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RomaCivitavecchia, nuove vie della formazione per i giovani liceali
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Civitavecchia, nuove vie della formazione per i giovani liceali

Diocesi:
Civitavecchia - Tarquinia
Località;
Civitavecchia
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 55.500
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Il progetto “Start and go giovani” è stato pensato dalla Caritas diocesana di Civitavecchia - Tarquinia per rivolgersi alla formazione dei giovani del territorio. Il contributo assegnato è di 55.500 euro. Le linee del progetto “Start and go giovani” sono indirizzate prevalentemente a sessanta ragazzi ed intendono incrementare le attività di doposcuola svolto nei locali della parrocchia del Sacro Cuore di Civitavecchia e rivolto ai ragazzi della scuola secondaria di primo e secondo grado del territorio che presentino qualche difficoltà nel percorso di apprendimento. Proseguono inoltre i laboratori formativo-ricreativi nati per contrastare l’abbandono scolastico, l’isolamento e il disorientamento accresciuto soprattutto durante negli anni della pandemia. I laboratori saranno nello specifico incentrati su attività teatrali, musicali ed informatiche, e saranno organizzati e realizzati da giovani universitari a beneficio di altri giovani. Per l’anno in corso si aggiunge una nuova proposta definita “L’esperienza speciale in mezzo ad un libro” e nata con l’obiettivo di riavvicinare i giovani alla lettura e alla scoperta dei classici della letteratura internazionale e locale con l’utilizzo di modalità e strumenti innovativi. La gestione operativa è in capo alla Caritas diocesana e il progetto è la prosecuzione di quanto avviato nell’anno 2022, sempre con lo scopo di creare occasioni di educazione, accompagnamento e formazione per i giovani del territorio diocesano, come servizio di sostegno allo studio e con l’intento di combattere la crisi socio-educativa scaturita a seguito del periodo della crisi sanitaria.  
 
PerugiaCittà di Castello, dalla mensa alla salute attraverso "percorsi di cibo"
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Città di Castello, dalla mensa alla salute attraverso "percorsi di cibo"

Diocesi:
Città di Castello
Località;
Città di Castello
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 45.000
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Con il progetto 2023 “Percorsi di cibo” la Caritas diocesana di Città di Castello intende ampliare la rete dei sostenitori e avviare percorsi di sensibilizzazione e di coinvolgimento del territorio. Il contributo assegnato è di 45mila euro. Il progetto “Percorsi di cibo” nel seguente anno di attuazione intende potenziare le attività del servizio “Emporio della solidarietà” e avviare un’attività di efficientamento del magazzino e della distribuzione nel servizio di mensa diocesana. Destinato principalmente a 600 famiglie della zona, il progetto prevede anche un ascolto attivo delle esigenze emergenti dal territorio, per intervenire tempestivamente là dove il bisogno si manifesta più acuto. L'iniziativa, infatti, non si limita alla distribuzione alimentare ma  punta anche all'indipendenza e al benessere dei destinatari. Tra le novità più significative, vi è l'attenzione alla salute come priorità, con l'obiettivo di rendere i percorsi sanitari specialistici più accessibili alle persone in difficoltà economica. La Caritas non agisce da sola ma si avvale della collaborazione di professionisti volontari, tra cui medici, per facilitare l'accesso a trattamenti sanitari, medicinali e ausili per chi non può permetterselo. Questo approccio integrato, che abbraccia sia il sostegno materiale che quello immateriale, testimonia una visione complessiva della carità, in cui cibo, salute e supporto alla persona vanno di pari passo. In un tempo in cui le sfide economiche e sanitarie si intrecciano sempre più, iniziative come “Percorsi di cibo” rappresentano non solo un ponte verso l'autosufficienza per molti, ma anche un esempio concreto di come la solidarietà possa tradursi in azioni efficaci.
 
