“Firmo perché la Chiesa possa prendersi cura dei più deboli”. | Page 5 | 8xmille

FIRMO PERCHÉ

Le testimonianze di chi firma.

Ti presentiamo alcune testimonianze di persone che decidono di destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica e ci raccontano il perché della loro scelta.
Leggi la loro storia e se vuoi, raccontaci perché firmi per l’8xmille alla Chiesa cattolica. Partecipa anche tu!

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Silvia, 66 anni – Referente Ualsi, Pomigliano d'Arco (NA)

“Firmo perché la Chiesa possa prendersi cura dei più deboli”.Leggi di più

Se non ci fosse l’8xmille, la Chiesa non potrebbe prendersi cura di tanti, di quelli dimenticati, molto spesso, anche dallo Stato.

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Sandro, 78 anni - Politico, Pavia

“Firmo perché la Chiesa risponde alle richieste di aiuto in maniera efficace”.Leggi di più

Firmo per devolvere l’8xmille alla Chiesa cattolica da sempre e i motivi sono sostanzialmente due. Prima di tutto sono certo che ciò che dono viene impiegato in tempi brevi per rispondere a bisogni concreti. Il tempo è un fattore fondamentale: chi ha bisogno di aiuto necessita di risposte veloci, non si può permettere il lusso dell’attesa. Spesso la macchina statale è lenta e burocraticamente poco efficiente, mentre il sistema della Chiesa cattolica è immediato e sa rispondere alle richieste di chi è in difficoltà in maniera efficace. Inoltre, rispetto agli interventi di carattere sociale e sanitario del mondo pubblico, gli interventi portati avanti dalle parrocchie rispondono a bisogni concreti: non si tratta solo di essere sentinelle di un territorio, ma anche di fornire risposte ai poveri che tendono la mano magari per pagare la bolletta, per avere di che vestirsi o per poter finalmente trovare un pasto caldo.

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Emanuela – Commercialista e membro del Consiglio Economico Diocesano, Biella

“Firmo perché sono una diretta testimone di come queste risorse tornano al territorio”.Leggi di più

Ho sempre firmato l’8xmille alla Chiesa cattolica, senza alcuna riserva, senza alcun indugio. Io sono cattolica e praticante e per questo sin da ragazza con fiducia ho destinato il mio contributo alla Chiesa cattolica pensando che questi fondi sarebbero stati spesi al meglio. Poi, quando sono entrata a far parte del Consiglio Economico Diocesano, ho potuto constatare direttamente come il denaro che arriva alla Diocesi attraverso l’otto per mille viene impiegato. E quello che ritenevo fosse giusto con un atto di fiducia è invece diventato certezza. La certezza dei fatti concreti che possiamo sperimentare ogni giorno. In questo anno legato all’emergenza per la pandemia abbiamo sperimentato ancora più da vicino quanto la Carità sia fondamentale per aiutare famiglie in difficoltà. E quanto le parrocchie siano un punto di riferimento, sentinelle sul territorio, dove i parroci sono profondi conoscitori dei bisogni e delle emergenze che si creano. E spesso si confrontano con i nuovi bisogni e le nuove emergenze.

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Antonio, 60 anni – Geometra, Cassano All'Ionio (CS)

“Firmo perché la Chiesa è la casa di tutti”.Leggi di più

Io firmo per l’8xmille alla Chiesa cattolica perché la Chiesa è la casa di tutti, nessuno escluso.

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Catena – Insegnante, Sortino (SR)

“Firmo perché è un atto che ogni buon cristiano dovrebbe fare”.Leggi di più

Grazie anche alla mia firma, la Chiesa si impegna al sostentamento dei sacerdoti, per esigenze di culto e attività di religione, e per interventi culturali, sociali umanitari ed assistenziali a favore dell’Italia e di altri Paesi. E questo non mi sembra poco, considerato l’impegno per la crisi sociale dovuta al Covid-19. Ma la ragione che mi spinge ad apporre la mia firma è soprattutto un’altra: ogni buon cristiano è chiamato a compiere ogni giorno atti di carità e di amore nei confronti del prossimo. L’uomo senza carità non ha valore morale. L’”agape”, così come la definisce san Paolo nell’Inno alla Carità, esprime la donazione totale di sé all’altro. Tutta l’esistenza del cristiano deve dunque indirizzarsi a questa realtà unica e importante.

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Roberto, 51 anni – Dirigente, Padova

“Firmo perché la mia firma è un motore e acceleratore di socialità e di benessere”.Leggi di più

La Chiesa italiana si sta spendendo da moltissimo tempo su temi che non sono solo di culto ma anche di socialità. I numeri lo dimostrano e le azioni lo comprovano. E non si tratta di interventi messi in atto solo in relazione all'emergenza Covid, perché quella verso il sociale è un'attenzione che la Chiesa ha sempre avuto e che, semmai, si è rafforzata per venire incontro a chi è fragile e in difficoltà con la pandemia. Sono risorse che vanno in aiuto al prossimo indipendentemente da qualsiasi credo. È una carità che manifesta il carattere cattolico della Chiesa, universale. L'8xmille è uno strumento che consente di accendere tante iniziative che altrimenti, da sole, faticherebbero o non sboccerebbero mai. Ma soprattutto mettono insieme più forze: quelle derivanti dall'8xmille, quelle che vengono dalla generosità personale di tanti volontari e quelle di tante persone che si impegnano in gesti di corresponsabilità e donazione.

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Firmo Perché

Silvia, 66 anni – Referente Ualsi, Pomigliano d'Arco (NA)

“Firmo perché la Chiesa possa prendersi cura dei più deboli”.Leggi di più

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Se non ci fosse l’8xmille, la Chiesa non potrebbe prendersi cura di tanti, di quelli dimenticati, molto spesso, anche dallo Stato.

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