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Ci sono 14222 progetti finanziati in Italia

TorinoIvrea, dal carcere alla comunità
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Ivrea, dal carcere alla comunità

Diocesi:
Ivrea
Località;
Ivrea
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 9.000
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Il progetto “La rinascita frutto del reinserimento sociale”, ideato dalla Caritas diocesana di Ivrea, rappresenta un sostegno concreto per il reinserimento dei detenuti. Con un contributo di di 9.000 euro, ottenuto nel 2023, questa iniziativa affronta in modo propositivo  le sfide del reinserimento abitativo e lavorativo di chi è stato emarginato dal sistema penale. La Caritas diocesana di Ivrea, in questo viaggio verso la redenzione e l'accoglienza, si pone come mediatrice di una trasformazione profonda, non solo per i venti destinatari diretti del progetto ma anche per l'intera comunità. L'iniziativa si articola in due direttrici fondamentali: l'housing, ovvero l'offerta di soluzioni abitative, e l'inclusione sociale e lavorativa, elementi fondamentali per il reinserimento effettivo nella società. Particolare attenzione è dedicata ai più giovani, testimoni involontari delle conseguenze della detenzione, attraverso un percorso di accompagnamento che mira alla ricostruzione di legami familiari e sociali. L'elaborazione di un vademecum, uno strumento di orientamento e supporto, rispecchia l'impegno nel fornire non solo assistenza ma anche guida e conoscenza, strumenti indispensabili per  il percorso del reinserimento. Il progetto si inserisce in un contesto più ampio di iniziative per il recupero dei detenuti, proponendo soluzioni innovative come le Case Territoriali di Reinserimento Sociale. Queste strutture rappresentano alternative al carcere, luoghi di accoglienza che favoriscono il ritorno graduale alla vita civile, sottolineando l'importanza di un approccio che integra assistenza sanitaria, psicologica, educativa e lavorativa.  
 
TorinoIvrea, laboratorio di educazione e solidarietà
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Ivrea, laboratorio di educazione e solidarietà

Diocesi:
Ivrea
Località;
Ivrea
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 27.000
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Attività di contrasto alla povertà educativa, alla dispersione e all’abbandono scolastico, promuovendo iniziative di promozione del diritto allo studio. Sono le finalità del progetto “Risorse e contesti per crescere bene” della Caritas diocesana di Ivrea, a cui è stato assegnato un contributo di 27mila euro. Il progetto è stato ideato  dalla Caritas diocesana di Ivrea a beneficio di cinquanta minorenni, italiani e stranieri, che manifestino una qualche difficoltà d’inserimento. Al centro del progetto c'è una volontà ferma: contrastare l'abbandono scolastico e la dispersione educativa, affrontando le problematiche alla radice e costruendo opportunità di crescita e sviluppo per i giovani. Le azioni previste dal progetto sono molteplici e variegate, con l'obiettivo di creare un ambiente fertile in cui ogni ragazzo possa riconoscere e coltivare le proprie potenzialità. Attraverso il sostegno nello svolgimento dei compiti, l'incoraggiamento alla partecipazione in laboratori educativi, ricreativi e sportivi, fino all'organizzazione di centri estivi, si mira a offrire ai ragazzi le risorse necessarie per un percorso di crescita equilibrato e inclusivo. Ma l'intervento non si limita al solo ambito giovanile. Comprendendo l'importanza di un tessuto familiare solido e consapevole, il progetto estende il suo raggio d'azione anche ai genitori, fornendo loro gli strumenti per sostenere attivamente l'educazione e il benessere dei propri figli. Questo si traduce nel finanziamento di materiale didattico, strumenti utili per la scuola e la possibilità di partecipare ai viaggi d'istruzione, in un'ottica di sostegno allargato che abbraccia l'intera comunità familiare. "Risorse e contesti per crescere bene" rappresenta così non solo un progetto, ma un modello di intervento educativo integrato, che pone al centro il diritto allo studio come pilastro fondamentale per lo sviluppo di una società equa e inclusiva. Nel proseguire il cammino intrapreso con il progetto "Affiancare e sostenere per l'autonomia e la piena inclusione sociale" del 2022, la Caritas di Ivrea si conferma come un punto di riferimento nella costruzione di un futuro più luminoso per le giovani generazioni.
 
