Mensa Caritas a San Ferdinando: non solo un pasto caldo, ma accoglienza, ascolto, condivisione.
La mensa di San Ferdinando in provincia di Reggio Calabria, insieme all’Emporio Solidale e al Centro d’ascolto diocesano, è un porto sicuro dove chiunque ne abbia necessità può approdare e ritrovare accoglienza e nuova dignità.
È una delle opere-segno della Caritas di Oppido Mamertina Palmi. Fornisce pasti caldi, e conforto a famiglie in difficoltà economica e migranti residenti sul territorio. Con cadenza bi-settimanale, i volontari preparano circa 400 pasti per le famiglie svantaggiate e i più fragili.
ricevuti
I numeri del progetto
I valori del progetto

Un pasto caldo, pieno di umanità.
Preparare ed offrire un pasto caldo a qualcuno è, nella quotidianità di tutti, un gesto d’amore. Questa dimostrazione di cura e conforto, in un’opera, si manifesta ancora di più: i volontari della Mensa diocesana di San Ferdinando dedicano ogni giorno il loro tempo alle persone bisognose offrendo loro non solo un pasto caldo, ma la certezza di essere accolte e di trovare sempre qualcuno disposto ad ascoltarle e sostenerle nelle tante difficoltà quotidiane.

Un posto per tutti.
La mensa diocesana accoglie tutti senza alcuna distinzione: famiglie in difficoltà economica, immigrati, donne sole, ragazze madri, e chiunque si trovi a vivere un momento di grave fragilità. La presenza delle Suore della Carità, che con la loro vicinanza e dedizione sono sempre pronte a donare supporto e parole di conforto, aggiunge ulteriore valore all’opera, creando un ambiente in cui ciascuno si sente nutrito materialmente e spiritualmente.

La cultura della condivisione.
“L’amore dona amore”. È ciò che accade ogni volta che un ospite restituisce l’accoglienza ricevuta, condividendo la propria cultura e le proprie tradizioni. Uno scambio profondo di luoghi e radici, un’interculturalità che nella Mensa diocesana vive attraverso la preparazione e il consumo di pasti tradizionali di altri luoghi. Ma non solo. Come nel caso di Oname, ragazza ospite della mensa, che dopo aver ricevuto aiuto, ha desiderato contribuire aiutando gli altri nell’integrazione linguistica. Uno scambio interculturale che va quindi oltre il cibo, coinvolgendo abitudini, lingua e usanze, creando legami di amicizia duraturi tra le persone e generando una cultura che unisce e arricchisce.