Verona, accoglienza e cure sanitarie nella terza fase Covid

Il progetto nasce dall’esigenza di rispondere ai nuovi bisogni sanitari dopo l’emergenza Covid, in relazione agli interventi che la Caritas diocesana con la propria rete porta avanti in ambito sanitario. Il contributo assegnato è di 199mila euro.

Da alcuni anni a Verona si è presentato il problema dell’accoglienza di persone senza dimora ammalate, che in dimissione dall’ospedale o con problemi cronici, non riescono ad accedere ai dormitori o alle strutture di bassa soglia. La pandemia ha acuito il problema e reso impellente una risposta; pertanto si intende implementare una struttura di accoglienza residenziale per persone in stato di grave marginalità che necessitano di un’assistenza temporanea nella fase più acuta della convalescenza. Si tratta di un alloggio temporaneo per poi consentire il rientro nel circuito delle strutture di accoglienza di bassa soglia. Rispetto all’accesso alle cure odontoiatriche e odontotecniche l’attuale ambulatorio è rimasto chiuso durante l’emergenza sanitaria e si sta ripensando l’apertura alla luce della situazione pandemica. Si è deciso di avviare una interlocuzione con l’Ospedale Don Calabria – Sacro Cuore di Negrar e con analoghe strutture ospedaliere veronesi per valutare la possibilità di sostenere le cure dentarie nelle strutture dell’ospedale in collaborazione con medici privati del territorio. Per quanto riguarda il sostegno all’accesso ai medicinali, si rende necessario ampliare il servizio del dispensario farmaceutico; a tale scopo è stata aperta un’ interlocuzione con le farmacie comunali e private al fine di costituire una rete di accesso al farmaco coordinata. Il progetto è indirizzato prevalentemente a ventiquattro persone accolte contemporaneamente presso la struttura di accoglienza residenziale, centocinquanta persone aventi bisogno di cure odontoiatriche e odontotecniche, centocinquanta bisognosi di farmaci, settantasette volontari.