TorinoIvrea, una casa per ricominciare
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Ivrea, una casa per ricominciare

Diocesi:
Ivrea
Località;
Ivrea
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 22.500
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Il progetto “Una casa per ricominciare” ospita persone singole,  donne con bambini escluse dal nucleo familiare o allontanatesi perché la loro permanenza in famiglia creerebbe situazioni di rischio per la loro incolumità. Il contributo assegnato è di 22.500 euro.
E' una struttura che può offrire alloggio a due donne sole o con 2 -3 figli  ciascuna che si trovano in difficoltà abitative gravi o necessità di cambiamenti a fronte di situazioni personali critiche a causa di abbandono da parte del marito o compagno, dei genitori o congiunti, maltrattamenti o abbandono in stato di gravidanza. La struttura  è composta da due camere, cucina con due piani cottura, soggiorno e servizio in comune; un divano letto può dare ospitalità a un terzo bambino.
Le  ospiti sono  gestite direttamente dalla Caritas Diocesana che stipula con l’Ente richiedente uno specifico comodato d’uso relativo alla durata e alla corresponsione del contributo mensile di 50 € per ogni ospite adulto. Non è richiesto alcun affitto.
Altri destinatari delle azioni progettuali sono le persone che escono dalla Casa Circondariale di Ivrea in permesso premio o per la fine della detenzione che si trovano disorientati, spesso lontani dai loro paesi di origine e senza riferimenti per ricominciare una nuova vita. A loro  è destinata una unità abitativa composta da tre camere per un totale di 7 posti letto,  due cucine e due servizi. Questa struttura è operativa dall’anno 2011 ed inizialmente ospitava uomini soli che, pur avendo un’attività lavorativa,  erano senza  una sistemazione abitativa idonea alle loro necessità e capacità di spesa.
 
TorinoIvrea, un progetto per affinare attitudini e conoscenze utili nel mondo del lavoro
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Ivrea, un progetto per affinare attitudini e conoscenze utili nel mondo del lavoro

Diocesi:
Ivrea
Località;
Ivrea
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 13.500
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La Caritas diocesana di Ivrea si concentra interamente sull’ambito lavoro, per aiutare le persone deboli del territorio e aiutarle nell’orientamento all’interno del mondo professionale. Il contributo assegnato è di 13.500 euro. “Attitudini, conoscenze, competenze per l’orientamento al lavoro” è ideato come prosecuzione di “Affiancare, sostenere per l’autonomia e la prima inclusione sociale”, progetto realizzato nel 2022 che interveniva su tre ambiti: socio educativo, casa e lavoro. Il nuovo progetto, focalizzato sull’ambito lavoro, è rivolto a persone con scarsa o assente professionalità, con la finalità di aiutarle nell’orientamento e nel raggiungimento di skill richiesti dal mondo del lavoro. Attraverso un'analisi attenta e partecipata, si sono identificate le lacune e le aspirazioni professionali di molti, delineando percorsi formativi mirati e inclusivi. Quest'iniziativa si distingue per la sua capacità di tessere una rete solida e interdisciplinare, coinvolgendo parrocchie, onlus, servizi sociali, enti locali e di volontariato, tutti uniti dall'obiettivo comune di favorire l'integrazione lavorativa. Il programma si articola in due fasi essenziali: l'orientamento iniziale, che funge da bussola per chi è disorientato nel vasto mare del mercato del lavoro, e l'accompagnamento attivo verso tirocini e corsi formativi, alcuni dei quali gratuiti e promossi dalla Regione Piemonte, su temi fondamentali come l'informatica di base e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Il progetto è realizzato dalla Caritas diocesana di Ivrea con il supporto del Consorzio InRete e il Consorzio CISSACC di Caluso che rappresentano, complessivamente, circa settanta comuni del territorio. La Scuola dell’infanzia “Opera Pia Moreno” di Ivrea mette inoltre a disposizione tre posti gratuiti per facilitare la partecipazione alle attività di mamme con bambini piccoli.
 
