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CatanzaroLamezia Terme, un percorso per imparare ad essere cittadini
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Lamezia Terme, un percorso per imparare ad essere cittadini

Diocesi:
Lamezia Terme
Località;
Lamezia Terme
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 5.000
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Il progetto “DiventiAmo Cittadini della Caritas di Lamezia Terme offre la possibilità ai giovani del territorio di vivere esperienze formative a livello personale e lavorativo. Il contributo assegnato è di 5mila euro. Anche per l’anno 2023 la Caritas diocesana di Lamezia Terme intende promuovere l’anno di Volontariato Sociale, proponendo il progetto “DiventiAmo Cittadini”. L’obiettivo della progettualità è quello di dare l’opportunità a quattro giovani del territorio di vivere un’esperienza di volontario all’interno delle Opere Segno della diocesi. I giovani coinvolti saranno sostenuti durante tutto il loro percorso, al fine di orientarli al meglio e sostenerli nelle loro scelte. I ragazzi saranno costantemente supportati dagli operatori e dai volontari della Caritas diocesana ed entreranno gradualmente in contatto con le difficili realtà che incontreranno nelle differenti sedi in cui svolgeranno servizio. Avranno un ruolo complementare a quello degli operatori, collaborando con loro e supportandoli nell’accoglienza, nell’ascolto, nell’orientamento e nella presa in carico delle persone fragili e svantaggiate che vivono nel territorio diocesano. Il tutto, per accrescere in loro il senso e i valori della vita cristiana, civile e sociale e per far sì che vivano un’esperienza di vita comunitaria insieme ad altri giovani della comunità locale. Saranno inoltre da supporto ai servizi diocesani secondo il principio della “circolarità” da sempre adottato - nella Caritas e nella diocesi tutta - ed opereranno nelle sedi del Centro di Ascolto, della Lavanderia Solidale, del dormitorio, della Mensa diocesana e dei depositi alimenti AGEA.
 
BolognaImola, il cambiamento parte dalla scuola
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Imola, il cambiamento parte dalla scuola

Diocesi:
Imola
Località;
Imola
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 10.000
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 Il progetto “SpreCARE?” della Caritas diocesana di Imola, in continuazione con quello dello scorso anno, é rivolto a cento giovani del territorio. Il contributo assegnato è di 10mila euro.

“SpreCARE?”, è un gioco di parole che vuole sottolineare il cambio di paradigma che si auspica. Dalla cultura dello scarto alla cura, dall’economia lineare all’economia circolare, sull’onda del motto “I care”, come nella “scuola” di Barbiana di don Lorenzo Milani. Lo scorso anno nacque il desiderio di riproporre un progetto di promozione del volontariato, rivolto alle scuole secondarie. L’interlocuzione tra gli uffici pastorali ha esteso i contenuti alla promozione della cura, dall’ambiente alla persona, in adesione alla “Laudato sì” e alla “Fratelli tutti”, ma anche agli obiettivi di ecologia e sviluppo sostenibile sanciti dall’Agenda 2030 dell’ONU. Dopo il successo del primo anno, si vuole proseguire il percorso, estendendolo anche ai gruppi giovanili presenti in diocesi. Nel percorso si declinano quattro grandi ambiti: intercultura, giustizia sociale ed economica, ambiente, diritti umani. Per ciascuno di questi settori  il progetto propone diversi incontri di conoscenza, approfondimento e varie attività di service learning nelle classi terze e quarte degli istituti di secondo grado. Le attività di volontariato svolte presso Caritas e Fondazione Missio saranno il veicolo per una lettura dei bisogni del territorio. La progettazione partecipata sarà condotta dai giovani, con il coinvolgimento degli operatori durante il servizio svolto per elaborare un documento di sintesi sui bisogni del territorio da presentare alle istituzioni.
 
