietà della locale parrocchia. La gestione operativa è affidata alla parrocchia Santa Maria Assunta di Trevignano Romano, il contributo assegnato è di 32mila euro. Il progetto "Insieme si può", si rivolge a persone con disabilità che vivono nel territorio di Bracciano e nelle zone limitrofe, appartenenti alla vicaria del Lago - diocesi di Civita Castellana, coincidenti con i paesi del distretto socio-sanitario. È rivolto sia a persone già inserite in altri percorsi socio-riabilitativi, sia a quanti vivono nella propria abitazione. La sede di questa iniziativa è la “Casa del Fanciullo”, un luogo che oltre a essere di proprietà della parrocchia locale, diventa un simbolo di accoglienza e di calore umano. La gestione del progetto è affidata alla parrocchia Santa Maria Assunta di Trevignano Romano, che si impegna a tessere una rete di solidarietà e supporto, vitale per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il programma si rivolge a chi vive la disabilità quotidianamente offrendo un sostegno concreto alle famiglie durante i fine settimana. Questi giorni, spesso liberi da impegni, si trasformano grazie a "Insieme si può" in occasioni di incontro, scambio e crescita collettiva. L'obiettivo? Promuovere l'inclusione sociale piena, costruendo ponti tra persone con e senza disabilità, in un contesto di reciproca accettazione e arricchimento. La forza di "Insieme si può" risiede nella collaborazione: diverse realtà del volontariato si uniscono alla Caritas diocesana, offrendo risorse umane indispensabili per lo svolgimento delle attività pianificate. Questo sinergico lavoro di rete permette di realizzare laboratori in vari ambiti – dalla fotografia alla musica, dal disegno alla pedagogia – dove professionisti ed educatori lavorano fianco a fianco con i partecipanti, guidandoli nella creazione di qualcosa di unico, che porta con sé gioia e consapevolezza. Il progetto non è solo un insieme di attività, ma un viaggio condiviso verso l'autonomia e l'integrazione sociale, che si rinnova ogni anno rafforzando il tessuto comunitario di Trevignano Romano.
 
ViterboCivita Castellana, generazione consapevole contro le dipendenze
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Civita Castellana, generazione consapevole contro le dipendenze

Diocesi:
Civita Castellana
Località;
Orte
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 7.000
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Prosegue per il secondo anno il progetto della Caritas di Civita Castellana “Sii indipendente…no dipendente!” nato con l’obiettivo di mettere in guardia i ragazzi del territorio dai pericoli delle dipendenze. Il contributo assegnato è di 7mila euro. Il progetto “Sii indipendente…no dipendente!”, promosso dalla Caritas diocesana di Civita Castellana, è indirizzato a circa duecento studenti delle classi quarta e quinta della scuola secondaria di secondo grado, e si snoda attraverso percorsi pensati per i giovani, che li aiutino a riconoscere le dipendenze e quindi a starne lontani. Obiettivo del progetto è avvicinare i ragazzi alla comprensione degli effetti devastanti che le sostanze stupefacenti possono avere sulla loro salute fisica, emotiva e sociale. Attraverso il potere della testimonianza, chi ha già viaggiato sul lungo cammino della rinascita condivide la propria esperienza, offrendo una bussola per navigare lontano dalle tempeste della dipendenza. Quest'anno, il progetto si arricchisce anche con un focus particolare sull'educazione alla salute. Un'iniziativa  che intende non solo non solo illustrare i pericoli delle dipendenze ma anche infondere nei giovani la forza di dire "no", armati di conoscenza e di speranza. Un progetto che va oltre l'educazione: è un invito a vivere pienamente, a scegliere la libertà ogni giorno.
 
ViterboCivita Castellana, azioni concrete per il bene comune
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Civita Castellana, azioni concrete per il bene comune