PordenonePordenone, soluzioni al disagio abitativo
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Pordenone, soluzioni al disagio abitativo

Diocesi:
Concordia - Pordenone
Località;
Pordenone
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 130.000
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Il territorio della diocesi di Concordia - Pordenone registra un preoccupante aumento dei casi di disagio e difficoltà di stampo abitativo, e la Caritas risponde con il percorso progettuale “La comunità e la dimora in cammino”, a cui è stato assegnato un contributo di 130mila euro. Il  progetto  è un insieme di servizi promossi dalla Caritas diocesana di Concordia - Pordenone in risposta alla grave marginalità e al disagio abitativo registrato sul territorio, consolidando l’attività e i servizi dedicati  all’accoglienza, all’assistenza e all’integrazione sociale. Con un'attenzione speciale  ai più fragili, la Caritas si impegna in un'azione concreta. Attraverso l'iniziativa "Housing First Pordenone", si offre accoglienza stabile in appartamenti autonomi o in convivenza, segnando un passo importante verso l'autonomia e la dignità di chi ha perso tutto. L'asilo notturno "la Locanda" diventa un rifugio sicuro per uomini senza tetto, mentre le famiglie e le donne in difficoltà trovano conforto e sicurezza in appartamenti dedicati. Questo impegno si radica e cresce grazie alla partecipazione attiva delle parrocchie locali, che hanno aperto le porte a tre nuovi luoghi di accoglienza. Circa ottanta persone e famiglie beneficiano di questo progetto, ricevendo non solo un tetto ma anche opportunità di integrazione sociale e sostegno educativo per i più piccoli. Laboratori didattici, doposcuola e unità di strada diventano strumenti di un percorso di inclusione e rinascita. La gestione del progetto è affidata alla Fondazione Buon Samaritano - Casa Madonna Pellegrina, ente che si fa carico dell'animazione della comunità, promuovendo sensibilizzazione, formazione e volontariato. L'obiettivo è chiaro: rafforzare il tessuto sociale e offrire a tutti, a partire dai più piccoli, la possibilità di un futuro migliore.  
 
PordenonePordenone, l’ascolto degli anziani viene prima di tutto
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Pordenone, l’ascolto degli anziani viene prima di tutto

Diocesi:
Concordia - Pordenone
Località;
Pordenone
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 10.000
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Un focus specifico, realizzato intorno al tema dell’ascolto in particolare delle persone anziane presenti sul territorio, è la finalità 2023 del progetto “L’esperienza e l’ascolto, capaci di ascoltare anche le fragilità degli anziani” della Caritas diocesana di Concordia - Pordenone. Il contributo assegnato è di 10mila euro. Il progetto “L’esperienza e l’ascolto, capaci di ascoltare anche le fragilità degli anziani” della Caritas diocesana di Concordia - Pordenone si pone in continuità con quanto promosso nel progetto dell’anno 2022 e ne amplia la finalità. Tale ampliamento consiste nella previsione di un focus realizzato intorno al tema dell’ascolto in particolare delle persone anziane presenti sul territorio. Il tema dell’ascolto è infatti il filo conduttore dell’intero percorso progettuale, per il 2023 sarà canalizzato verso una parte importante della società, quella della terza età, talvolta soggetta a marginalità, chiusura oppure isolamento. Saranno in particolare gli anziani più fragili, soprattutto se soli, i destinatari del progetto, individuati attraverso una ricerca regionale. Per loro sarà prevista anche l’implementazione di luoghi e processi di ascolto dove possano aprirsi e sentirsi accolti. Gli obiettivi specifici sono definiti in relazione ai target specifici ai quali il progetto si riferisce. In primo luogo, ci si prefigge di sostenere la riorganizzazione dei Centri di Ascolto della diocesi di Concordia - Pordenone attraverso una formazione specifica sull’ascolto degli anziani fragili per strutturare processi specifici e ottimali di presa in carico dei beneficiari. In secondo luogo, ci si prefigge di potenziare il lavoro di rete nonché di promuovere il lavoro con gli altri uffici pastorali diocesani. La formazione sarà il legante degli obiettivi e l’attività principale che supporta il raggiungimento delle finalità del progetto.
 