BolognaImola, il paniere della carità nutre e accoglie
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Imola, il paniere della carità nutre e accoglie

Diocesi:
Imola
Località;
Imola
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 13.500
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Terzo anno di attuazione per il progetto “Più cibo” della Caritas diocesana di Imola, che offre supporto alimentare e  individuale a chi sul territorio non riesce a far fronte alle proprie esigenze quotidiane. Il contributo assegnato è di 13.500 euro. La Caritas diocesana di Imola sviluppa  diversi interventi di sostegno concreto a persone e famiglie in condizione di disagio economico nel territorio della città e del nuovo circondario. Il progetto “Più cibo”, prosecuzione della precedente annualità, è rivolto a circa cinquecento famiglie del territorio che hanno accesso all’Emporio della Solidarietà nella città di Imola, all’interno del quale intraprendono anche percorsi di accompagnamento individuali, gestiti in base ai bisogni diversificati di ciascuno. Continuano anche il sostegno dell’emporio del Comune di Castel Bolognese e la mensa per persone senza dimora ad Imola. La gestione operativa è affidata all’Associazione Santa Maria della Carità Onlus che gestisce anche i servizi della Caritas diocesana di Imola. Le principali azioni sono della terza annualità del progetto “Più cibo” prevedono un’attività di sostegno dell’Emporio di Imola, con un notevole incremento dell’acquisto di alimenti a completamento del paniere composto da prodotti provenienti dalle donazioni che arrivano da varie realtà del territorio. All’interno del progetto è previsto anche il sostegno dell’emporio di Castel Bolognese, in coordinamento con la Caritas parrocchiale e altre nove associazioni del tavolo sociale del Comune di Imola. Sarà infine potenziato il servizio già offerto dalla mensa: un sostegno dato dalla comunità ai suoi membri più fragili, attraverso una rete solidale di associazioni dove la Caritas svolge un ruolo organizzativo importante.
 
BolognaImola, spazi di crescita e prevenzione per i giovani
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Imola, spazi di crescita e prevenzione per i giovani

Diocesi:
Imola
Località;
Imola
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 14.400
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 Terzo anno di attuazione per il progetto “Prossimità” della Caritas di Imola, che offre  supporto ed accompagnamento ai ragazzi del territorio, anche con attività extrascolastiche. Il contributo assegnato è di 14.400 euro. Giovani come anima del territorio, come semi che germoglieranno in futuro, da accudire con cura. La Caritas diocesana di Imola è particolarmente dedita alle verdi generazioni, ed ha intercettato anche i loro bisogni e le loro esigenze bruscamente violate ed interrotte con la crisi pandemica. Il progetto “Prossimità” arriva così al suo secondo anno, indirizzato prevalentemente a cinquanta adolescenti che frequentano gli istituti secondari di secondo grado del territorio diocesano. A loro, la Caritas di Imola intende offrire spazi di partecipazione di cui fruire nel tempo extrascolastico, con l’obiettivo di intraprendere un’attività di prevenzione alle dipendenze, nonché un sostegno scolastico nei doposcuola. Si intendono anche formare circa trenta ragazzi nel ruolo di “peer operator” per svolgere  le loro attività sia nelle scuole di appartenenza che in ambienti extra scolastici. "Prossimità" si estende oltre l'ambito giovanile, toccando le famiglie e fornendo loro strumenti e accompagnamento per navigare il complesso processo di formazione ed educazione dei figli. La gestione del progetto è affidata all'Associazione Santa Maria della Carità Onlus, ente che coordina i servizi della Caritas di Imola improntandoli sui valori evangelici e sul credo nel valore intrinseco di ogni individuo. In un'epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti e sfide inedite, "Prossimità" rappresenta una bussola per orientare i giovani verso un futuro luminoso, radicato nei valori di fraternità, autonomia e partecipazione attiva alla vita della comunità.  
 
