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CuneoAlba, consolidamento e restauro del campanile nel Santuario della Madonna della Moretta
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Alba, consolidamento e restauro del campanile nel Santuario della Madonna della Moretta

Regione:
Piemonte
Diocesi:
Alba
Ambito:
Culto e Pastorale
Destinati:
€ 60.000
Anno:
2020
Sito:
www.beweb.chiesacattolica.it
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Via libera al consolidamento e al restauro del campanile nel Santuario della Madonna della Moretta ad Alba (provincia di Cuneo). Per gli interventi di recupero sono stati assegnati, nel 2020, 60mila euro. Sorto come pilone nel 1685 per opera di Giovanni Antonio Marengo all’incrocio della vecchia strada per Diano con quella per Savona, ricopia un pilone del paese di Moretta: da qui il nome di N.S. della Moretta. La presenza di una piccola comunità di religiosi incrementò la devozione alla Vergine. Così fu costruito un nuovo e più capiente santuario. Iniziato nel 1905, il nuovo Santuario fu benedetto il 30 agosto 1908 e vi fu inserito l’originario pilone. Sulla cupola maggiore venne collocata una statua della Vergine, in rame dorato, realizzata con le offerte di circa diecimila bambini della diocesi di Alba. Nel 1933-34 fu realizzato il campanile, alto 40 metri, in stile con la chiesa, che dal 1921 era stata eretta come parrocchia. Nel corso dello scorso mese di febbraio, alcuni calcinacci sono stati trovati nel cortile dell’oratorio: la provenienza è risultata riconducibile alla costruzione del campanile. Un primo intervento con drone ha consentito di verificare visivamente una situazione di dissesto sul alcune parti della costruzione. Un successivo più dettagliato sopralluogo, mediante piattaforma aerea, ha consentito di verificare a diretto contatto con il manufatto che i pilastrini realizzati in calcestruzzo armato manifestano vistosi distacchi di materiale e alcune crepe, mentre le lastre del tetto manifestano numerose fessurazioni su tutta la superficie esterna. L’intervento consiste nella messa in sicurezza di tutte le strutture edilizie del santuario, cui seguirà il consolidamento e il restauro delle parti danneggiate. L’intervento permetterà di tornare a usufruire anche delle aree al momento interdette al pubblico, per garantirne la sicurezza, di solito molto frequentate.
 

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