PerugiaCittà di Castello, aiuto reciproco e impegno civico per sostenere i più fragili
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Città di Castello, aiuto reciproco e impegno civico per sostenere i più fragili

Diocesi:
Città di Castello
Località;
Città di Castello
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 6.000
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Prosegue il progetto “Raccontare la carità” della Caritas diocesana di Città di Castello,  con l’obiettivo di migliorare i servizi offerti ed ottimizzare formazione e animazione sul territorio. Il contributo assegnato è di 6mila euro. Questa iniziativa si distingue per il suo impegno costante nel tessere legami, offrire sostegno e narrare le storie di chi mette in pratica la carità ogni giorno. Il cuore del progetto si trova nella formazione e nell'animazione comunitaria, elementi fondamentali per una presa in carico efficace delle situazioni di fragilità. Attraverso incontri pratici e formativi, la Caritas diocesana mira a potenziare le competenze di ascolto, l'applicazione del "Metodo Caritas" e l'arte del colloquio, strumenti essenziali per chi opera nel campo della solidarietà. L'obiettivo è duplice: migliorare i servizi offerti e ottimizzare l'impatto sul territorio diocesano. "Raccontare la carità" non si limita alla formazione interna, ma ambisce a coinvolgere tutta la cittadinanza in una narrazione collettiva che celebra gli atti di carità e ne promuove nuovi. Il progetto, infatti, intende essere un faro di speranza e un motore di cambiamento, illuminando le azioni positive che si svolgono ogni giorno e che, troppo spesso, rimangono nell'ombra. Quest'anno, inoltre, il progetto acquista un significato ancora più profondo, inserendosi nelle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario dalla fondazione di Caritas Italiana. Una ricorrenza che non solo offre l'occasione di riflettere sul cammino percorso, ma anche di guardare al futuro con rinnovato impegno e speranza. In un'epoca in cui l'individualismo sembra prevalere, "Raccontare la carità" di Città di Castello emerge come un esempio luminoso di come la comunità e la solidarietà possano davvero fare la differenza. È una storia di persone ordinarie che compiono gesti straordinari, un invito a riscoprire il valore dell'aiuto reciproco e dell'impegno civico.
 
CosenzaCosenza, dal campo alla comunità
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Cosenza, dal campo alla comunità

Diocesi:
Cosenza - Bisignano
Località;
Cosenza
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 170.000
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Il progetto di Caritas - Cosenza Bisignano “Ripartiamo dalla nostra terra. L’agricoltura sociale rieducativa” è gestito da “Casa Nostra” ODV, che da anni promuove la testimonianza del valore della solidarietà e della scelta del servizio verso le persone più bisognose. Il contributo assegnato è di 170mila euro. Il progetto “Ripartiamo dalla nostra terra. L’agricoltura sociale rieducativa” intende accompagnare persone fragili e svantaggiate, in particolare i detenuti sottoposti a misure alternative alla carcerazione, che dispongano di poche risorse materiali proprie e familiari per un percorso di integrazione sociale che sia mirato non solo all’inserimento nella comunità, ma anche nel mondo del lavoro. Gestito dall'organizzazione di volontariato “Casa Nostra” ODV, il progetto è destinato a coloro che si trovano in condizioni di vulnerabilità, tra cui detenuti in regime di misure alternative alla carcerazione. L'iniziativa promuove l'agricoltura come strumento di reintegrazione sociale e lavorativa, proponendo un percorso che abbraccia la produzione ortofrutticola secondo principi di sostenibilità e rispetto delle biotipicità locali: dalla coltivazione alla trasformazione dei prodotti in conserve, verdure sott'olio e confetture, fino all'avvio di un piccolo allevamento di polli. Questo approccio non solo mira alla riabilitazione individuale attraverso il lavoro manuale e il contatto con la natura ma promuove anche un modello economico sostenibile che possa essere replicato in altre realtà. Il progetto, inoltre, riserva un occhio di riguardo alle famiglie dei detenuti, offrendo ospitalità per facilitare i momenti di incontro, tessendo così una rete di sostegno che va oltre l'assistenza immediata. Si tratta di una testimonianza concreta dell'importanza di offrire seconde possibilità, di credere nella capacità di riscatto dell'individuo e di valorizzare le risorse del territorio per il bene comune.
 