LatinaLatina, la Caritas mette “in rete” l’intero territorio
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Latina, la Caritas mette “in rete” l’intero territorio

Diocesi:
Latina - Terracina - Sezze - Priverno
Località;
Latina
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 10.000
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  La Caritas diocesana di Latina - Terracina - Sezze - Priverno lavora per il secondo anno al progetto “Mettiamoci in rete”: sarà principalmente potenziata l’osservazione del territorio, perché le risposte offerte siano più puntuali ed efficaci. Il contributo assegnato è di 10mila euro. Il progetto “Mettiamoci in rete” della Caritas diocesana di Latina - Terracina - Sezze - Priverno nasce con lo scopo di potenziare la funzione di osservazione, lettura e analisi del territorio e della comunità intera. Lo snodo dell’intero progetto è il potenziamento dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse, inteso come luogo e strumento per la messa in rete delle Caritas parrocchiali, per valorizzare la funzione dell’ascolto e per aggregare i servizi della Caritas diocesana. La finalità di restituire alla comunità un’attenta lettura del contesto si innesta nel percorso messo in atto nella diocesi di Latina - Terracina - Sezze - Priverno, un’attività di coordinamento e lavoro in rete con i soggetti del welfare. Gli obiettivi principali del progetto possono essere inquadrati in quattro principali direttrici. In primis ci si propone di potenziare la funzione dell’ascolto attraverso la nascita di cinque Centri di Ascolto foranei, poi di consolidare i processi di osservazione in modo da intercettare in maniera capillare le esigenze, le istanze ed i bisogni che il territorio suggerisce. In terzo luogo, ci si prefigge di approfondire meglio la conoscenza dello stesso territorio, con le sue peculiarità, le sue criticità e i suoi punti di forza. Infine, il quarto obiettivo del progetto “Mettiamoci in rete” è quello di redigere un rapporto e uno studio sulle povertà e sul profilo della diocesi di appartenenza.
 
LivornoLivorno, nuovi orizzonti per la promozione Caritas
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Livorno, nuovi orizzonti per la promozione Caritas

Diocesi:
Livorno
Località;
Livorno
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 59.700
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Un “Semenzaio…per la promozione Caritas”: il progetto della Caritas diocesana di Livorno agisce su più livelli, con lo scopo di divulgare le attività caritative sul territorio. Il contributo assegnato è di 59.700 euro. Il “Semenzaio” è più di un semplice progetto di assistenza; è una strategia per tessere una rete di supporto e solidarietà che permea l'intera comunità. Tra gli obiettivi principali vi è il rafforzamento dei collegamenti con le realtà parrocchiali, la sensibilizzazione su tematiche urgenti come la circolarità e la lotta allo spreco alimentare e l'animazione del tessuto sociale tramite laboratori creativi nelle scuole e nelle parrocchie. Il cuore pulsante di questa iniziativa è l'emporio solidale, che si prefigge di essere non solo un punto di distribuzione di beni, ma un centro di educazione al consumo responsabile e alla condivisione. Attraverso la promozione del volontariato, in particolare tra i giovani, e l'organizzazione di momenti di riflessione, il progetto punta a generare una trasformazione culturale che valorizza il servizio e la cura reciproca come pilastri della comunità.  
 
Carbonia-IglesiasIglesias, Vangelo e creatività in ottica sinodale
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Iglesias, Vangelo e creatività in ottica sinodale

Diocesi:
Iglesias
Località;
Iglesias
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 30.000
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Secondo anno per il progetto “Ultimi, Vangelo e creatività pastorale in Sardegna” della Caritas di Iglesias, che prosegue nell’intento di animare il territorio in ottica sinodale. Il contributo assegnato è di 30mila euro. Il progetto “Ultimi, Vangelo e creatività pastorale in Sardegna” si pone l’obiettivo di proseguire la promozione organica e sistematica della pastorale della carità nella realtà ecclesiale e civile delle diocesi sarde, sviluppata in quest’ultimo decennio e sotto l’impulso del cammino sinodale. L’impostazione generale dell’idea ha come scopo il lavoro di rafforzamento sia dei processi che dei prodotti avviati e realizzati con la precedente annualità. Sono tre le dimensioni del lavoro: osservazione, comunicazione e formazione puntando a una lettura attenta e sensibile del disagio emergente. L'attenzione si concentra non solo sulle difficoltà immediate, ma anche sul potenziale insito nelle risorse locali, formalmente riconosciute e non, con l'obiettivo di tessere una rete di solidarietà capace di sostentare e ispirare la comunità. L'impulso formativo si rivolge a operatori pastorali e volontari, intesi come pilastri di un rinnovamento che trae ispirazione diretta dalle "Tre vie" indicate da Papa Francesco, integrando le direttive in un piano formativo che nutre e rafforza l'identità Caritas, sia all'interno delle strutture diocesane che nel dialogo con il mondo esterno. Sarà inoltre potenziata la comunicazione come elemento di rafforzamento e di promozione dell’identità Caritas, tendendo a sviluppare la promozione organica e sistematica della pastorale della carità nella realtà ecclesiale e civile delle diocesi sarde.
 
