Villanova del Ghebbo, il restauro della chiesa di San Michele Arcangelo
La chiesa di San Michele Arcangelo è la parrocchiale di Villanova del Ghebbo, in provincia di Rovigo e diocesi di Adria-Rovigo; fa parte del vicariato di Lendinara-San Bellino. E’ stato assegnato un contributo di 55320 euro per il suo restauro.
Nel Codex Adrianus del 1221 è menzionata per la prima volta una chiesa dedicata a San Michele Arcangelo situata a Vilanova Gaybi. Altre fonti invece citano la presenza di una chiesa, intitolata fin dalla sua fondazione a all’Arcangelo Michele, fin dal 1105, e benché avesse il diritto, concesso dal vescovo di Adria Rolando Zabarella e da Guglielmo d’Este che gli succedette, di riscuotere il quartese sulle terre emerse nelle località di Villanova, Ramedello, Castello di Gaibo e Picinardi, villaggi posti su entrambe le rive dell’Adigetto, risultava modesta nei suoi possedimenti per tutto il medioevo. Dalla relazione della visita del 1473 del vicario Antonio de Gottis, delegato dall’arcivescovo di Ravenna Bartolomeo Roverella, s’apprende che la chiesetta di Villanova non era in condizioni non delle migliori e risultava disadorna. Verso la fine del XVI secolo l’edificio crollò assieme al campanile. Nel 1604 il vicario Peroto, visitando la chiesa, la trovò riedificata da non molti anni, ad un’unica navata con tre altari. Intorno alla seconda metà del XVIII secolo questa struttura non era più sufficiente a soddisfare le esigenze della popolazione e, così venne deciso di rifarla con dimensioni maggiori. L’attuale parrocchiale, il cui progetto fu elaborato da Giovanni Padrini forse su indicazione dell’allora parroco don Giovanni Ferro, venne costruita tra il 1762 ed il 1800. La consacrazione fu impartita nel 1823 dal vescovo Carlo Pio Ravasi.
Opere di pregio conservate all’interno della chiesa sono gli affreschi del soffitto raffiguranti san Michele Arcangelo e il Trionfo delle Virtù, eseguiti dal tiepolesco Costantino Cedini (in precedenza erano attribuiti a Giovanni Battista Canal), una copia dell’Assunzione della Beata Vergine Maria di Tiziano Vecellio, eseguita da Teodoro Licini, e due pale che rappresentano l’Ultima Cena e l’Arcangelo Michele, entrambe opere di Tommaso Sciacca. L’organo conservato nella parrocchiale di San Michele Arcangelo di Villanova del Ghebbo è per dimensioni uno dei più grandi della diocesi di Adria-Rovigo, per l’esattezza il secondo, alla pari per numero di canne con quello della concattedrale di Rovigo e inferiore per grandezza solo a quello della cattedrale di Adria. Il campanile è stato colpito da un fulmine nel 1970. Lo stesso fulmine, oltre a troncare la cuspide, ha anche danneggiato la struttura muraria della torre. Oggi è inutilizzato e le campane sono rimaste mute (non sono mai state elettrificate), sostituite da 4 trombe collocate sopra al castello campanario.
Totale fondi 8xmille
ricevuti
€ 55.320
Dove siamo
- Regione: Triveneto
- Diocesi: Adria - Rovigo
- Sito: www.beweb.chiesacattolica.it