TorinoIvrea, dar valore alla spesa come scelta
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Ivrea, dar valore alla spesa come scelta

Diocesi:
Ivrea
Località;
Ivrea
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 27.000
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Seconda annualità per il progetto della Caritas di Ivrea “Dar valore alla spesa come scelta e non come diritto o regalo”, che si propone di cambiare l’ottica del sostentamento alimentare verso i fragili del territorio. Il contributo assegnato è di 27mila euro. Il progetto “Dar valore alla spesa come scelta e non come diritto o regalo” della Caritas diocesana di Ivrea arriva alla sua seconda annualità di attuazione. Nel 2023  l'iniziativa si rivolge a circa novecento famiglie che possono beneficiare degli aiuti alimentari e di beni materiali attraverso un “emporio virtuale” fatto da un dialogo costante tra volontari e beneficiari per dare risposte ai bisogni. Questa iniziativa non si limita alla mera distribuzione di beni materiali; è piuttosto un viaggio verso la riconquista della dignità personale e dell'autonomia. L'uso di un "emporio virtuale" facilita un dialogo costante tra volontari e beneficiari, garantendo risposte mirate ai bisogni emergenti. Al di là dell'assistenza alimentare, il progetto ambisce a migliorare la qualità della vita dei beneficiari, segnando un primo passo verso la loro indipendenza. Da qui, anche il titolo del progetto, che ben inquadra la volontà di uscire dall’assistenzialismo per dare una mano alla completezza della persona e di tutto il suo essere nell’ambito della società e del territorio. La prima azione prevede di mettere i volontari in grado di fornire il nuovo modello di spesa ai beneficiari; in secondo luogo è prevista la gestione della distribuzione di biancheria personale e per la casa. Infine, il progetto prevede l’attuazione di un servizio di consegna a domicilio delle borse alimentari e dei pasti confezionati. La gestione operativa di “Dar valore alla spesa come scelta e non come diritto o regalo” è affidata alla “Agape Onlus”, associazione di solidarietà che svolge la sua attività nei settori dell’assistenza sociale e della beneficenza.
 
BolognaImola, il cammino di " Casa dolce casa"
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Imola, il cammino di " Casa dolce casa"

Diocesi:
Imola
Località;
Imola
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 29.000
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“Casa dolce casa” agisce per il terzo anno a beneficio delle persone che si trovano in difficoltà abitativa. Il contributo assegnato alla Caritas diocesana di Imola è di 29mila euro. Dalla sua fondazione nel 1980, la Caritas di Imola ha tessuto una rete di sostegno che abbraccia chi si trova in condizioni di vulnerabilità, trasformando le sfide in opportunità di crescita e inclusione. "Casa dolce casa" rappresenta una mano tesa, offrendo non solo un rifugio ma anche un trampolino di lancio verso un futuro più stabile e dignitoso per circa trenta persone senza dimora. L'innovazione sociale al cuore di questo progetto si manifesta attraverso la promozione di soluzioni abitative sostenibili, come l'acquisizione di appartamenti con affitto calmierato. L'obiettivo è duplice: fornire un tetto immediato a chi ne ha bisogno e, parallelamente, lavorare verso l'autosufficienza degli individui attraverso percorsi personalizzati di inclusione. La strategia di "Casa dolce casa" si basa sull'integrazione dei servizi esistenti, come il Centro di Ascolto diocesano e l'impegno dell'Associazione Santa Maria della Carità insieme a Homing First Impresa sociale ETS. Questa sinergia tra diversi attori sociali enfatizza l'importanza di una comunità educativa e solidale, contrastando l'emarginazione e promuovendo una cultura di mutuo aiuto. Attraverso iniziative come l'apertura del centro diurno "Rifugio Sofia" e l'attivazione di unità di strada anche durante il giorno, "Casa dolce casa" va oltre la semplice assistenza.
 
