Oratorio di San Floriano

Lizzana, 3 maggio 2009. Poche centinaia di metri che dalla chiesa scendono in Oratorio sono percorse a ritmo di Banda. Sulla strada c’è la comunità: gli anziani che ricordano la struttura nella quale sono cresciuti, le famiglie che vi riconoscono l’alleato nell’impegno educativo, i ragazzi protagonisti del taglio del nastro, le associazioni che vi si trasferiscono. Due anni e mezzo di lavori e 2 milioni 880 mila euro per dare casa a tutti: gruppi della catechesi e della Caritas, Cori parrocchiali e Coro Monte Zugna, Corpo bandistico e Scuola musicale, Filodrammatica, Sportiva, Alpini, la cappella con S. Floriano. Il teatro con i suoi 202 posti. La sala giochi. Il campo polifunzionale. Il bar, punto d’incontro, che rinuncia al diritto di servirvi superalcolici. L’appassionata determinazione di don Elio Paradisi è riuscita a far sintesi dei contributi del Consiglio pastorale, di quello degli Affari economici, della direzione dell’Oratorio. Ci hanno creduto la Provincia – intervenuta grazie ad una specifica legge sulla cultura – il Comune di Rovereto (un contributo a fondo perduto e l’acquisto del diritto di costruire un posteggio sotto il campo sportivo) e la Diocesi (che ha attinto ai fondi dell’8xmille). La quota che rimane sarà affrontata da quanti riconoscono l’Oratorio come “un referente privilegiato, accanto alla famiglia e alla scuola, di un lavoro di rete sul territorio”, secondo le parole di Erminio Lorenzini.