Aversa, il gioiello barocco ritrovato

Assegnato un contributo di 41365 euro per un restauro all’interno della chiesa barocca di San Francesco d’Assisi ad Aversa.

La Chiesa di San Francesco d’Assisi ad Aversa rappresenta un esempio straordinario di architettura barocca, risultato di un complesso processo di trasformazione avviato nel 1645. Originariamente accessibile solo dal monastero adiacente, l’edificio subì un radicale rinnovamento ispirato alla Certosa di San Martino a Napoli, una delle massime espressioni artistiche del Seicento napoletano. Uno degli interventi più significativi fu l’innalzamento della cupola sopra il vano presbiteriale, una scelta progettuale che permise di inondare di luce l’altare maggiore, conferendogli un’aura mistica e solenne. L’esterno fu arricchito da un raffinato rivestimento in embrici maiolicati, un dettaglio decorativo di grande pregio. Tuttavia, le vicende storiche, come i moti di Masaniello e la peste, rallentarono i lavori, che ripresero solo alla fine del XVII secolo con la realizzazione degli altari, affidata ai più celebri artisti napoletani dell’epoca.

L’interno della chiesa è un trionfo di marmi policromi intarsiati, con cappelle laterali lungo la navata e un pregevole coro superiore arricchito da intagli in legno dorato con motivi fitomorfi. Sul fianco meridionale si erge il campanile duecentesco, costruito con blocchi di tufo locale e scandito da eleganti cornici marcapiano. L’antica crociera acuta, oggi visibile solo in parte, testimonia la stratificazione storica dell’edificio, rendendo la Chiesa di San Francesco d’Assisi un punto di riferimento fondamentale per la storia dell’architettura religiosa campana.