LatinaLatina, assistenza sanitaria gratuita per i più vulnerabili
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Latina, assistenza sanitaria gratuita per i più vulnerabili

Diocesi:
Latina - Terracina - Sezze - Priverno
Località;
Latina
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 35.000
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  L'iniziativa della Caritas di Latina intende sostenere le fasce più vulnerabili della popolazione offrendo loro un assistenza sanitaria. Il contributo erogato è di 35.000 euro. Il progetto ha la sua sede di attuazione presso l’Ambulatorio medico Caritas, strutturato in una sezione odontoiatrica ed in una di medicina generale, ed eroga importanti servizi sanitari gratuiti (ecografie e prestazioni di odontoiatria sociale) alle fasce più deboli della popolazione per le quali le liste d’attesa nel servizio pubblico sono particolarmente lunghe. La gestione operativa è affidata alla “Confraternita delle Stimmate di Cisterna”.
 
LatinaLatina, quando il lavoro diventa ponte di inclusione sociale
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Latina, quando il lavoro diventa ponte di inclusione sociale

Diocesi:
Latina - Terracina - Sezze - Priverno
Località;
Latina
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 45.000
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Destinatari del progetto “Lavoro e dignità del lavoro” della Caritas di Latina - Terracina - Sezze - Priverno sono cento immigrati, rifugiati, richiedenti asilo, famiglie e inoccupati. La gestione è affidata alla Confraternita delle Stimmate di Cisterna, braccio operativo della diocesi. Il contributo assegnato è di 45mila euro. Il progetto “Lavoro e dignità del lavoro” è stato pensato per dare continuità e sistematicità alle diverse attività e servizi che la Caritas diocesana da anni mette in atto nell’ambito “lavoro” con la finalità di porre il tema al centro delle azioni a supporto delle persone e dei loro bisogni. I servizi Caritas già attivi che vengono inclusi nel progetto sono rappresentati da uno “Sportello immigrati” contro lo sfruttamento lavorativo in agricoltura, presso il presidio Caritas di Borgo Hermada - Terracina, che offre orientamento ai servizi e tutela legale dei migranti impegnati nelle aziende agricole del territorio. Inoltre, è previsto uno “Sportello di orientamento al lavoro”, attivo presso il Centro di Ascolto diocesano di Latina, che offre servizi di ascolto, presa in carico e orientamento ai servizi territoriali a persone inoccupate, percorsi di formazione professionale in collaborazione con enti della formazione ed interventi di aiuto diretto per situazioni più problematiche ed emergenziali. Previsto anche uno “Sportello per il microcredito alle famiglie” che realizza colloqui per la concessione di misure di sostegno a persone in gravi o momentanee difficoltà finanziarie, sempre legate ad un’emergenza lavorativa, e un servizio non finanziario ausiliario di assistenza e monitoraggio per il microcredito imprenditoriale, in collaborazione con l’ente Nazionale per il Microcredito. Sarà avviato anche uno “Sportello per i percorsi di semi autonomia”, gestito in collaborazione con l’APS nuovi tragitti di Latina, che realizza progetti di inserimento lavorativo, tirocini, borse lavoro, formazione professionale per giovani immigrati neo maggiorenni.
 
LivornoLivorno, un tetto per l’autonomia con la Caritas
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Livorno, un tetto per l’autonomia con la Caritas

Diocesi:
Livorno
Località;
Livorno
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 38.700
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Il progetto "Semenzaio...per l'abitare" è l'accoglienza in housing led ed in semiautomonia di famiglie in difficoltà abitativa a Livorno. Il contributo assegnato è di 38.700 euro. Il progetto mira a creare un sistema territoriale integrato per aiutare le persone senza dimora a ritrovare la propria autonomia attraverso diversi servizi, tra cui l'intervento sociale di emergenza, il sostegno ai bisogni primari e le soluzioni abitative. L'iniziativa prevede anche la fornitura di kit personalizzati, come indumenti, prodotti per l'igiene e cibo, alle persone senza dimora, nonché il rafforzamento di  servizi esistenti, come quelli  a bassa soglia e centri di primo soccorso. Il programma “Housing First” si rivolge  alle persone senza dimora, consentendo loro di riconquistare la propria autonomia con  un supporto concreto nella  gestione dei  propri spazi abitativi con la fornitura di  utensili da cucina, piccoli elettrodomestici e soluzioni di archiviazione. Nel complesso, l'approccio "Housing First" e il progetto "Rete regionale per l'inclusione delle persone senza dimora" mirano a fornire un sostegno globale alle persone senza dimora, consentendo loro di riconquistare la propria autonomia e migliorare la qualità della vita.  
 