TorinoIvrea, un viaggio di condivisione e crescita
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Ivrea, un viaggio di condivisione e crescita

Diocesi:
Ivrea
Località;
Ivrea
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 9.000
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Arriva al secondo anno il progetto della Caritas di Ivrea “Incontri e condivisione nell’animazione della comunità” che affronta diverse tematiche sulla necessità di animare la comunità come modello di cambiamento. Il contributo assegnato è di 9mila euro. Questo progetto mira a rafforzare la coesione sociale attraverso la relazione e la condivisione, facendo leva sulle dinamiche comunitarie per innescare un vero e proprio cambiamento. Al centro vi è l'idea che attraverso l'incontro e lo scambio tra individui si possa generare un nuovo tessuto sociale, più resiliente e solidale. La pandemia ha lasciato segni indelebili sul territorio, aggravando le povertà culturali e materiali e ponendo nuove sfide al senso di appartenenza comunitario. Il progetto si articola su più fronti: dall'indirizzo delle povertà emergenti alla motivazione dei volontari, fino all'importanza di ascoltare e comprendere le diverse forme di disagio presenti nella comunità. È prevista una particolare attenzione verso la formazione, con un percorso che prosegue gli sforzi dell'anno precedente e si concentra su temi cruciali quali l'appartenenza a un gruppo e l'animazione comunitaria. Il valore di questo progetto risiede non solo nel suo impatto immediato sulle persone coinvolte ma anche nella sua capacità di ispirare altri contesti, dimostrando come la cura delle relazioni comunitarie possa effettivamente tradursi in un benessere collettivo più ampio e profondo.
 
Reggio CalabriaLocri, un dormitorio che sa di casa
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Locri, un dormitorio che sa di casa

Diocesi:
Locri - Gerace
Località;
Locri
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 42.000
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Arriva al secondo anno il progetto della Caritas diocesana di Locri - Gerace “Pandocheion - Casa che accoglie”, un dormitorio che apre le sue porte a donne violate e le aiuta a ricostruire la loro vita. Il contributo assegnato è di 42mila euro. Il progetto “Pandocheion - Casa che accoglie” è un percorso gestito da Caritas. Consiste in un dormitorio, situato a Locri, destinato a circa centoquaranta persone senza dimora, in particolare donne vittime di violenza. Recentemente ristrutturata  la struttura è divisa in unità abitative, con cucina, televisore, accesso a un cortile, per ricreare un ambiente familiare. Il progetto si distingue per l'integrazione di servizi specializzati, tra cui ascolti protetti e attività focalizzate sul benessere dei minori. Un'équipe multidisciplinare, composta da psicologi, educatori e animatori, lavora in sinergia con la Polizia di Stato e gli sportelli antiviolenza per offrire un supporto completo ed un  luogo protetto dove le donne abusate o violate, psicologicamente o fisicamente, si sentano accolte e tutelate. Senza doversi recare necessariamente in commissariato, luogo asettico che in alcuni casi incute timore o vergogna, le donne possono infatti - qualora ne abbiano intenzione - denunciare le rispettive situazioni di violenza oppure raccontarle ad agenti ed operatori, di modo che possano essere ascoltate ed aiutate. Tutto mentre i bambini sono opportunamente distratti ed accolti in una stanza giochi pensata per loro. L'impegno di Locri nel rafforzare questa casa di accoglienza trascende il semplice alloggio per abbracciare una visione più ampia della comunità come famiglia estesa, una visione che è profondamente radicata nei valori cattolici di cura e protezione per i più vulnerabili.
 
