Trinitapoli, il restauro della chiesa matrice

Il duomo di Santo Stefano Protomartire di Trinitapoli, nella diocesi di Trani – Barletta – Bisceglie, è una chiesa di stampo neoclassico restaurata grazie ad un contributo di 447.093 euro.

Nuovo look per la chiesa di Santo Stefano Protomartire di Trinitapoli, nella diocesi di Trani – Barletta – Bisceglie. Grazie ad un cantiere partito nel novembre 2022, l’edificio di culto è stato rinnovato con interventi di consolidamento e restauro della cupola e del suo tamburo, consolidamento e restauro con sostituzione delle lattonerie. Il duomo, meglio noto come chiesa matrice di Santo Stefano Protomartire, è una chiesa di stampo neoclassico che si trova in piazza Umberto I. La facciata, di gusto neorinascimentale, presenta il portale principale sormontato da un timpano triangolare, il cui vertice è interrotto da un bassorilievo che riproduce il vecchio stemma della città. Gli altri due portali sono sormontati da cornice quadrata contenente un rosone. La parte inferiore della facciata è ritmata dalla presenza di nicchie, colonne e paraste; la parte superiore presenta un’ampia bifora inquadrata da coppie di paraste. All’interno la chiesa è suddivisa in tre navate, scandite da coppie di colonne. La navata centrale termina nel catino absidale, con coro ligneo e affrescato, in alto, con l’immagine della Trinità. A sinistra del transetto si apre la cappella del Santissimo Sacramento, con altare e balaustra del XVIII secolo, a destra  quella della Madonna del Rosario. Al centro del transetto si eleva una profonda cupola su tamburo, con finestre alternate alle raffigurazioni delle Virtù Cardinali, impostata su quattro pennacchi dipinti con le figure degli Evangelisti. Le coperture a botte della navata centrale furono affrescate all’inizio del Novecento con scene della vita di santo Stefano, mentre per la calotta absidale furono realizzati i disegni della Trinità negli anni Trenta dal molfettese Corrado Maria Poli.