Raffadali, riaperta dopo i restauri la chiesa di Sant’Antonio da Padova

Ingenti lavori di consolidamento e restauro di interni ed esterni per la chiesa di Sant’Antonio da Padova di Raffadali, nella diocesi di Agrigento. Il contributo assegnato è di 129.402 euro.

Nel giugno del 2024 la comunità di Raffadali si è preparata ad un doppio evento carico di letizia: nella cittadina sono arrivate le reliquie di Sant’Antonio da Padova in occasione della riapertura solenne della chiesa dopo i lavori di restauro con la consacrazione del nuovo altare. Le autorità ecclesiali e civili si sono unite ai fedeli per esprimere la loro devozione al busto contenente le reliquie del corpo del santo, nonché per festeggiare insieme il ritorno a nuovo splendore dell’edificio di culto. La reliquia ha visitato tutte le parrocchie del paese attraverso molti momenti di preghiera, meditazione e fraternità, che si sono conclusi il 14 giugno con la solenne celebrazione eucaristica di consacrazione del nuovo altare, presieduta dal vescovo, monsignor Alessandro Damiano, data in cui la chiesa restaurata è stata riaperta al culto dei fedeli. Un momento di grazia e di festa per il paese di Raffadali, che si è ritrovato a celebrare sant’Antonio nel periodo della sua tredicina. I lavori di restauro, che erano partiti nel settembre 2023, hanno riguardato il consolidamento e restauro della copertura e della canonica della struttura, nonché del consolidamento e restauro delle sue facciate. La chiesa di Sant’Antonio di Padova fu costruita tra il 1507 e il 1522 al tempo della rivoluzione Montapertiana. A causa dell’incendio, che colpì la chiesa nel 1935, l’interno dell’aula liturgica si presenta oggi priva di ogni decorazione e affresco murale. L’area absidale è segnata dalla presenza di due colonne tortili binate a sostegno di un timpano regolare spezzato, di matrice barocca. Il campanile, spicca in alto a destra della facciata e presenta una cuspide più grande al centro e due più piccole ai lati.