BariConversano, percorsi di vita dentro e fuori dalle sbarre
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Conversano, percorsi di vita dentro e fuori dalle sbarre

Diocesi:
Conversano - Monopoli
Località;
Monopoli
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 45.000
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  Prosegue con la Caritas diocesana di Conversano - Monopoli il progetto “Ricuci-amo la comunità” volto a perseguire l’inclusione sociale e lavorativa di detenuti in regime di messa alla prova. Il contributo assegnato è di 31.500 euro. Il progetto “Ricuci-amo la comunità” promosso per il terzo anno dalla Caritas diocesana di Conversano - Monopoli è la prosecuzione delle progettualità già portate avanti con convinzione negli anni precedenti. Tra gli obiettivi, figurano innanzitutto quello di promuovere l’inclusione sociale di adulti e minori finiti nel circuito penale. Questa finalità sarà perseguita attivando percorsi di prevenzione alla devianza rivolti a giovani e giovanissimi, promuovendo dunque la cultura della riparazione, nonché informando e coinvolgendo l’intera comunità verso un percorso materiale e culturale di giustizia riparativa. Con lo scopo ultimo di continuare a prefiggersi l’inclusione sociale di queste persone, la terza annualità del progetto “Ricuci-amo la comunità” attiverà alcune e diversificate azioni volte ad accompagnare adulti e minori in Messa alla Prova (MAP) attraverso percorsi di riparazione del danno procurato dall’evento o dal reato, prevedendo attività di gruppo e percorsi individualizzati per ciascuno dei beneficiari. Saranno organizzati  eventi  per promuovere la cultura della riparazione, all’interno delle comunità e delle scuole. Il progetto “Ricuci-amo la comunità” ha come destinatari ultimi trenta giovani o adulti finiti nel circuito penale o in fase di uscita dalla reclusione, e sarà gestito interamente dalla Caritas diocesana di Conversano - Monopoli.
 
BariMonopoli, l'Emporio della Solidarietà cresce
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Monopoli, l'Emporio della Solidarietà cresce

Diocesi:
Conversano - Monopoli
Località;
Monopoli
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 45.000
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Il progetto "Emporio della Solidarietà" di Monopoli entra nel suo terzo anno con un impegno rinnovato verso le cento famiglie più vulnerabili del territorio. La gestione sarà della Caritas diocesana di Conversano - Monopoli, il contributo assegnato è di 45mila euro. Questo progetto non è solo un semplice dispensario di beni necessari; è un vero e proprio incubatore di speranza. Le attività proposte mirano a rafforzare la raccolta alimentare con mezzi sostenibili, creando un ponte tra le generazioni e promuovendo un'educazione alla solidarietà fin dall'adolescenza. Il coinvolgimento di giovani, attraverso programmi di alternanza scuola-lavoro, e l'integrazione di persone con disabilità nel tessuto lavorativo dell'emporio sono espressione di un modello inclusivo. In particolare  saranno sviluppate le seguenti  attività:  raccolta alimentare, con mezzi ecologici;  ritiro  dell’invenduto di fine giornata per  distribuirlo all’interno degli Empori della Solidarietà; raccolta porta a porta grazie al coinvolgimento di giovani volontari L'Emporio della Solidarietà non si ferma qui. Estendendo i suoi servizi anche alle città vicine, come Polignano a Mare e Castellano, si propone di diventare un punto di riferimento ancora più ampio per il sostegno e l'assistenza. L'aggiunta di consulenze nutrizionali e la sensibilizzazione sullo spreco alimentare arricchiscono il progetto, trasformandolo in un esempio concreto di come le comunità possano rispondere alle sfide moderne con solidarietà e innovazione.
 
CremonaCrema, inclusione sociale e lavorativa per i più vulnerabili
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Crema, inclusione sociale e lavorativa per i più vulnerabili

Diocesi:
Crema
Località;
Crema
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 50.000
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Opportunità di inserimento in spazi socio-occupazionali protetti sul territorio, per venti beneficiari vulnerabili. È l’obiettivo primario del progetto “Lavoriamo-ci” della Caritas diocesana di Crema, a cui è stato assegnato un contributo di 50mila euro. Il programma non rappresenta soltanto un'estensione dell'iniziativa "Disabilitiamo-ci", rivolta in precedenza a persone con disabilità, ma amplia il suo orizzonte includendo giovani adulti con diverse fragilità e individui in situazioni di prova, residenti a Crema. Attraverso tirocini di inclusione sociale e percorsi di riscatto, il progetto sollecita l'intera comunità a riconoscere e valorizzare le ricchezze nascoste dietro ogni vulnerabilità. L'azione di "Lavoriamo-ci" si concretizza in spazi di lavoro protetti, tra le mura delle strutture della Caritas e delle parrocchie locali, offrendo un terreno fertile per la crescita personale e professionale dei partecipanti. Ma la portata del progetto va oltre l'occupazione: stimola un cambiamento culturale, invitando la comunità ad aprirsi e ad accogliere, promuovendo un dialogo costruttivo sul valore dell'inclusione e della solidarietà. L'impegno di Crema verso l'inclusione sociale trova solide fondamenta nella collaborazione tra la "Fondazione Don Angelo Madeo" e la Cooperativa sociale "Le Orme", due realtà che incarnano l'essenza della cura e dell'attenzione per il prossimo. L'ambizione è quella di creare un modello replicabile, che possa ispirare altre realtà a intraprendere percorsi analoghi, promuovendo una visione di società più inclusiva e coesa.Questo progetto non è semplicemente un'opera di carità; è una dimostrazione di come la fede, l'innovazione e la solidarietà possano lavorare insieme per disegnare un futuro più inclusivo e umano per tutti.
 