LatinaLatina, più cibo e più sostegno per chi non ha un pasto da mettere in tavola
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Latina, più cibo e più sostegno per chi non ha un pasto da mettere in tavola

Diocesi:
Latina - Terracina - Sezze - Priverno
Località;
Latina
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 40.000
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La quinta annualità del percorso “Date loro voi stessi da mangiare” si muove nella direzione di sviluppare e potenziare ulteriormente la rete dell’aiuto alimentare sul territorio. Il contributo assegnato alla Caritas di Latina - Terracina - Sezze - Priverno è di 40mila euro. Il progetto “Date loro voi stessi da mangiare” ha come obiettivo lo sviluppo della rete territoriale di distribuzione di cibo e aiuti materiali attraverso la realizzazione di un Hub diocesano a Latina, il potenziamento del servizio della mensa diocesana “Don Adriano Bragazzi” a Latina e le due mense parrocchiali di Cisterna di Latina e di Terracina. Si desidera inoltre migliorare qualitativamente la distribuzione degli alimenti presso le venticinque Caritas parrocchiali della diocesi. Il servizio delle mense, a partire dal difficile periodo della pandemia, è un servizio da asporto che solo nell’ultimo anno ha avuto un’utenza complessiva di circa duecento persone al giorno. Il progetto prevede inoltre il potenziamento e l’ottimizzazione dei servizi di distribuzione degli alimenti presso le venticinque Caritas parrocchiali della diocesi di Latina - Terracina - Sezze - Priverno, consolidando il collegamento e le connessioni della rete territoriale formata dalle Caritas parrocchiali (OPT nel sistema diocesano Fead con la Caritas diocesana (OPC del sistema Fead) e la rete dei Centri di Ascolto. Il progetto “Date loro voi stessi da mangiare” è indirizzato prevalentemente a mille famiglie socialmente ed economicamente vulnerabili per un totale di circa tremila persone, e la gestione è affidata alla Confraternita delle Stimmate di Cisterna di Latina, che gestisce i servizi della Caritas diocesana di Latina - Terracina - Sezze - Priverno.    
 
La SpeziaLa Spezia, nuovi sguardi di carità per le esigenze del territorio
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La Spezia, nuovi sguardi di carità per le esigenze del territorio

Diocesi:
La Spezia - Sarzana - Brugnato
Località;
La Spezia
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 130.000
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Il progetto “Sguardi di Carità” della Caritas di La Spezia - Sarzana - Brugnato si propone di rispondere ai bisogni alloggiativi, alimentari e di salute di persone senza dimora, famiglie e singoli. La gestione operativa è affidata all’Associazione “Mondo Nuovo Caritas ODV” insieme alla Cooperativa sociale “La Piccola Matita”, il contributo assegnato è di 130mila euro. Attraverso una sinergia tra "Mondo Nuovo Caritas ODV" e la Cooperativa sociale "La Piccola Matita", il progetto ambisce a un'azione coordinata. La creazione di un nuovo modulo di accoglienza presso la comunità dell'Orto rappresenta solo l'inizio; undici nuovi posti letto saranno dedicati a chi cerca rifugio da una tempesta abitativa sempre più impellente. Parallelamente, l'ampliamento degli Empori della Solidarietà e delle mense diocesane a La Spezia e Sarzana è la risposta diretta a un fenomeno di povertà alimentare in ascesa. Un segnale chiaro che la solidarietà può e deve innovarsi per affrontare sfide nuove e sempre più complesse. L'apertura di uno spazio ambulatoriale adiacente al nuovo dormitorio diocesano, nella "Cittadella della Pace", segna un ulteriore passo verso un approccio complessivo alla persona, offrendo assistenza sanitaria e psicologica a chi ne ha più bisogno. La Caritas diocesana, con il supporto dell'Osservatorio delle Risorse e delle Povertà, si impegna a coordinare queste azioni progettuali, mirando a una sinergia tra i nuovi servizi e quelli già in atto. Questa rete di solidarietà, alimentata da volontari e professionisti, è il cuore pulsante di un progetto che va oltre la mera assistenza, promuovendo percorsi di formazione e sensibilizzazione.
 
