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Tursi, ” Liberi di sognare”

Caritas diocesana

Il progetto “Liberi di sognare” della Caritas di Tursi – Lagonegro si propone di attivare uno sportello per il contrasto del fenomeno del caporalato nella zona diocesana. Il contributo assegnato è di 34.500 euro.

A partire da un’attenta osservazione del territorio su cui opera, la Caritas diocesana di Tursi – Lagonegro registra nella propria zona un aumento dello spiacevole fenomeno del caporalato. Una situazione lavorativa illegale e svilente che interessa soprattutto i migranti che arrivano sul territorio per via della stagionalità agricola e che talvolta sono sottoposti a condizioni di raccolta disumane e sottopagate. Per stoppare e diminuire consistentemente il fenomeno, sono stati attivati tavoli ed iniziative specifiche da parte di realtà istituzionali e non, e Caritas non è da meno. Attraverso il progetto “Liberi di sognare”, la Caritas diocesana di Tursi – Lagonegro intende infatti attivare uno sportello specializzato nel contrasto del fenomeno del caporalato e nell’accompagnamento di quanti vivono nel territorio diocesano una condizione di sfruttamento lavorativo. Al fine di raggiungere questo obiettivo, la Caritas si preoccuperà di formare appositamente i suoi operatori in merito alle specifiche questioni e sfaccettature che riguardano il tema; si avvieranno inoltre interlocuzioni dirette con i produttori agricoli, e si garantiranno risposte ai bisogni delle persone vittime del fenomeno. La Caritas diocesana lavorerà anche in ambito divulgativo e culturale, coinvolgendo i datori di lavoro e le comunità dei territori in eventi di sensibilizzazione ed animazione intorno all’argomento. I destinatari principali del progetto sono principalmente cento immigrati arrivati per vari motivi nella zona.

Totale fondi 8xmille
ricevuti

34.500

Dove siamo
  • Località: Tursi
  • Diocesi: Tursi - Lagonegro

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