Diocesi:
Civita Castellana
Località;
Orte
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 39.200
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La gestione operativa del progetto “Crescere insieme…al passo degli ultimi” della Caritas diocesana di Civita Castellana è affidata alla parrocchia dei Santi Giovanni Battista e Biagio a Sacrofano. Il contributo assegnato è di 39.200 euro. Questo progetto non solo continua il lavoro prezioso iniziato negli anni precedenti ma espande le sue attività con l'obiettivo di coinvolgere ancora di più i giovani nel tessuto sociale della comunità. Le attività proposte, che vanno dalle visite a domicilio per anziani e persone in condizioni di salute precarie fino alla distribuzione di beni di prima necessità ai bisognosi, riflettono un vero spirito di solidarietà cristiana e di attenzione verso chi si trova in situazioni di maggiore vulnerabilità. Il ruolo della parrocchia dei Santi Giovanni Battista e Biagio a Sacrofano è centrale nella gestione operativa del progetto, sottolineando l'importanza della collaborazione tra diverse realtà ecclesiastiche per rispondere in modo efficace ai bisogni del territorio. La partnership con le istituzioni scolastiche locali per il supporto didattico e la cura dell'ambiente mostra un approccio olistico al benessere della comunità, valorizzando al contempo il contributo degli artigiani e delle aziende locali. Inoltre,  sarà astimolato  un impegno concreto nei confronti delle categorie più emarginate come anziani soli o persone portatrici di handicap. In un momento storico in cui le sfide sociali e economiche si fanno sempre più pressanti, progetti come "Crescere insieme...al passo degli ultimi" offrono non solo un aiuto materiale ma anche un esempio luminoso di come la fede possa tradursi in azioni concrete per il bene comune.
 
PordenonePordenone, ricucire il sociale
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Pordenone, ricucire il sociale

Diocesi:
Concordia - Pordenone
Località;
Pordenone
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 30.000
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Il progetto "Tutta un'altra spesa - L’Intreccio", portato avanti con dedizione dalla Caritas diocesana di Concordia-Pordenone, segna un passo significativo nel percorso di assistenza e inclusione sociale sul territorio. Con un  contributo di 30mila euro, l'iniziativa si prefigge di superare la mera distribuzione alimentare per abbracciare un'idea più ampia di supporto alla comunità. Nel dettaglio, il progetto prevede l'ampliamento dell'Emporio Diocesano e l'avvio di nuove attività legate al riuso e alla valorizzazione di materiali e risorse. Tra queste, spicca l'apertura di un laboratorio di sartoria, denominato "T-Essere", e di un centro di riuso, "L’intreccio", che si affiancano al potenziamento del negozio di riciclo di Portogruaro e all'istituzione di un magazzino di mobilio e suppellettili a Pordenone. L'obiettivo è duplice: offrire formazione e opportunità di lavoro, promuovendo al contempo la cultura del riuso. La Caritas diocesana si impegna a fare dell'Emporio un luogo di incontro, formazione e scambio, non solo per i beneficiari diretti ma per l'intera comunità. Attraverso la creazione di un servizio di stoccaggio nella "Casa Madonna Pellegrina", si mira inoltre a rafforzare la rete di sostegno a favore delle quattrocento famiglie destinatarie del progetto, sostenute dalla Fondazione Buon Samaritano. Quest'iniziativa non solo risponde ai bisogni immediati di sostegno alimentare, ma si propone come catalizzatore di un processo di inclusione sociale e lavorativa, sottolineando l'importanza della partecipazione attiva dei beneficiari nel tessuto sociale. "Tutta un'altra spesa" si configura dunque come un progetto ambizioso, che punta a trasformare la solidarietà in un percorso di crescita condivisa e di speranza per il futuro.
 
PerugiaCittà di Castello, lavorare per il bene comune
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Città di Castello, lavorare per il bene comune

Diocesi:
Città di Castello
Località;
Città di Castello
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 19.000
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Il progetto “Percorsi lavoro”, iniziativa della Caritas diocesana di Città di Castello, promuove tirocini, incroci tra domanda e offerta e aiuto nella ricerca di occupazione per venticinque inoccupati del territorio. Il contributo assegnato è di 19mila euro. Il cuore del progetto  risiede nel fornire strumenti concreti: dall'orientamento professionale ai tirocini formativi, ogni passo è guidato dalla volontà di rispondere alla disoccupazione in modo concreto. In un mondo dove il lavoro si fa sempre più sfuggente, "Percorsi lavoro" si propone di tessere la tela di una comunità più coesa, dove ogni membro ha la possibilità di contribuire al benessere collettivo. La sinergia tra Caritas e le agenzie locali emerge come elemento chiave: una collaborazione che va oltre il semplice scambio di opportunità, per trasformarsi in un vero e proprio percorso di crescita condivisa. In questo contesto, il lavoro non è solo un mezzo di sostentamento ma diventa un cammino di dignità, un modo per riscoprire il proprio valore all'interno della comunità. "Percorsi lavoro" non è solo un progetto: è una testimonianza di come la fede possa tradursi in azioni concrete per il miglioramento della vita di tutti e sottolinea che, anche in tempi di incertezza, ci sono sempre vie per rinnovarsi e per offrire nuove opportunità a chi ne ha più bisogno.  
 

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