CatanzaroLamezia terme, la malattia mentale mai più un ostacolo alla vita
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Lamezia terme, la malattia mentale mai più un ostacolo alla vita

Diocesi:
Lamezia Terme
Località;
Lamezia Terme
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 40.000
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Un sistema di sostegno e potenziamento delle relazioni sociali nella comunità, per migliorare il benessere e la qualità della vita delle persone con disagio psichico. Il contributo assegnato al progetto “Mi ritorni in mente. In buona salute insieme” della Caritas di Lamezia Terme è di 40mila euro. Settimo anno di prosecuzione per il progetto “Mi ritorni in mente. In buona salute insieme”, un percorso nato per dimostrare concretamente quanto le piccole relazioni interpersonali possano diventare di grande supporto per i processi di solidarietà e inclusione, soprattutto se i beneficiari sono persone che vivono uno stato di malessere psichico. La riflessione nasce a partire dal periodo della pandemia, quando le persone affette da disagi psichici sono state ulteriormente messe ai margini o sono state costrette a vivere una situazione emergenziale che ha acuito la loro malattia. Il progetto “Mi ritorni in mente. In buona salute insieme” intende dare continuità alle attività in corso dedicate prevalentemente a venti persone con disagio e sofferenza mentale, al fine di proseguire con lo sviluppo delle autonomie personali, consolidare i risultati promossi dalla sperimentazione di “Budget di Salute” quale strumento di intervento innovativo ed integrato per lo sviluppo dei progetti terapeutici individualizzati, inserito in programmi rivolti a persone con problemi di salute mentale, disabilità e altre forme di fragilità. La gestione operativa del progetto è affidata all'Associazione "Comunità Progetto Sud", con le sue radici nel 1976 come comunità di vita condivisa tra persone con e senza disabilità. La loro visione di un mondo senza barriere e pieno di opportunità per tutti, indipendentemente dalle sfide individuali, è un principio guida che trasforma "Mi ritorni in mente" in un esperimento sociale di grande rilevanza. L'approccio adottato da questo progetto non si limita alla mera assistenza. È, invece, una celebrazione della dignità umana, dell'autonomia e della creatività individuale, sottolineando l'importanza di una comunità inclusiva che riconosce e accetta la diversità in tutte le sue forme. Attraverso l'innovativo "Budget di Salute", il progetto promuove piani terapeutici personalizzati che integrano perfettamente le necessità individuali con le risorse comunitarie disponibili, rappresentando un eccellente esempio di cura integrata e attenta.
 
LivornoLivorno, uno spazio per ripartire
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Livorno, uno spazio per ripartire

Diocesi:
Livorno
Località;
Livorno
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 31.600
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Il progetto ha come obiettivo fornire uno spazio dove i detenuti in permesso e le loro famiglie possano sentirsi a proprio agio, offrire percorsi di accompagnamento volti a creare occasioni di inclusione sociale sempre maggiore. Il contributo assegnato è di 31.600 euro. La Caritas Livorno ha avviato il progetto "Livorno, Semenzaio...per la giustizia", con l'ambizione di tessere nuovi percorsi di reintegrazione per detenuti ed ex detenuti, offrendo loro una seconda chance nella società.  Questo progetto è una vera e propria officina di opportunità, dove i beneficiari, insieme alle loro famiglie, sono incoraggiati a intraprendere un viaggio di trasformazione personale e collettiva. L'obiettivo è duplice: favorire l'inclusione sociale di chi è stato emarginato a causa del proprio passato giudiziario e sensibilizzare l'intera comunità sull'importanza del perdono e della seconda possibilità. In questo contesto, Caritas Livorno si pone come mediatore tra la società civile ei suoi membri più vulnerabili, promuovendo attivamente valori di giustizia sociale e dignità umana. Attraverso percorsi di accompagnamento personalizzati, il progetto aspira a riscrivere storie di vita segnate dall'errore, trasformandole in narrazioni di riscatto e contributo attivo alla comunità.
 

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