Asti, un gioiello ritrovato
Nuovo splendore per il palazzo che ospita l’episcopio di Asti, interessato da interventi di consolidamento, ristrutturazione, miglioria e restauro per un contributo assegnato di 82.309 euro.
Il Palazzo Vescovile di Asti, custode di secoli di storia e fede, è stato oggetto di un importante intervento di restauro e consolidamento. Grazie a un progetto di manutenzione straordinaria avviato nel 2023, l’edificio ha beneficiato di lavori mirati a preservare le sue strutture, riportando alla luce il fascino delle sue origini medievali.
Questo palazzo, dimora del vescovo e sede della curia diocesana fin dal XV secolo, affonda le sue radici in una nobile tradizione. Inizialmente ritenuto proprietà della famiglia Bunei, studi più recenti lo attribuiscono ai Macalufo, una famiglia di mercanti destinata a scomparire presto dalla storia locale. Il vescovo Alberto Guttuari ne acquisì la proprietà nel 1412, rendendolo un punto di riferimento per la vita religiosa e amministrativa della diocesi. Il restauro ha permesso di valorizzare alcuni elementi distintivi del palazzo, come le tracce delle antiche bifore e trifore, le decorazioni in cotto e arenaria delle monofore e l’imponente arco d’ingresso in mattoni. All’interno, il salone cinquecentesco con soffitto decorato e fregio ad affresco, frutto dell’intervento del vescovo Vasino II Malabaila, testimonia l’evoluzione architettonica del complesso.
Nelle vicinanze, la Colonna della Misericordia ricorda un passato di giustizia e compassione: alla sua base venivano bruciati gli strumenti delle esecuzioni capitali, mentre la Confraternita della Misericordia, vestita di nero, offriva conforto ai condannati. Oggi, il restauro del Palazzo Vescovile non è solo un’operazione di tutela, ma un tributo alla memoria di Asti e del suo patrimonio storico-religioso.
Totale fondi 8xmille
ricevuti
€ 82.309
Dove siamo
- Regione: Piemonte
- Diocesi: Asti
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