Reggio CalabriaLocri, il carcere profuma di sapone
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Locri, il carcere profuma di sapone

Diocesi:
Locri - Gerace
Località;
Locri
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 53.000
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La Caritas di Locri - Gerace promuove l’inclusione e il lavoro dei detenuti della casa circondariale del territorio con il progetto “Pro.me. - profeti di speranza, mendicanti di riconciliazione”, a cui è stato assegnato un contributo di 53mila euro. Il progetto "Pro.me - Profeti di speranza, mendicanti di riconciliazione",  promosso e realizzato dalla Caritas di Locri - Gerace, è un'iniziativa che coniuga riabilitazione e speranza, in un contesto tanto difficile quanto quello carcerario. L'iniziativa si svolge all'interno della casa circondariale di Locri, impegnando i detenuti in attività che vanno oltre la semplice occupazione temporanea, trasformandosi in vere e proprie opportunità di riscatto personale e collettivo. Uno degli aspetti più innovativi del progetto è la creazione di un laboratorio per la produzione di biocosmesi. Qui, i detenuti lavorano con materie prime naturali e sostenibili, imparando non solo le tecniche di produzione ma anche i valori di un'etica lavorativa rispettosa dell'ambiente e della dignità umana. I prodotti realizzati sono completamente naturali, privi di sostanze nocive e non testati su animali, segnando un importante passo verso la responsabilizzazione e la sensibilizzazione ambientale dentro e fuori le mura del carcere. Parallelamente, il progetto promuove la creazione di una cooperativa di tipo B per la  gestione di un chiosco di fiori situato all'esterno del carcere, un simbolo di bellezza e rinascita che rafforza il legame tra i detenuti e la comunità esterna. Così i detenuti hanno la possibilità di essere reintegrati nella società, offrendo anche un contributo tangibile alla bellezza e al benessere del territorio. Attraverso queste attività, "Pro.me" non solo fornisce ai detenuti le competenze per un possibile futuro lavorativo post-detenzione, ma contribuisce anche a costruire un ponte tra due mondi spesso visti come irrimediabilmente separati. È un esempio eloquente di come la fede, l'innovazione e la solidarietà possano convergere per tessere trame di speranza in ambienti altrimenti privi di prospettive.
 
MessinaMessina, un benessere “di prossimità” verso coloro che hanno più bisogno
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Messina, un benessere “di prossimità” verso coloro che hanno più bisogno

Diocesi:
Messina - Lipari - Santa Lucia del Mela
Località;
Messina
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 90.000
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Trenta persone sole, che presentano gravi problemi di emarginazione e deprivazione sociale, familiare ed economica, sono le beneficiarie del progetto “Benessere di prossimità” della Caritas di Messina - Lipari - Santa Lucia del Mela. Il contributo assegnato è di 90mila euro. Un “Benessere di prossimità” per farsi il più possibile prossimi alle persone del territorio che per i motivi più svariati non riescano a badare da sole a sé stesse ed abbiano bisogno di un supporto per migliorare la propria qualità di vita. L'intervento è mirato: dai malati terminali alle famiglie che lottano contro la deprivazione economica e sociale, il progetto si fa carico di alleviare il peso di chi si trova in difficoltà estrema. La gestione di questo ambizioso progetto è affidata alla cooperativa sociale e all'associazione di volontariato "Santa Maria della Strada" , che si dedica non solo all'assistenza diretta, ma anche alla sensibilizzazione e alla prevenzione su temi di grande rilevanza sociale. Il "Benessere di prossimità" comprende anche momenti di sollievo temporaneo per i nuclei familiari affaticati dalla cura di membri non autosufficienti, prospettando soluzioni di accoglienza a medio e lungo termine che possano migliorare significativamente la qualità della vita dei beneficiari.  Inoltre, è prevista un’opera di facilitazione volta ad un accesso semplificato ai servizi riguardanti la salute, con un sostegno a specifiche attività assistenziali socio - sanitarie di prossimità.
 
