GrossetoGrosseto, la casa di Rut come porto sicuro per donne maltrattate
Indietro
Grosseto, la casa di Rut come porto sicuro per donne maltrattate
- Diocesi:
- Grosseto
- Località;
- Grosseto
- Ambito:
- Carità
- Destinati:
- € 45.000
Il progetto assiste donne che si trovano in stato di emergenza abitativa o che siano vittime di violenze o maltrattamenti, mediante la messa a disposizione di alloggi di accoglienza e la realizzazione di percorsi personalizzati di sostegno. Il contributo assegnato alla Caritas diocesana di Grosseto è di 45mila euro.
Il progetto “La casa di Rut” della Caritas diocesana di Grosseto, in continuità con le precedenti annualità, intende proporre attività di presa in carico e l’accoglienza di donne sole o con figli minori che si trovano in una situazione di emergenza abitativa o che siano vittime di violenza o maltrattamenti, familiari e non. Continuerà anche il sostegno verso donne che vivono al proprio domicilio, ma che attraversano situazioni di particolare disagio. Si pensa ad esempio a vittime di violenza, monogenitoriali senza occupazione, donne inoccupate a basso reddito con figli minori a carico oppure a situazioni similari che portino ad un disagio economico e sociali. Donne che verranno assistite attuando anche a loro beneficio alcuni percorsi personalizzati di sostegno ed empowerment.
All’interno del progetto “La casa di Rut” si prevede inoltre di facilitare l’inserimento lavorativo delle donne prese in carico inoccupate o disoccupate, mediante la sperimentazione di un piccolo laboratorio di sartoria ed un’attività di supporto mirata alla partecipazione a corsi di formazione. Sarà potenziato infine anche il sostegno extrascolastico per i minori, aggiungendo al supporto allo studio pomeridiano, anche la formazione all’uso corretto del computer, di internet e dei social network e la promozione di sani stili di vita, anche con la frequenza ad attività sportive e ricreative.