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Un intervento sull’emergenza e il disagio abitativo, sul territorio diocesano di Imola: lo prevede il progetto “Il Settimo giorno”, giunto alla seconda annualità, che intercetta centocinquanta famiglie. Per realizzarlo, è stato assegnato all’impresa sociale Homing First un contributo di 50mila euro. A giudicare dall’osservazione e dati rilevati attraverso i Centri d’Ascolto della Caritas, l’emergenza e il disagio abitativo risultano particolarmente gravi sul territorio diocesano di Imola. A partire da questa critica condizione si è deciso di mettere in campo un intervento concreto e mirato. È il progetto “Il Settimo giorno”, giunto alla seconda annualità, che intercetta potenzialmente centocinquanta famiglie e costituisce una tappa importante della scelta della diocesi. Si occuperà della sua realizzazione l’impresa sociale Homing First. Nel corso del primo anno è stato completato l’Asilo notturno “Casa Benedetto Labre”, una struttura di prima accoglienza unica sul territorio. Ed è stata positivamente avviata un’esperienza di housing sociale, attraverso la sistemazione di famiglie in condizione di emergenza abitativa presso appartamenti ottenuti a canoni agevolati da enti pubblici e da privati, concessi ai beneficiari ad un prezzo di locazione pari al 50% di quello di mercato, nonché attraverso l’offerta di servizi di mediazione sociale e accompagnamento. Con questa seconda annualità del progetto, si prevede inoltre il rafforzamento delle attività già in corso e la costituzione di una impresa sociale dedicata al contrasto del disagio abitativo nella città di Imola.