PalermoMonreale, ago e filo per imbastire il futuro
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Monreale, ago e filo per imbastire il futuro

Diocesi:
Monreale
Località;
Monreale
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 95.000
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  Il progetto “Miryam - Sartoria sociale ecclesiastica” prevede l’avvio di un laboratorio di sartoria altamente specializzato per l’acquisizione di competenze nella realizzazione, restauro, conservazione e recupero di tessuti e paramenti sacri, rivolto a quindici persone disoccupate. Il contributo assegnato alla Caritas di Monreale è di 95mila euro. Il percorso laboratoriale, della durata complessiva di seicento ore, è suddiviso in tre corsi al termine di ognuno dei quali è prevista l’acquisizione di competenze spendibili, a diversi livelli, sul mercato del lavoro. I partecipanti che arriveranno al termine del percorso saranno accompagnati nella creazione di un’impresa sociale che gestirà la futura sartoria sociale ecclesiastica, mentre per gli altri partecipanti è previsto un accompagnamento nella ricerca di lavoro. L’individuazione dei beneficiari e l’accompagnamento degli stessi sarà garantita dalla sinergia con il progetto “Rete dei Centri d’ascolto” in cui operano psicologi, assistenti sociali, animatori e legali che avranno il compito di monitorare i bisogni dei beneficiari e valutare anche l’erogazione dei contributi economici previsti dal progetto, finalizzati a sostenere i corsisti nel percorso formativo. Il progetto prevede anche la creazione di un “Creative Living Lab”, laboratorio di comunità nel quale favorire l’incontro tra le persone in condizioni di fragilità e il territorio, attraverso la partecipazione ad iniziative culturali e creative su temi di riuso e riciclo dei beni, sostenibilità ambientale, self–empowerment, autonomia e indipendenza economica, autoimprenditorialità, comunità generative e solidarietà. Un’azione specifica del progetto è dedicata alla creazione di partenariati locali, con il coinvolgimento delle principali organizzazioni di categoria, di imprese già operanti nel settore, dell’Università di Palermo e della Facoltà teologica di Sicilia, delle Pastorali della Famiglia e del Lavoro.  
 
BariMolfetta, quando la moda fa il buono e il bello
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Molfetta, quando la moda fa il buono e il bello

Diocesi:
Molfetta - Ruvo - Giovinazzo - Terlizzi
Località;
Molfetta
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 5.000
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L'opera "Quando la moda fa il buono e il bello" è un'iniziativa promossa dalla Caritas Diocesana di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo e Terlizzi, che ha ricevuto un finanziamento di 5.000,00 euro per l'anno 2023. Questo progetto si colloca all'interno delle attività della "Boutique solidale", un servizio di distribuzione e ritiro di abbigliamento gestito dalla Caritas diocesana, il cui obiettivo è quello di offrire vestiario a persone in condizioni di bisogno, promuovendo al contempo la sostenibilità e il riutilizzo di capi di abbigliamento. La "Boutique solidale" non è un semplice negozio di vestiti usati; è una piattaforma dove il bello si intreccia con il buono, promuovendo non solo la distribuzione di abbigliamento a chi ne ha  bisogno, ma anche la cultura del riutilizzo e del minor spreco. Questo modello di carità è tanto più rilevante in un'epoca che vede il consumismo e lo spreco crescere a ritmi allarmanti. Proprio qui, la moda e la solidarietà si incontrano per offrire una soluzione pragmatica e rispettosa dell'ambiente. Il progetto ha una doppia valenza: da una parte, fornisce assistenza immediata a chi si trova in difficoltà, dall'altra, educa la comunità sull'importanza di pratiche sostenibili. La "Boutique solidale" diventa così un luogo di incontro per chi dona e per chi riceve, dove ogni capo di abbigliamento racconta una storia di generosità e rispetto per il pianeta. La responsabilità di questo progetto va oltre la mera distribuzione di vestiario; è un impegno educativo che mira a sensibilizzare le persone sulla necessità di un cambiamento nei consumi e nelle abitudini quotidiane.
 