CremonaCrema, uniti e coesi per rafforzare la comunità
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Crema, uniti e coesi per rafforzare la comunità

Diocesi:
Crema
Località;
Crema
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 32.000
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"Comunità Unite", illumina il percorso della carità ben oltre le tradizionali pratiche assistenziali. Con un contributo di 32.000 euro, questa iniziativa pone le basi per una rinnovata interpretazione dell'agire caritativo, dove il sostegno materiale si fonde indissolubilmente con lo sviluppo spirituale e comunitario. Il progetto mira a rafforzare non solo l'aspetto formativo della carità, ma anche ad affinare le modalità di ascolto e intervento sul territorio. L'intenzione è quella di reinterpretare le situazioni di povertà come opportunità di coinvolgimento attivo delle comunità, promuovendo un senso di corresponsabilità e condivisione che radica la carità come dimensione intrinseca del cammino cristiano. Tra gli obiettivi specifici, l'iniziativa punta a migliorare la capacità di osservazione e risposta alle esigenze del territorio, per individuare e contrastare efficacemente le fragilità sociali. Inoltre, si propone di affiancare le Caritas parrocchiali nel loro processo di evoluzione all'interno delle nuove unità pastorali, rafforzandone l'azione e l'impatto. In una società che spesso relega la dimensione spirituale in secondo piano, "Comunità Unite" rappresenta una sfida e un'opportunità: quella di dimostrare come la fede possa diventare un motore di cambiamento sociale, promuovendo un modello di assistenza che sia al tempo stesso inclusivo e trasformativo. La Diocesi di Crema, con questo progetto, non solo risponde alle necessità immediate del suo territorio ma pone le fondamenta per una comunità più coesa, dove ogni individuo è chiamato a contribuire attivamente al benessere collettivo.
 
BariMonopoli, la rivoluzione del volontariato giovanile
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Monopoli, la rivoluzione del volontariato giovanile

Diocesi:
Conversano - Monopoli
Località;
Monopoli
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 20.000
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Seconda annualità di attuazione per il progetto della Caritas diocesana di Conversano - Monopoli “Generazione km zero” a beneficio di novantacinque giovani del territorio. Il contributo assegnato è di 20mila euro. “Generazione KM Zero” si propone di coinvolgere novantacinque giovani del territorio in un percorso di servizio e volontariato. La Caritas diocesana, promuove l'importanza del dialogo e della partecipazione attiva dei giovani, offrendo loro non solo una forma di impegno concreto ma anche un percorso di crescita personale e comunitaria. Questa attenzione nasce dalla constatazione di una crescente disaffezione verso le pratiche di servizio e volontariato, spesso misconosciute o sottovalutate nella loro potenzialità trasformativa. Il progetto  mira a ridisegnare questo panorama, introducendo proposte innovative e accattivanti di impegno sociale. Attraverso attività formative e residenziali, suddivise in vari periodi dell'anno e legate strettamente ai bisogni del territorio e ai momenti significativi della comunità diocesana, l'iniziativa offre ai giovani l'opportunità di vivere esperienze significative di volontariato. Particolare enfasi è posta sull'inclusione delle persone più fragili, con l'obiettivo di favorire un'esperienza di comunità autentica e solidale. I partecipanti, affiancati da tutor esperti, avranno la possibilità di immergersi nelle realtà locali, conoscendo da vicino le esigenze e le opportunità di servizio presenti nel territorio di Conversano - Monopoli. Quest'anno, il progetto si appresta a proseguire il cammino iniziato nel 2022, consolidando le basi di un impegno giovanile che si mostra sempre più determinante per il futuro della comunità diocesana. “Generazione KM Zero” rappresenta, dunque, non solo una risposta ai bisogni immediati del territorio ma anche un investimento sul lungo termine per la formazione di una generazione di giovani consapevoli, responsabili e attivamente impegnati nella costruzione di un mondo migliore.
 
