Pordenone, restauro della chiesa del Beato Odorico

Ci sono voluti otto mesi di lavoro, da metà giugno 2022 fino a febbraio dell’anno successivo, per rimettere a nuovo la chiesa del Beato Odorico di Pordenone, nella diocesi di Concordia – Pordenone. Il contributo assegnato è di 130mila euro.

Luogo di comunità ma anche uno degli edifici architettonicamente più rilevanti di Pordenone. È la chiesa del Beato Odorico, che oltre ad essere chiesa parrocchiale è un punto di riferimento per il quartiere. Dalla sua apertura, l’edificio non era più stato sottoposto a interventi, fino al giugno 2022, quando si è potuto procedere al restauro e al risanamento conservativo. La chiesa, in virtù anche del suo particolare valore architettonico, necessitava di consistente manutenzione. Fu progettata e realizzata in mattoni a vista, che nel tempo si sono ricoperti da funghi provocati dall’umidità, come effetto inevitabile di questo materiale. Il progetto di restauro e risanamento conservativo ha tenuto conto di tutte le specifiche non solo tecniche ma anche architettoniche, nel rispetto del progetto iniziale. Grazie ai fondi messi a disposizione è stato possibile ripulire tutti i mattoni utilizzando idropulitrici. I mattoni sono poi stati protetti con resine impermeabilizzanti. È stato poi rifatto il manto di copertura delle guaine che si trovano tra il tronco di cono della chiesa e il tetto piano. Per fare ciò è stato necessario togliere il ghiaino e ricollocare la guaina. Nell’area coperta dal quadriportico la pavimentazione è stata sistemata e protetta. Si è provveduto alla manutenzione dei serramenti e di tutte le porte oltre che dei due grandi lucernari, aree soggette a infiltrazioni. Sono state inoltre collocate tre porte tagliafuoco che conducono ai tre magazzini sotto l’altare. All’interno della chiesa sono state sostituite le luci d’emergenza, mentre all’esterno nell’area del quadriportico è stata installata tutta la nuova illuminazione. La chiesa del Beato Odorico fu realizzata su disegno dell’architetto ticinese Mario Botta ed aperta al culto nel 1991