Trento, prosegue la distribuzione del vestiario in carcere
Terza annualità per il progetto “Sono forse io il custode di mio fratello” promosso dalla Caritas di Trento per proseguire ed ampliare l’attività di distribuzione del vestiario nella casa circondariale cittadina. Il contributo assegnato è di 64.800 euro.
Il progetto “Sono forse io il custode di mio fratello” promosso dalla Caritas diocesana di Trento arriva alla sua terza annualità, proseguendo nel percorso avviato negli anni precedenti. Le linee programmatiche si pongono come prosecuzione e ampliamento di un’attività, già partita ed approfondita, nell’ambito dell’attività di distribuzione del vestiario nella casa circondariale presente sul territorio. Il progetto intende avviare una progettualità innovativa con un programma di messa alla prova anticipata in collaborazione con la Procura di Trento, nonché proseguire l’accoglienza in “Una casa per ripartire” che prevede l’ospitalità e l’accompagnamento di cinque ex detenuti che in carcere hanno intrapreso percorsi di studio ed hanno bisogno di sostegno per la prosecuzione, una volta usciti. Infine si intendono ampliare le attività di sensibilizzazione della cittadinanza. Fin dagli anni Ottanta, la Caritas diocesana di Trento raccoglie vestiti usati al fine di riutilizzarli a favore delle persone che versino in condizioni di difficoltà. Questo servizio, che esprime un’attenzione alla persona, all’ambiente e al riciclo, si propone di educare all’acquisto responsabile, al riutilizzo consapevole e alla dignità delle persone che si vogliono aiutare. All’interno della casa circondariale, il servizio è rivolto ai detenuti che non hanno disponibilità economiche o una rete all’esterno che li sostiene.
Totale fondi 8xmille
ricevuti
€ 64.800
Dove siamo
- Località: Trento
- Diocesi: Trento