BariMonopoli, " orecchie attente " per ascoltare i bisogni del territorio
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Monopoli, " orecchie attente " per ascoltare i bisogni del territorio

Diocesi:
Conversano - Monopoli
Località;
Monopoli
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 20.000
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Nel tessuto sociale di Monopoli, un rinnovato spirito di ascolto si sta diffondendo, grazie all'energia e al dedizione della Caritas diocesana di Conversano-Monopoli. Con un contributo di 20.000 euro destinato al progetto "Orecchie attente", la Caritas entra nel secondo anno di un'iniziativa che si propone di tessere legami più stretti all'interno della comunità, affrontando le fragilità con empatia e comprensione. Il progetto si articola in quattro aree tematiche, ciascuna con l'obiettivo di potenziare la capacità di ascolto reciproco tra i membri della comunità. La prima area di intervento mira a rafforzare i Centri di Ascolto esistenti, cuore pulsante dell'impegno verso i più vulnerabili, migliorandone l'efficienza e la consapevolezza del loro ruolo cruciale. Parallelamente, un'attenzione particolare viene dedicata al monitoraggio e al supporto personalizzato di tre Centri, selezionati per la loro attività, con l’obiettivo di renderli più funzionali. L'iniziativa prevede anche la promozione e la divulgazione di un volume commemorativo per il cinquantesimo anniversario della Caritas Italiana, un'occasione per riflettere sul cammino compiuto e sulle prospettive future. Infine, il progetto presta una cura speciale alla formazione di sacerdoti e diaconi, affinché possano diventare veicoli efficaci di questa cultura dell'ascolto. La visione alla base di "Orecchie attente" è chiara: promuovere un'azione comunitaria che vada oltre il semplice ascolto, per diventare un vero e proprio rilancio dell'empatia e della solidarietà. Attraverso questo impegno, la Caritas non solo risponde ai bisogni immediati ma si fa promotrice di un cambiamento più profondo, dove ogni voce viene ascoltata e ogni fragilità accolta con cura e attenzione.
 
CremonaCremona, un impegno continuo per le persone fragili
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Cremona, un impegno continuo per le persone fragili

Diocesi:
Cremona
Località;
Cremona
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 29.200
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Garantire il diritto alla salute e la promozione della dignità delle fasce più deboli della popolazione e sensibilizzare la comunità sul tema. Sono le principali finalità del progetto “Salute per tutti” della Caritas diocesana di Cremona, che arriva al suo terzo anno di attuazione. Il contributo assegnato è di 29.200 euro. Il progetto “Salute per tutti 3.0”, promosso dalla Caritas diocesana di Cremona, intende contribuire a garantire e tutelare il diritto alla salute delle persone e famiglie fragili residenti nel territorio in cui opera. Nell’ambito di quest’area, la Caritas Cremonese si occupa di progetti che riguardano la sensibilizzazione della comunità al mondo della sofferenza e la presa in carico e l’accompagnamento di persone con varie problematiche sanitarie e sociali, con l’obiettivo di offrire loro occasioni e percorsi di cura e integrazione a 360 gradi. All’interno del progetto “Salute per tutti”, arrivato alla sua terza annualità in prosecuzione di “Salute per tutti 2.0”, Caritas Cremona agisce attraverso l’erogazione di contributi per l’acquisto di farmaci e il pagamento di visite, esami e cure odontoiatriche, nonché con l’accompagnamento e l’orientamento verso le strutture ospedaliere. Inoltre, lavora contemporaneamente sull’attività di sensibilizzazione all’interno della comunità ecclesiale e civile intorno al fondamentale tema del diritto alla salute. La gestione operativa del progetto è in capo alla Caritas cremonese. Nel ruolo di co-gestori sono presenti invece la cooperativa sociale “Servizi per l’accoglienza”, espressione della Caritas diocesana cremonese, che si occupa delle “opere segno” e la cooperativa sociale onlus “Carità e Lavoro”, che impiega nelle sue attività professionali prevalentemente persone svantaggiate del territorio.  
 