TrapaniMazara del Vallo, la Chiesa che abbraccia le famiglie tra inclusione e sostegno
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Mazara del Vallo, la Chiesa che abbraccia le famiglie tra inclusione e sostegno

Diocesi:
Mazara del Vallo
Località;
Mazara del Vallo
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 110.000
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Tra le iniziative del progetto “Chiesa, famiglia di famiglie” della Caritas di Mazara del Vallo anche il sostegno al consultorio familiare “Famiglia insieme”, che affronta le richieste di supporto familiare e di prevenzione del disagio giovanile. Il contributo assegnato è di 110mila euro. Quale accoglienza e quale aiuto possono essere offerti dalla comunità parrocchiale? E ancora: le nostre famiglie sono stimolate e sostenute nel creare e animare reti di prossimità per ridare alla parrocchia la connotazione di “Chiesa che vive tra le case degli uomini”? A queste e ad altre domande risponde il progetto pluriennale della Caritas diocesana di Mazara del Vallo “Chiesa, famiglia di famiglie” pensato per i nuclei familiari del territorio. Azioni che ruotano intorno a un Centro Polivalente per le Famiglie, all’interno di un percorso, arrivato nel 2023 alla sua settima annualità, che intende potenziare questo luogo inclusivo ed integrante attorno a cui si sviluppano tutte le direttrici del programma. Un progetto che la “Fondazione San Vito Onlus” e la Caritas di Mazara del Vallo promuovono in collaborazione con alcune parrocchie della diocesi e con la Commissione diocesana per la Pastorale Familiare. Incontri di formazione ma, soprattutto, un percorso condiviso che guarda con attenzione alle famiglie e in generale all’aiuto verso chi ha bisogno. È previsto un servizio di consulenza sociale e psicologica, la scuola per genitori, i laboratori socio - educativi rivolti ai giovani, le attività di aggregazione per gli anziani, le attività laboratoriali rivolte alle donne, il servizio di accoglienza e di animazione rivolto ai bambini da tre ai dieci anni. Verrà anche implementato il progetto di adozione dei figli universitari di famiglie indigenti che per motivi economici sono costretti a rinunciare agli studi.
 
BariMolfetta, combattere la povertà educativa
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Molfetta, combattere la povertà educativa

Diocesi:
Molfetta - Ruvo - Giovinazzo - Terlizzi
Località;
Molfetta
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 54.900
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Strade della felicità” nasce per indirizzare i giovani del territorio e contrastare la povertà educativa: è il progetto della Caritas diocesana di Molfetta - Ruvo - Giovinazzo - Terlizzi a cui è stato assegnato un contributo di 54.900 euro. La Caritas diocesana di Molfetta lavora da diversi anni sull’emergenza educativa: alla luce dello studio e dell’osservazione dei bisogni, emerge sul territorio una condizione di minori in stato di vulnerabilità e deprivazione socio-culturale. Il progetto “Le strade della felicità” rappresenta lo sviluppo di una serie di azioni specifiche in base ai singoli territori di Giovinazzo, Terlizzi e Ruvo di Puglia a favore di circa cento minori a rischio di devianza per offrire opportunità di crescita, di formazione, sostenendo anche il benessere delle famiglie dei ragazzi presi in carico mediante il supporto alle relazioni e all’affettività. Nel territorio di Giovinazzo si vuole sostenere l’avvio di un centro polivalente per venticinque minori e azioni di supporto alla genitorialità e mediazione dei conflitti per le famiglie dei minori presi in carico. A Terlizzi si intende attivare un servizio pomeridiano per circa cinquanta minori tra i dieci e i sedici anni nei luoghi più frequentati dai ragazzi. A Ruvo di Puglia un percorso di didattica ambientale ed alimentare rivolto a venti minori sia italiani che stranieri con attività indoor e outdoor. La gestione del progetto “Le strade della felicità” è affidata alla Cooperativa Sociale “Stola e Grembiule” Onlus, braccio operativo della Caritas diocesana di Molfetta - Ruvo - Giovinazzo - Terlizzi, impegnata su fronte della tutela delle persone in condizioni di vulnerabilità e fragilità, in iniziative di sensibilizzazione e formazione sui temi della pace, non violenza e solidarietà.
 
