MessinaTeatrali - Percorso di integrazione e libertà - I anno
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Teatrali - Percorso di integrazione e libertà - I anno
- Regione:
- Sicilia
- Diocesi:
- Messina - Lipari - Santa Lucia del Mela
- Località;
- Messina
- Ambito:
- Carità
- Destinati:
- € 45.000
- Anno:
- 2018
Il progetto, attraverso la realizzazione di attività culturali, incontri tematici rivolti alla cittadinanza, incontri nelle scuole e nelle parrocchie, spettacoli, laboratori teatrali presso il Carcere di Gazzi e un ciclo di incontri con giovani italiani e minori stranieri non accompagnati, vuole raggiungere un duplice obiettivo: sensibilizzare l’opinione pubblica per consolidare la cultura dell’accoglienza e della solidarietà verso gli esclusi e fornire ai destinatari (carcerati e giovani migranti) opportunità di espressione e socializzazione per il rafforzamento dei loro percorsi individuali. Il progetto vuole rappresentare un percorso incentrato sull’incontro con il “diverso”, sull'alterità, che, attraverso il coinvolgimento delle comunità parrocchiali e le realtà civili, avrà come tema la libertà. Le realtà civili saranno chiamate a partecipare attivamente nell'ambito delle attività, che diverranno occasione per sollecitare un confronto sempre più ampio, e tenere alta l'attenzione, sul tema della dignità e della centralità della persona, sia essa migrante, carcerato o povero. Gli incontri, i laboratori, gli spettacoli e le prove aperte al pubblico saranno spazi nuovi, creativi ma soprattutto aperti e incentrati sull’incontro con l'alterità. L’idea progettuale nasce dall’esperienza di “Nostra Signora Libertà” (progetto 8x1000 – annualità 2017) e dal progetto “Teatro per sognare”, quest’ultimo seguito e sostenuto dalla Caritas diocesana sin da giugno 2017 che portato non solo a scegliere il carcere come tema per l’annuale Convegno diocesano Caritas 2018 (“Altre Carceri – storie di umanità e libertà”) ma ha anche permesso la realizzazione di un teatro (Piccolo Shakespeare) dentro la Casa Circondariale di Gazzi. Il progetto TEATRALI– percorsi di integrazione e libertà avrà quindi come filo conduttore il teatro: il suo linguaggio, le tecniche, le arti e tutte le potenzialità espressive per permettere a tutti i soggetti coinvolti di tirar fuori il proprio vissuto e le proprie capacità per condividere spazi di libertà ed autodeterminazione.
Il progetto si svolge su più sedi.