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Genova, quando il cibo diventa ponte tra diverse realtà

Diocesi:
Genova
Località;
Genova
Ambito:
Carità
Destinati:
€ 120.000
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La solidarietà si manifesta in molti modi, ma quando passa attraverso il cibo, assume un sapore unico, capace di unire, confortare e rivoluzionare.  Il contributo assegnato è di 120mila euro. Il  percorso intrapreso da "Il cibo che unisce" della Caritas diocesana di Genova,  giunto al suo secondo anno di attività si dimostra più che mai un esempio di come l'alimentazione possa diventare un veicolo di inclusione sociale e di supporto concreto per chi vive in situazioni di precarietà.  Il progetto si articola in tre azioni principali: la "Mensa di città", il "Refettorio di Levante" e la "Spesa accompagnata". La Mensa non si limita a fornire pasti: è anche un laboratorio di inclusione lavorativa, grazie alla collaborazione con la Cooperativa Sociale Emmaus, che coinvolge persone svantaggiate nella preparazione dei pasti. In tal modo non solo fornisce un sostegno immediato a chi ha bisogno, ma apre anche percorsi di reinserimento sociale e lavorativo, fondamentali per un recupero della dignità personale. Il Refettorio di Levante, invece, si focalizza sull'importanza della formazione, offrendo corsi specifici ai volontari di cucina per garantire che il cibo preparato sia non solo nutriente ma anche un mezzo per trasmettere valori di cura e attenzione verso gli altri. La sperimentazione della "Spesa accompagnata" mira a rafforzare il senso di comunità, offrendo sostegno non solo alimentare ma anche emotivo a chi, pur avendo un tetto, vive in condizioni di difficoltà economica. Questo approccio multidimensionale al tema dell'assistenza alimentare mostra come sia possibile rispondere alle esigenze immediate delle persone in difficoltà, promuovendo al contempo percorsi di autonomia e inclusione
 

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