ModenaModena, verso un’ecologia della vita quotidiana
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Modena, verso un’ecologia della vita quotidiana

Diocesi:
Modena - Nonantola
Località;
Modena
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 200.000
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Il progetto “Verso un’ecologia della vita quotidiana” promuove una responsabilità condivisa dell’abitare, a partire dalla sperimentazione di un modello di accompagnamento educativo con trentacinque nuclei locatari. La gestione del progetto é in carico alla stessa Caritas di Modena - Nonantola, il contributo assegnato è di 200mila euro. I beneficiari del progetto saranno anziani, immigrati, famiglie con problemi di sovraffollamento, con situazioni debitorie verso proprietà e condominio e di conflittualità con il vicinato in un grande complesso condominiale di un quartiere che registra difficoltà abitative nella città di Modena. Per poter assolvere all’obiettivo definito in un’ottica di responsabilità sociale condivisa, la Caritas di Modena  ha creato lo strumento del “Termometro sociale” che misura il grado di responsabilità riguardo all’abitare esercitata dai diversi attori coinvolti. Tale strumento ha riscosso anche l’interesse del Comune di Modena - Servizio Sociale e Politiche abitative che ha deciso di essere partner del progetto. Ciascuno dei nuclei assegnatari degli alloggi stipulerà un patto educativo, co-costruito insieme alla Caritas, che comprenderà impegni condivisi per la corretta conduzione dell’appartamento, l’attenzione responsabile dei consumi energetici e la corretta coesistenza con gli altri condomini. Si sosteranno anche con buoni spesa i nuclei più bisognosi, proprio per permettere loro di saldare le spese non procrastinabili. Si prevedono anche incontri formativi legati ai temi di risparmio energetico e corretta gestione dei consumi, riguardo alle agevolazioni esistenti e le opportunità di sostegno al reddito. Infine, sono previste attività di animazione della comunità locale con l’offerta di interventi culturali in diverse sedi e spazi pubblici del quartiere.
 
CuneoMondovì, work in progress per quaranta inoccupati
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Mondovì, work in progress per quaranta inoccupati

Diocesi:
Mondovì
Località;
Mondovì
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 120.000
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Il progetto “Lavori in corso” nella sua seconda annualità” si pone l’obiettivo di accompagnare quaranta persone inoccupate a migliorare le condizioni di vita attraverso percorsi individualizzati di orientamento al lavoro e tirocini formativi. Il contributo assegnato alla Caritas di Mondovì è di 120mila euro. Il progetto  sebbene presentato in ambito lavoro, prevede interventi anche in ambito casa, in continuità con il progetto “Abitare” realizzato nel triennio 2019-2021. “Lavori in corso” si pone l’obiettivo di rafforzare gli interventi in ambito lavoro, accompagnando quaranta persone inoccupate a migliorare le condizioni di vita attraverso percorsi individualizzati di orientamento al lavoro e tirocini formativi. Il progetto prevede azioni di sistema e azioni di comunità rivolte alla Chiesa locale e al territorio. In particolare: le “Azioni di sistema” sono realizzate attraverso incontri di condivisione della cabina di regia del progetto, attività di coordinamento degli interventi di contrasto all’esclusione sociale sul territorio diocesano e attività di formazione per operatori Caritas e altri operatori della rete; i “Lavori in corso” sono rappresentati da interventi di supporto all’inserimento lavorativo, di accoglienza abitativa e incontri periodici di monitoraggio con le Caritas parrocchiali, con la “Commissione Emergenza abitativa e con il CSSM, il Comune di Mondovì, il CFP, il CPIA locali; le “Azioni di comunità” prevedono attività di informazione, animazione e sensibilizzazione e ricerca di aziende disponibile ad accogliere tirocini. Per quanto riguarda l’ambito casa, il progetto va ad integrare le risorse messe a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo. Il progetto è realizzato dalla Caritas di Mondovì e dall’associazione “Amici della Cittadella della Carità ODV”, in qualità di co-gestore.
 

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