CremonaCremona, ripartire da sé stessi ricominciando dal lavoro
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Cremona, ripartire da sé stessi ricominciando dal lavoro

Diocesi:
Cremona
Località;
Cremona
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 31.700
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Azioni di supporto all’inserimento lavorativo, tirocini, formazione professionale e sostegno per il raggiungimento del posto di lavoro: è il progetto “Carità e Lavoro 3.0” della Caritas di Cremona che si pone l’obiettivo di contrastare l’emarginazione sociale e la fragilità economica. Il contributo assegnato è di 31.700euro. Questa iniziativa si pone al crocevia tra assistenza e auto-sviluppo, mirando a contrastare l'emarginazione e la fragilità economica attraverso un sostegno mirato all'inserimento e al re-inserimento lavorativo. "Carità e Lavoro 3.0" non è un semplice programma di aiuto, ma una piattaforma di supporto  per quaranta destinatari,  che trovano opportunità di tirocinio e formazione professionale in settori chiave del territorio. Questo approccio si distingue per l'adozione di soluzioni creative quali la concessione in comodato di bici elettriche e il supporto nelle spese per il conseguimento della patente di guida, facilitando così l'accesso al mercato del lavoro. La gestione del progetto si basa sulla sinergia tra la Cooperativa Sociale "Servizi per l'accoglienza" e la "Carità e Lavoro", entrambe espressioni dell'impegno della Caritas Cremonese. L'ecosistema del progetto si arricchisce ulteriormente grazie a una rete capillare di partner, che va dalle agenzie per il lavoro a soggetti pubblici e privati, nonché un attivo coinvolgimento delle parrocchie e di altri enti ecclesiali. Questa collaborazione multidimensionale è vitale, poiché promuove un ambiente inclusivo e sostiene l'orientamento al lavoro e la ricerca attiva. Inoltre, il programma si distingue per l'impegno  dei volontari, con attività che spaziano dall'ascolto e segnalazione dei beneficiari al tutoraggio, dai corsi di formazione linguistica a quelli orientati al lavoro. Questa componente umana arricchisce l'esperienza, creando una rete di supporto tangibile per i partecipanti, che si estende ben oltre l'ambito professionale.
 
CrotoneCrotone, educazione e autonomia per i giovani fragili
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Crotone, educazione e autonomia per i giovani fragili

Diocesi:
Crotone - Santa Severina
Località;
Crotone
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 60.000
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La Caritas diocesana Crotone - Santa Severina promuove percorsi formativi ed educativi destinati a sessanta minorenni del territorio affetti da disturbi cognitivi e comportamentali. Il contributo assegnato è di 60mila euro. Il progetto “Fuori dal Centro”, promosso per il quarto anno dalla Caritas diocesana di Crotone - Santa Severina, intende promuovere il raggiungimento di forme di autonomia dei beneficiari raggiunti. Nello specifico, l’obiettivo sarà raggiunto attraverso percorsi educativo-formativi e di inserimento lavorativo, da attivarsi oltre le mura del Centro che offre servizi psico-educativi e logopedici “A Casa di Iulia”, e destinati a sessanta minorenni affetti da disturbi cognitivi e comportamentali. Contestualmente, saranno promosse attività ludico-educative rivolte a minori vulnerabili residenti nelle aree interne ed extraurbane. La gestione operativa è affidata all’Associazione Sabir, che da anni opera nell’ambito dell’educazione, della lotta alla povertà educativa, dell’inclusione sociale, della lotta alle disuguaglianze, del contrasto alla povertà, della solidarietà e della cooperazione internazionale. Il progetto “Fuori dal Centro” è da intendersi come prosecuzione del progetto dell’anno 2022 denominato “Comunità educante ed educazione di comunità”, attraverso il quale la Caritas diocesana di Crotone - Santa Severina ha inteso continuare a perseguire le linee del progetto attivato a favore di minori fragili, disabili e deboli del territorio, anche alla luce delle criticità emerse dalla crisi sanitaria pandemica.  
 

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