Roma, nuova vita per la chiesa di San Giuseppe Artigiano

La chiesa di San Giuseppe Artigiano a Via Tiburtina, moderno edificio nato in un quartiere popoloso di Roma, è stata oggetto di lavori di salvaguardia che hanno interessato soprattutto le coperture. Il contributo assegnato è di 231.675 euro.

La parrocchia di San Giuseppe Artigiano a Via Tiburtina, nella diocesi di Roma, è una chiesa moderna nata in quartiere molto popoloso della Capitale. Non solo un edificio di culto, ma anche un luogo aggregativo per giovani e meno giovani, sede e cuore pulsante di una serie di attività. Grazie alla richiesta avviata nell’ottobre 2020, la chiesa è stata oggetto di lavori di restauro conservativo partiti nel dicembre 2023. Il cantiere ha riguardato prevalentemente attività di consolidamento e restauro con impermeabilizzazione della copertura con rimaneggiamento del manto di copertura dell’edificio. La chiesa di San Giuseppe artigiano fu costruita nel XX secolo su progetto degli architetti Giorgio Monaco e Ferdinando Barbaliscia, con decreto del 14 febbraio 1958 del cardinale Clemente Micara. La chiesa è sede parrocchiale, istituita dal cardinale vicario Clemente Micara il 24 febbraio 1958 con il decreto Quo facilius spirituali. L’edificio, posto ad un livello inferiore rispetto al piano stradale, è a pianta poligonale, con tre entrate, di cui la principale, preceduta da un porticato, è in asse con l’altare maggiore. Una struttura in cemento a V rovesciato fa da copertura all’ingresso. Significative sono le pitture surrealiste che coronano l’altare: realizzate da Agostino De Romanis nel 1987, raffigurano attraverso una minuziosa simbologia il tema della “Vecchia Alleanza” e della “Nuova Alleanza” del Vecchio e del Nuovo Testamento. In seguito questi dipinti vengono introdotti e nel tempo stesso sviluppati per una lettura più particolareggiata da dodici grandi tele che arricchiscono anche cromaticamente tutto il perimetro della Chiesa, prodotte da giovani artisti. L’edificio è parte integrante del progetto degli architetti, iniziato e mai compiuto, di cui restano il portico, le strutture d’ingresso, e la cripta alla quota del piano stradale, oggi adibita a chiesa.